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Ramelli e il caso Tolve: la polemica è nel centrodestra

(umt) La scansione non è proprio il massimo ma il pezzo si legge. Il titolo è francamente sbagliato: perché io dico esattamente il contrario e cioè che la contrapposizione sui morti - al di là dei miei auspici - ha un senso ancora in situazioni di forte scontro e non certo in Basilicata. Vedi il caso di Milano dove si sono temuti incidenti perché il corteo per Ramelli ieri è passato nei pressi di una palazzina appena occupata dalla sinistra antagonista La vicenda della targa pro-Ramelli rimossa dalla villa comunale di Tolve si è colorata comunque di toni intriganti. Mi mancavano infatti due particolari significativi: 
1) a decidere la nuova intestazione ("all'Unità d'Italia") è stata una giunta civica in cui è ben rappresentato il centro-destra (la scelta di Ramelli era stata voluta invece da un sindaco leader regionale di Azione giovani): e così il leader degli alemanniani lucani, Antonio Tisci già invoca l'espulsione degli eventuali iscritti al Pdl;
2) la decisione risale al mese d'ottobre ma se ne parla soltanto in questi giorni, in occasione dell'anniversario, momento di massima tensione emotiva, per una evidente ricerca di visibilità. 
Ps: ovviamente non farò le pulci alla miriade di piccole imprecisioni che costellano il testo. Scrivere di una storia che non si conosce, dopo essere stata sommersa da una valanga di particolari, non è mai facile. E specialmente quando ti tocca scrivere due pagine intere su un fatto ...

1 commento:

  1. Ma penso che per Tolve valga lo stesso caso già visto molte volte ovvero i gregari degli ex colonelli di An non ricordano i morti di destra nello spirito di una continuità ideale o anche di una riappacificazione ma biecamente a mo di "pisciata di cane" per lasciare un segno visto che in altri modi non ne sono capaci o non ne hanno coraggio.

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