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Brindisi. La dda: nessuna perquisizione a Freda. L'Editore: il mio cordoglio per le vittime

«Non abbiamo disposto nulla in tal senso»: lo ha dichiarato all'ANSA il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, in relazione alla perquisizione compiuta nella ex abitazione di Franco Freda, a Brindisi, nelle ore immediatamente successive all'attentato di sabato scorso dinanzi all'istituto professionale 'Morvillo Falcone. Freda vive da qualche tempo in provincia di Avellino. Anche fonti vicine alla Procura di Brindisi avevano smentito in precedenza che gli inquirenti avessero disposto controlli nella ex abitazione di Freda
«L'unica dichiarazione, seria e responsabile, che intendo fare è esprimere ai familiari della vittima il mio cordoglio». Lo afferma Franco Freda all'ANSA che gli ha chiesto un commento sulla perquisizione fatta da forze di polizia in un appartamento di Brindisi di cui ha parlato oggi la Gazzetta del mezzogiorno. «Di fronte al loro lutto tremendo - conclude Freda - il fastidio, pur umano, per la perquisizione subita dalle persone che risiedono ora nei locali che occupavo quando vivevo a Brindisi, mi sembra ben poca cosa». Freda, ideologo della destra radicale, è l'animatore delle pubblicazioni delle edizioni 'AR' specializzate sulla ripubblicazione dell'opera letteraria di Friedrich Nietzsche e Meine (sic) Kampf di Hitler. Vive da tempo in provincia di Avellino.
fonte Ansa

13 commenti:

  1. Non si capisce bene se la perquisizione c'è stata o meno. La Gazzetta del Mezzogiorno, ha scritto che è stata eseguita da carabinieri e finanzieri ( forse l'editore non ha pagato il canone televisivo)alla sua presenza.Comunque che un gazzettiere avesse sollecitato una indagine su di lui, nel corso della conferenza stampa della magistratura è certa.Questo per sottolineare che se Bruno Vespa nel 1969 aveva annunciato che il mostro di piazza Fontana era stato arrestato, ora si attende il bis, magari con gli stessi esiti infausti. Per la serie sbatti il mostro in prima pagina; ma chi è realmente il mostro, il gazzettiere o la vittima designata?

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  2. Gradirei una risposta da UMT.Mi riferisco a due noti editori, che in concomitanza di due stragi, al primo il magistrato di turno, respinse la richiesta, avanzata dalla Questura competente,di perquisire abitazione e pertinenze; mentre il secondo su sollecitazione di un giornalista, evidentemente esperto in trame nere, i magistrati inquirenti, si sono precipitati a farla eseguire, peraltro con esito negativo. Ovviamente i due editori sono Giangiacomo Feltrinelli e Franco Freda.

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  3. Se mi fai la domanda posso rispondere. Comunque se è vero quanto sostenuto dal giornale che rilancia la notizia smentita dalla procura antimafia la perquisizione è avvenuta a ridosso dell'attentato e quindi prima della segnalazione del giornalista per nulla esperto di trame nere (se neanche sapeva che Freda abita da tempo altrove)

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  4. UMT visto che hai apprezzato la mia precedente segnalazione, ti segnalo una autentica perla del Manifesto. In un breve articoletto intitolato "Una città per la vecchiaia di Freda l'hitleriano" il quotidiano comunista supera di gran lunga, il solerte gazzettiere, inesperto ma comunque ultra zelante, che non ha esitato a "sbattere il mostro in prima pagina". Leggere per credere: siccome tempo addietro l'editore ha vissuto e trovato la prima moglie a Brindisi...i forcaioli del Manifesto, archiviando il tanto sbandierato garantismo valido solo per gli anarchici e comunisti, invocano evidentemente un "processo popolare" per l'hitleriano!

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  5. Veramente sto ancora aspettando la domanda. Comunque posso anche anticiparti la risposta. Era sbagliata e inutile la perquisizione a Feltrinelli perché le bombe - come si è poi scoperto - le hanno messe gli amici di Digilio, agente americano infiltrato in Ordine nuovo Veneto per conto della Cia.
    E' stupida e provocatoria, invece, la perquisizione alla EX casa di Freda

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  6. Prendo atto della tua risposta;però ciò che preme a me è di dimostrare che gli ultra zelanti democratici antifascisti, super garantisti, lo sono sempre e solo esclusivamente a sinistra,lo furono con Feltrinelli, lo furono con Valpreda.Anche se devo riconoscere però con una eccezione di alcuni di loro, per la strage di Bologna.Concludo con una ultima domanda:analogo trattamento riservato all'anarchico Valpreda, che fu candidato per il Manifesto al Parlamento (solennemente trombato dall'elettorato forse per la scarsa coerenza di un anarchico onorevole) dopo che fu varata una legge apposita per farlo uscire di galera, è pensabile per Freda?Io dico di no; accetto scommesse!

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  7. Della legge Valpreda beneficarono anche Freda e Ventura inviati al soggiorno obbligato da cui si allontanarono per più o meno fortunate esperienze di esilio. Poi, con l'aggravarsi dell'emergenza terrorismo si invertì la tendenza, con la prassi dei mandati di cattura a grappolo che di fatto vanificavano l'istituto dei termini di custodia, stritolando p0ersone sia a destra (Signorelli, ma anche Fachini) sia a sinistra (Giuliano Naria, ad esempio)

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  8. Recepito che la perquisizione nell'ex abitazione brindisina è stata una vessazione stupida e provocatoria, in quanto l'editore ha soggiornato in quella dimora anni addietro e che dalla prima moglie brindisina egli ha divorziato, l'unico risultato è stato quello di provocare seri disagi e problemi agli attuali inquilini.Ci sarà mai qualche inquirente e solerte gazzettiere che si scuserà con entrambi?Non concordo invece con UMT nel liquidare come giusta la mancata autorizzazione da parte del magistrato milanese, alla perquisizione nell'abitazione di Feltrinelli. Ubicata in via Andegari, a poche decine di metri dalla Banca Commerciale di piazza della Scala, ove era stato collocato e rinvenuto il secondo ordigno inesploso dello stessa marca di quello esploso poco prima in piazza Fontana. Inutile dire che di agenti della CIA infiltrati in Ordine Nuovo non sapeva nulla nessuno all'epoca; ciò è emerso grazie a presunti pentiti e a qualche ultra zelante giudice che da giovane militava nell'ultra sinistra, dopo decenni dai fatti.Il Commissario Calabresi invece sapeva benissimo che sia Valpreda che Feltrinelli nel 1969 erano dei gran maneggioni di esplosivi; ma ieri come oggi guai a chi osa toccare le "vacche sacre" dei democratici antifascisti.

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  9. Non capisco il perchè di questo accanimento contro Freda, mica era una scuola di bambini slavi come quella di Trieste.

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  10. Un romanziere, tempo addietro,scrisse un volume di fantapolitica dove il protagonista collocava una bomba in un asilo nido facendo strage di bambini. Il protagonista ricalcava a perfezione un editore molto rassomigliante a...? Torno a far notare la differenza di trattamento tra i due editori, il primo era milanese,nel 1969 abitava a poche decine di metri dalle banche ove erano stati collocati degli ordigni micidiali, e il magistrato di turno negò alla Questura l'autorizzazione a perquisire la sua dimora.Saltò in aria mentre stava minando un traliccio elettrico.Mentre per il secondo gli inquirenti si sono precipitati a perquisire una abitazione, ove l'editore ha vissuto anni fa (mentre ora vive in un altra regione) con il grave indizio di aver la prima moglie brindisina.Se questo non è accanimento, che cos'è?

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  11. Sì,il tuo è decisamente accanimento. A perdere. La strage di piazza Fontana ha almeno un responsabile certo: Carlo Digilio, infiltrato americano in Ordine nuovo veneto.
    Quanto a Feltrinelli - che pur essendo ricco di famiglia si era messo in gioco in prima persona - è morto mentre sabotava un traliccio ed è l'unica vittima del suo attentato mentre quelli per cui sono stati condannati Freda e Ventura hanno procurato dei feriti.

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  12. Il giudice D'Ambrosio,ora parlamentare nelle fila degli ex comunisti, riciclatisi in democratici,sembra su segnalazione di Potere Operaio di Padova, si precipitò ad organizzare un riconoscimento dell'acquirente che aveva acquistato delle borse simili a quelle usate per la strage di piazza Fontana. Ma male gliene incolse. La commessa indicò un poliziotto come cliente e non l'editore hitleriano!Concludo con una breve riflessione sulla mancata riconoscenza umana: Freda aveva sub affittato un locale della sua libreria ad Emilio Vesce, uno dei leader storici di PO, bella riconoscenza davvero!Repetita iuvant, se questo non è accanimento che cos'è?

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  13. Invece l'elettrotecnico che ha istruito Freda sull'uso dei timer anche a distanza di anni non ha avuto dubbi sulle modalità di acquisto dei timer usati a piazza Fontana e poi il 22 ottobre 1972. Peccato che quello stronzo del capitano Hamid non abbia avallato l'alibi dell'Editore che aveva militato per un brevissimo periodo in Ordine nuovo, il gruppo di cui faceva parte l'infiltrato degli americani Carlo Digilio, colpevole della strage (il reato è stato prescritto perché collaboratore di giustizia).
    Lascia perdere, TV... So essere accanito quanto te...

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