#Romanzodiunastrage: interviste (Freda) pamphlet (Sofri) e vecchi saggi (Merlino) dei protagonisti
(umt) L'arrivo in sala del "Romanzo di una strage", il film di Marco Tullio Giordana ispirato dal volume di Paolo Cucchiarelli sul mistero di piazza Fontana, ha scatenato un ritorno di attenzione sulla "madre di tutte le stragi". Così nel giro di una settimana compare una seconda intervista di Freda, in altri tempi impensabile: ma con l'email si possono fare miracoli. A cominciare dal togliersi il fastidio di avere a che fare con i giornalisti. Fino a continuare a prenderli in giro, come io sospetto che da tempo l'Editore faccia.
Contro l'ondata revisionista è stato scritto invece, e reso immediatamente disponibile in pdf, un pamphlet da Adriano Sofri. Un altro che ha avuto la vita segnata dalla strage o, meglio, dal suo primo danno collaterale: la morte accidentale dell'anarchico Pinelli.
Dalla biblioteca di un face-amico è invece spuntata fuori un'opera ignota (non la cita neanche lo stesso autore nelle sua bibliografia) di un altro protagonista della vicenda processuale: il saggio di Mario Michele Merlino, dedicato alla sua ricerca esistenziale, fu pubblicato nel 1975 dalle Edizioni della Libreria Romana, l'impresa editoriale lanciata da Serafino Di Luia e altri esponenti della cosiddetta "linea nera" della disciolta Lotta di Popolo.
Contro l'ondata revisionista è stato scritto invece, e reso immediatamente disponibile in pdf, un pamphlet da Adriano Sofri. Un altro che ha avuto la vita segnata dalla strage o, meglio, dal suo primo danno collaterale: la morte accidentale dell'anarchico Pinelli.
Dalla biblioteca di un face-amico è invece spuntata fuori un'opera ignota (non la cita neanche lo stesso autore nelle sua bibliografia) di un altro protagonista della vicenda processuale: il saggio di Mario Michele Merlino, dedicato alla sua ricerca esistenziale, fu pubblicato nel 1975 dalle Edizioni della Libreria Romana, l'impresa editoriale lanciata da Serafino Di Luia e altri esponenti della cosiddetta "linea nera" della disciolta Lotta di Popolo.
La vera tragedia di Piazza Fontana (oltre al fatto in se) è che D'Ambrosio e Freda stanno da 40 anni dalla stessa parte.
RispondiEliminaD'Ambrosio frena: "Attenti a creare mostri come Valpreda".
RispondiEliminahttp://archiviostorico.corriere.it/1995/novembre/12/Salvini_credo_due_pentiti_co_0_9511128060.shtml
E' un peccato che ne Marino ne Delle Chiaie abbiano lasciato dichiarazioni sulla ricostruzione finale di ROMANZO DI UNA STRAGE in cui gli Avanguardisti al servizio degli Affari Riservati che mettono la bombetta destinata a esplodere di notte, vengono fregati dai "frediani" che piazzano l'ordigno della strage per conto del Sid e della Nato...
RispondiEliminaTesi che spiegherebbe molte cose, prima tra tutte il coinvolgimento degli avanguardisti nelle vicende legate a piazza Fontana.