#Palermo, contestato al meeting per #LaTorre, finisce in ospedale Basile. Per il Pdci è una provocazione 2a ed.
(Adnkronos) - Dura contestazione nei confronti di Gioacchino Basile, candidato a sindaco di Palermo. Nel corso di un'iniziativa organizzata dalla Federazione della Sinistra per ricordare Pio La Torre a Basile e' stato chiesto con fermezza dagli organizzatori di andare via. Il candidato sindaco apostrofato con il termine di 'fascista' ha opposto una lieve resistenza rifiutandosi di andarsene. A questo punto è stato spintonato e scortato fuori dalla Polizia. Basile ha chiesto agli agenti che fosse verbalizzato che gli era stato impedito di partecipare ad un'iniziativa pubblica.
(umt) La giornata elettorale del candidato sindaco della lista civica Liberiamo Palermo con Gioacchino Basile, promossa da Forza nuova, si è conclusa all'ospedale dove hanno diagnosticato 5 giorni di prognosi per Basile e altrettanti da un uomo della sua scorta, malmenati dai militanti comunisti che hanno contestato la partecipazione dell'ex sindacalista della Cgil, nel mirino di Cosa nostra per il suo impegno antimafia, alla manifestazione in ricordo del segretario regionale del Pci ammazzato dai corleonesi. In mattinata Basile aveva partecipato a un meeting con Roberto Fiore all'Hotel President. Per il leader di Forza nuova: “La candidatura oltre gli schemi dell’ ex sindacalista CGIL e combattente antimafia è una concreta speranza di riscatto per Palermo e costituisce l’ennesima conferma dell’impegno antimafia del nostro Movimento in Sicilia. Forza Nuova ha appoggiato senza riserve il progetto di “Liberiamo Palermo”, perché rappresenta l’avvio di una nuova fase per l’Italia intera: uomini onesti provenienti da sinistra mettono in soffitta i pregiudizi, convergono sulle nostre tesi e ci mettono la faccia; FN li sostiene con i suoi militanti e le sue rivoluzionarie proposte. Non per niente Giuseppe Provenzale, dirigente nazionale e nostro responsabile regionale, è il capolista al consiglio comunale e la moneta di popolo, che proponiamo dal ’97, è al primo punto di un programma dalle forti connotazioni sociali e tradizionali”.
Secondo il giornale Articolo 3, vicino al movimento antimafia, si è trattato invece di uno "spot elettorale":
Gioacchino Basile, si è presentato nella sala e con grida e insulti ha accusato gli organizzatori dell’iniziativa di strumentalizzare una figura come quella dell’esponente comunista ucciso dalla mafia trent'anni fa. Prima ha chiesto la parola, che non gli è stata concessa, poi è stato allontanato come persona non gradita. Senza bandiere del movimento, ma in presenza della scorta, ha infine abbandonato la sala, dopo una scenata che ha tutto il sapore di spot elettorale. (...) Prima di lasciare la sala, ha chiesto agli agenti che fosse verbalizzato che gli era stato impedito di partecipare ad un’iniziativa pubblica, denunciando di aver ricevuto spintoni e di essere stato apostrofato con il termine “fascista”. A stretto giro di posta è arrivata la reazione del Pdci Palermo, che in una nota ha parlato di “evidente provocazione”. In particolare, gli organizzatori dell’evento hanno ricordato che “il dibattito si stava svolgendo nella sede dell’associazione Biotos, luogo privato aperto al pubblico”, precisando di aver ritenuto"il sig. Basile persona non gradita in un momento di ricordo dedicato a Pio la Torre, esponente comunista ucciso dalla mafia trent’anni fa”.
ma se era lui che urlava come un pazzo e addirittura gli organizzatori gli stavano concedendo di rimanere in sala quando sembrava che si fosse calmato...poi il vostro candidato ha pensato bene di spingere il segretario di Rifondazione e là ovviamente non c'è stata più tolleranza e il "signore" è stato fatto allontanare senza essere minimamente toccato!
RispondiElimina5 giorni di prognosi anche per uno della scorta di Basile, dimostrano da soli le menzogne che qualcuno ha subito iniziato a diffondere.
RispondiEliminaBasile è stato minacciato, spintonato, insultato, più volte gli sono stati pestati i piedi con forza. Quando, rimanendo seduto, ha mosso una mano, la canea è partita come un sol uomo. Pochi colpi per lui, un numero maggiore per l'uomo della scorta che è prontamente intervenuto.
C'è stata un'aggressione, uno degli aggrediti era un pubblico ufficiale... Ci saranno delle conseguenze legali per chi non voleva che parlasse di un uomo sulla cui tomba aveva giurato di non fare antimafia solo a parole.
Uno che sa
Pippo
Dal profilo FB di Giuseppe Provenzale
RispondiEliminaIl duplice omicidio La Torre - Di Salvo è un nervo scoperto nella squallida vicenda dei rapporti inconfessabili tra politica e cosa nostra, rivela come essi non fossero certamente un'esclusiva democristiana e/o socialista e socialdemocratica.
Basile iniziò ad aprire gli occhi dopo quell'omicidio e a diventare scomodo.
La sua presenza al convegno di ieri - poco più che un'occasione elettoralistica da antimafia di facciata per gli organizzatori - ha rimosso d'un lampo l'effimera patina del tempo su quel nervo... e i nervi di molti sono saltati.
Basile non doveva parlare e fare troppe domande già negli anni '80, quando veniva considerato un rinnegato dal suo sindacato. Doveva fare l'eroe, ma solo secondo i canoni consentiti da un centralismo democratico che aveva l'arroganza di lucrare su tutti i morti da attribuire all'entità mafia.
Basile deve tacere a maggior ragione oggi, perché osa stare con i "fascisti"... temibili nostalgici di un' Italia senza mafie.
Non fatevi domande su nulla, compagni immaginari, continuate a dare dimostrazione della vostra isteria. Continuate a dare del fascista anche ai migliori tra di voi, che v' importa se, essi sì, sono liberi di cercare la verità?
Continuate a non chiedervi perché certi uomini liberi sono ormai disgustati da quella doppia morale che vi consente ancora, pur senza più falci né martelli, di girarvi dall'altra parte pur di non guardare le vostre facce da mafiosi dell'antimafia nello specchio rotto del cesso sporco di casa vostra.
Manifesti e personaggi al passo con i tempi! Come si dice...Avan-guardia! Anzi meglio...in questo caso Retrò-guardia!
RispondiEliminaDopo i forconi e i notav un altro sfanculamento per FN.
RispondiEliminaDovrebbero capire che in politica la massima "che si parli bene, che si parli male, l'importante è che si parli di noi" è una cazzata perchè si diventa famosi ma famosi pirla.
Ovunque si girano i forzanovisti prendono cantonate. Le provano tutte e falliscono sempre. Un movimento che ora come ora suscita compassione per la mancanza di linea politica e di progettualità che fa di loro un gruppuscolo patetico paragonabile a fiamma tricolore e la destra. C'è chi brancola nel buio cercando l'uscita e c'è chi brancola nel buio non sapendo dove andare.
RispondiEliminaI migliori si sono già accorti di questo da tempo e per questo se ne sono andati, restano solo i pappagalli, bravi a ripetere ciò che gli si dice ma incapaci a comprendere ciò che vien loro detto.
P.C.
GIOACCHINO BASILE SUI FATTI DEL 28 APRILE
RispondiEliminaDi tutto questo si leggerà anche nel rapporto che gli agenti della mia tutela hanno già doverosamente stilato e nelle necessarie azioni legali che, grazie alla loro e ad altre testimonianze, intraprenderò.
Palermo, 29 aprile 2012
Ieri sera, nello stesso momento in cui i miei amici di Forza Nuova, con il loro leader nazionale, si trovavano al monumento ai caduti per rendere onore ai ragazzi della Repubblica Sociale, io mi recavo a quella che credevo fosse una celebrazione in onore del mio compagno Pio La Torre.
Giunto sul luogo, ho chiesto serenamente - a titolo personale e non da candidato sindaco - di intervenire ad Oliviero Di Liberto che, con grande disponibilità, mi diceva di rivolgermi agli organizzatori.
La mia richiesta ha acceso una contestazione nei miei confronti; Giusto Catania e l'avvocato Armando Sorrentino, mie vecchie conoscenze politiche, l'hanno vivacemente animata e io mi sono difeso verbalmente.
Mentre si discuteva dell'opportunità di farmi parlare, è entrato in scena un energumeno, debitamente identificato dalla mia scorta, che, cercando di colpirmi, mi apostrofava come "lurido fascista", per fortuna veniva fermato dagli altri.
Calmatesi le acque, venivo invitato a prendere posto, con l'impegno da parte dell' organizzatore di concedermi la parola dopo gli interventi dei vari relatori. Così come mi era stato indicato, ho preso posto in prima fila.
Non ho urlato, ho difeso il mio diritto di compagno di Pio La Torre, sulla cui tomba giurai di fare una seria lotta antimafia, ad intervenire, e questo diritto mi era stato infine riconosciuto.
Seduto tranquillamente tra il pubblico, e in amichevole dialogo con altri, dopo 15 minuti, sono stato bersaglio di ripetute provocazioni fisiche, lo stesso "signore", che già aveva cercato di aggredirmi, passava davanti a me e mi pestava, per due volte e in due diversi momenti, violentemente un piede.
Rimanendo sempre seduto, lo toccavo con la mano chiedendogli di smetterla. A questo punto, vengo accusato, con urla esagitate, di averlo aggredito e vengo, io sì, aggredito anche da altri con lui.
L'agente intervenuto a mia difesa viene colpito anche lui, più volte e da più persone, con violenza.
Dopo aver chiesto e ottenuto che tutto fosse messo a verbale, ho lasciato volontariamente il luogo della manifestazione e sono sceso in strada per tornare in macchina e recarmi, insieme all'uomo della mia scorta aggredito con me, al Pronto Soccorso per le cure del caso. Di tutto questo si leggerà anche nel rapporto che gli agenti della mia tutela hanno già doverosamente stilato e nelle necessarie azioni legali che, grazie alla loro e ad altre testimonianze, intraprenderò.
Sono le 17:15, noto l'auto di Antonio Ingroia - che avrebbe cose gravissime da chiarire sulla strage di via D'Amelio - in attesa. Partita la mia auto, la sua si sposta verso l'androne per far salire il magistrato nel luogo in cui a me, la cui vita è stata sconvolta dalla guerra contro la mafia, non è stato permesso di parlare. Leggo, solo oggi,delle strumentalizzazioni e dei collegamenti idioti con scritte altrettanto idiote con cui né io né gli amici di Forza Nuova, come ogni persona intelligente capisce da sé, abbiamo nulla a che vedere.
Gioacchino Basile
Ma questo comunista di Basile, cosa centra con FN? ieri se non sbaglio FN commemorava i caduti della RSI, perchè lui invece andava ai meeting comunisti? FN si vergogni!!!!!!!!! incapaci di trovare all'interno un candidato!!!!!!!!!
RispondiEliminaDopo le dichiarazioni di Fiore di essere anti-fascista, i dirigenti di FN che collaborano con la sinistra, la solidarietà ai no-tav, ora anche un candidato a sindaco comunista? ma Fiore perchè non fa accordi direttamente con Rifondazione Comunista?
RispondiEliminaquando ha detto fiore di essere antifascista ???
RispondiEliminasuvvia
Do you remember Alternativa Sociale, inciucio col PDL più volte Fiore, il cazzaro, negò di essere fascista in quell'occasione.
RispondiEliminaMai detto di essere antifascista fiore
RispondiEliminaDELLA SERIE: COSA NON SI ARRIVA A FARE X AVERE UN PO' DI VISIBILITA'!!
RispondiEliminaalpha male, della serie cosa non si arriva a scrivere pur di gettare fango...
RispondiEliminaTu, e molti altri, non sei degno che di mostrare il massimo rispetto per Basile. Non sai, e quando non si sa...
Pino
dove ci infila le mani fn succede sempre casino
RispondiEliminaph