Il "compagno" #Castellino: dopo il manifesto #antifascista sale sui tetti per difendere l'#art.18

(umt) Da giorni, da destra a sinistra, rimbalza il dileggio per quella che, fino a prova contraria, dovrebbe essere una gaffe di Giuliano Castellino (Il Popolo di Roma-Destra sociale) e di Francesco Storace (La Destra): cioè aver pubblicato un manifesto contro il governo Monti con la foto di un corteo di anarchici greci aperto dalla  scritta: Stasera muore il fascismo". 

Comincia Luciano Lanna, già direttore del Secolo d'Italia e intellettuale di punta di Futuro e libertà, augurando il benvenuto al "compagno Storace sulle pagine del Futurista:

del resto i seguaci di Storace non fanno ormai le “okkupazioni” proprio come i compagni disobbedienti? (risale a un mese fa la notizia che era stato occupato un appartamento ai Parioli di proprietà dell’ex An. A Storace serviva una sede, i suoi baldi giovanotti se la sono presa). Ma torniamo al manifesto: i ragazzi pieni di rabbia per la crisi (che, non dimentichiamolo, in Italia secondo Storace arriva con Monti perché quando c’era Berlusconi la crisi non c’era e la Destra faceva finta di crederci) sono radunati dietro uno striscione scritto in greco: «Apopte petheni o fascismos». E che significa? I grafici di Storace non devono essersi dati pensiero per la traduzione. Se lo avessero fatto, probabilmente, avrebbero cambiato foto. Infatti lo striscione, tradotto in italiano recita così: «Stasera muore il fascismo». Si tratta di un famoso slogan della sinistra antagonista e antifascista greca. E va bene che Storace intende cavalcare il disagio sociale, e va bene che si aspetta un po’ di voti in più per lo strillonaggio antigovernativo (in pratica raccogliendo le briciole del bottino che con tutta probabilità finirà nelle mani di Grillo e del suo movimento) ma di qui a diventare antifascista ce ne corre… certe bizzarrie, secondo Storace, erano solo appannaggio di Fini e dei suoi. O no? In ogni caso, benvenuto compagno Storace…

Rilancia, dal suo blog su Micromega Giacomo Russo Spena, sottolineando la svolta movimentista della Destra:

Si prova a guardare con interesse ai movimenti dentro il Pdl dove è forte la componente di una parte ex-An (l’onorevole Rampelli tra gli altri, ad esempio) che vota i provvedimenti di Monti con immensa difficoltà. Un mal di pancia – auspica Storace – che potrebbe confluire in un nuovo soggetto di destra radicale. Un restyling di quella che fu la An sociale. Ecco così Roma tappezzata di manifesti “Giù le mani da casa, lavoro, pensioni. Contro Monti lotta con noi”. Sotto i simboli de La Destra e del Popolo di Roma (Castellino). Nella fotografia si vedono alcuni scontri di piazza tra greci e polizia.
Ma il sito di Futuro e Libertà – da sottolineare l’eterno (e divertente) attrito tra Fini e Storace – evidenzia come non solo nell’istantenea siano raffigurati anarchici (quindi di sinistra e non certo di destra) ma che hanno uno striscione con su scritto: “Apopte petheni o fascismos”. Ovvero? La traduzione è inequivocabile: “Stasera muore il fascismo”. Bene, questa sì che è una notizia. Adesso forse la cosa più divertente sarà – una volta capito l’errore – vedere la notte gli “antifascisti” Castellino e Storace girare per la Capitale a strappare i propri manifesti. Con una destra radicale così, possiamo dormire sonni tranquilli…

Incurante degli sfottò, però, Giuliano Castellino va diritto per la sua strada e stamattina, è salito sul tetto del Palazzo della civiltà del lavoro, il Colosseo quadrato dell'Eur, con altri militanti muniti di tende e striscioni, per iniziare lo sciopero della fame in difesa dell'articolo 18 e contro le riforme del lavoro e delle pensioni targate Monti: "Non smetteremo la protesta fin tanto i media non daranno la giusta tribuna al nostro grido di rabbia". E infatti, al momento, il gruppo sta resistendo ai tentativi dei carabinieri di liberare l'edificio dall'occupazione.