La spaccatura della Destra campana: la replica degli avversari di Esposito
Continua la baruffa nell'area della Destra napoletana. Allo squillo di tromba delle dimissioni annunciate dai segretari provinciali fedelissimi di Bruno Esposito replica il rullo di tamburi di uno dei tanti fuoriusciti, che nell'arco dell'ultimo anno si sono riposizionati nell'arcipelago nero napoletano. Il tutto sullo sfondo del galvanizzante successo della manifestazione nazionale di ieri.
Confessiamo contriti. Non ce n’eravamo accorti. Pare, infatti, che si siano state delle dimissioni di “massa” nella destra napoletana di Storace. Abbiamo letto delle dimissioni di massa dalla destra di Storace! In verità si tratta di un certo Esposito ed alcuni suoi sodali. L’”ultima raffica” non è nuovo a siffatti atteggiamenti. Sistematicamente, ogni qualvolta non riusciva ad ottenere qualche posizione di privilegio nell’organigramma del partito di turno, riscopriva la sua purezza adamantina, il fascista duro e puro. Blatera di lesa democrazia, ma non si è mai sottoposto al giudizio dell’elettorato avendo sempre brigato per ottenere collegi o posizioni bloccate in lista. Ed ora? Si dirige verso qualche altro lido in cerca di qualche gratifica.
La destra identitaria che tanto piaceva allo sparuto gruppo di dimissionari è stata cancellata in un solo istante. Certo, senza il nostro valoroso ed eroico Esposito che della politica ne ha fatto la sua professione alla Destra resterà ben poco da fare. Tra le motivazioni delle dimissioni del mini-gruppo vi è la mancanza di democrazia all'interno della destra. Balle. L’Esposito duro e puro è stato mai eletto da un congresso della Destra ?
Tuttavia grazie alla sua abilità “comaresca” era riuscito a diventare la spalla (sinistra o destra?) del segretario Storace. Quali siano stati i risultati politici prodotti dagli insostituibili dirigenti? Ma qualcuno ha avvertito la loro illuminata, pressante e puntuale azione politica? In compenso pretendevano le dimissioni del segretario regionale Aveta, l’unico che ha dimostrato di avere un seguito elettorale che lo ha eletto consigliere regionale.
Tra le motivazioni della loro fuoriuscita dalla Destra avrebbero dovuto avere la dignità di assumersi le responsabilità della disfatta elettorale nelle loro rispettive provincie dovute proprio alla loro incapacità politica. Crediamo che il buon Maurizio Bruno abbia il buon gusto di dimettersi anche dalla carica di presidente della Gori ricevuta per intercessione del vituperato Giggino ‘a purpetta.
Abbiamo letto che ora questi valorosi dirigenti andranno a far danni in una iniziativa meridionale. Esposito avrà così l’opportunità di tarpare le ali anche all’interessante iniziativa di Adriana Poli Bortone.
Il buon Storace può sorridere. Finalmente si è liberato del re dell'intrigo e della distruzione finalmente. A Napoli dicono che Esposito non riuscì a parlar male di se stesso perché gliene mancò il tempo. Ora la Destra riprenderà a respirare e forse sarà la volta che riceverà nuovi consensi.
Confessiamo contriti. Non ce n’eravamo accorti. Pare, infatti, che si siano state delle dimissioni di “massa” nella destra napoletana di Storace. Abbiamo letto delle dimissioni di massa dalla destra di Storace! In verità si tratta di un certo Esposito ed alcuni suoi sodali. L’”ultima raffica” non è nuovo a siffatti atteggiamenti. Sistematicamente, ogni qualvolta non riusciva ad ottenere qualche posizione di privilegio nell’organigramma del partito di turno, riscopriva la sua purezza adamantina, il fascista duro e puro. Blatera di lesa democrazia, ma non si è mai sottoposto al giudizio dell’elettorato avendo sempre brigato per ottenere collegi o posizioni bloccate in lista. Ed ora? Si dirige verso qualche altro lido in cerca di qualche gratifica.
La destra identitaria che tanto piaceva allo sparuto gruppo di dimissionari è stata cancellata in un solo istante. Certo, senza il nostro valoroso ed eroico Esposito che della politica ne ha fatto la sua professione alla Destra resterà ben poco da fare. Tra le motivazioni delle dimissioni del mini-gruppo vi è la mancanza di democrazia all'interno della destra. Balle. L’Esposito duro e puro è stato mai eletto da un congresso della Destra ?
Tuttavia grazie alla sua abilità “comaresca” era riuscito a diventare la spalla (sinistra o destra?) del segretario Storace. Quali siano stati i risultati politici prodotti dagli insostituibili dirigenti? Ma qualcuno ha avvertito la loro illuminata, pressante e puntuale azione politica? In compenso pretendevano le dimissioni del segretario regionale Aveta, l’unico che ha dimostrato di avere un seguito elettorale che lo ha eletto consigliere regionale.
Tra le motivazioni della loro fuoriuscita dalla Destra avrebbero dovuto avere la dignità di assumersi le responsabilità della disfatta elettorale nelle loro rispettive provincie dovute proprio alla loro incapacità politica. Crediamo che il buon Maurizio Bruno abbia il buon gusto di dimettersi anche dalla carica di presidente della Gori ricevuta per intercessione del vituperato Giggino ‘a purpetta.
Abbiamo letto che ora questi valorosi dirigenti andranno a far danni in una iniziativa meridionale. Esposito avrà così l’opportunità di tarpare le ali anche all’interessante iniziativa di Adriana Poli Bortone.
Il buon Storace può sorridere. Finalmente si è liberato del re dell'intrigo e della distruzione finalmente. A Napoli dicono che Esposito non riuscì a parlar male di se stesso perché gliene mancò il tempo. Ora la Destra riprenderà a respirare e forse sarà la volta che riceverà nuovi consensi.
Dubito che un partitino del genere possa mai arrivare a significative cifre elettorali. Mi fa piacere però che i vecchi caproni della politica napoletana di destra hanno deciso finalmente di scomparire. Degli individui che non verrebbero votati neanche in un'assemblea condominiale. Lasciamo fare la politica a persone capaci che hanno veramente il consenso del territorio e non a gentaglia che non va neanche a votare la propria lista il giorno delle elezioni, forse perché troppo impegnata a fare propaganda politica su facebook. La gente è stufa dei complotti studiati solo per mettere tutti contro tutti e fare "tra i litiganti il terzo gode". Non so se la squadra di Aveta avrà le capacitÀ per risanare il partito, ma sarà sempre meglio di quello che c'è stato fino ad ora.
RispondiEliminaChiaramente il turpiloquio è divenuto nella Destra Napoletana di Storace,l'unica forma di militanza.Le uniche forme dialettico-politiche dalla costituzione della federazione Napoletana sono state di bassissimo livello politico con conseguenze di radicalismo levantino.Chiosa sapere,quali personaggi della federazione di Napoli di ieri e di oggi non sia stato artefice delle peggiori calunnie come modus operandi. Vera Parola
RispondiEliminaEntro in questa notizia con la giusta regola chiamata, onore,di certo troppo lontana per determinati uomini che si sono sostati nella Destra Napoletana di Storace.I personaggi che frequentavano la federazione capeggiata da Bruno Esposito, sono quelli che oggi allungano i coltelli.La banda Esposito composta da Papa,Mormile....ordivano per le dimissioni di del segr. Provinciale Maurizio Bruno,contestandolo di avere agito contro il partito. Di queste calunniose accuse rivolte contro M.Bruno,la banda Bruno Esposito, chiedeva l'immediate dimissioni,quali mai avvenute perché erano talmente frivole e perniciose per fini unicamente della banda, che durante le tante riunioni della giunta venivano non prese come autentiche.Il leader della banda, Bruno Esposito,visto la fermezza di Maurizio Bruno nel difendersi dalle infami calunnie,ritorna su suoi passi liberandosi dei suoi adepti,quali Mormile,Papa,.....Queste sono le motivazioni di questa minuta Destra Napoletana. B. M.
RispondiEliminaLa replica degli avversari di Esposito, chi sono?
RispondiEliminaLa destra Napoletana non potrà mai decollare se coagula il peggio del vecchio MSI,quello che si rendeva funzionale unicamente agli intrighi degli affari-correntizi,fatti passare come dispute dottrinali.Il vecchio MSI a Napoli non riusci a costruire una classe dirigente, cosa che oggi si rende visibile nel panorama politico. Attilio Corvino
RispondiEliminaChieda al consigliere regionale della PDL Carlo Aveta,anzi al suo sponsor Vincenzo Nespoli, come e quando si decise di candidare Aveta nella Destra di Storace alle regionali. Cosa giusta che venga detta, la PDL non accetto la sua candidatura nella lista per le regionali ,ecco intervenire Nespoli che dirotto C.Aveta nella lista della Destra di Storace.
RispondiEliminaIl consigliere Aveta, che in questa banda di mediocri, è il migliore, giustamente indirizzata da qualche suo consigliore poi più non ascoltato, ha fatto la furbata di passare dal Pdl al movimento storaciano. Poi una volta eletto c'è chi pensava di governarlo, ma non c'è riuscito, poi l'eventuale posto sicuro di deputato in Campania è uno solo.... Per cui, è scoppiata la guerra.. In questa guerra,combattuta per interessi personali, ci sono solo sconfitti...
RispondiEliminaNello Porchia
Il consigliere Aveta, che tanto fa il militante duro e puro, dovrebbe raccontare la verità circa la sua candidatura nelle file della destra di Storace, avvenuta dopo che era stato trombato dagli amici del Popolo delle libertà ai quali aveva comunque consegnato per la candidatura una cambiale da 10 mila euro, poi ricevuta indietro.. Il buon consigliere doveva essere poi candidato, sotto indicazione del suo maestro di vita,Enzo Nespoli, nelle liste del governatore Caldoro, poi ci fu una telefonata con Massimo Abbatangelo...
RispondiEliminaOra gli amici di Massimo Abbatangelo, possono ritornare, con gli onori del caso, nella Destra storaciana dopo che il loro consigliere Aveta ha vinto la guerra contro Bruno Esposito.
Siamo alle solite nella città di pulcinella,le calunnie prendono il posto della amara lotta politica .Quali sono gli uomini che si contendono la federazione Napoletana,cosa certa niente di buono ,dopo tutto e talmente evidente che avvilisce chi realmente crede ancora alla sana giusta militanza politica. Bande e rocchie non possono costituire una avanguardia nazional-popolare ,anzi tutto al piu'e la negazione di una comunità politica. Alberto Ricci
RispondiEliminaEcco la qualità umana di come era composto il MSI, nella città Napoletana. Antonio Protopapa
RispondiEliminaIeri soci della banda,oggi fingono di essere avversari.la faccia............
RispondiEliminaEntro in questa discussione per dovere di cronaca, perché non troverei giusto mettermi in sordina aspettando gli eventi .La destra di Storace non poteva che partire male con personaggi di scarso livello politico,desiderosi solo unicamente di fare interessi personali.Oggi notiamo di quale odio sia impregnata il gruppo che si contende il volano della Fed. di Napoli. Le crescenti calunnie che si rivolgono i contendenti non può che avvilirci vedere di quanto sia disastrato l'ambiente Missino partenopeo, che certamente non luccicava per qualità,ma scendere in questa cloaca ne vedo delle belle. Michele Donnaruma
RispondiEliminaDi questa miseria si compone l'ambiente missino napoletano,speriamo che si ritirano in vita privata cosi si evitano i contagi - Lorella Marcucci
RispondiEliminaVi chiedo scusa ma purtroppo devo intervenire. Qualcuno ha parlato di noi dicendo che eravamo parte di una banda. qualcun altro è andato giù pesante dicendo che l'ambiente missino non luccicava ecc. ecc.
RispondiEliminaVoglio ribadire due punti. quando noi militavamo nel M.S.I. lo facevamo perchè credevamo in certe idee e abbiamo con enormi sacrifici ( galera,denunzie, sacrificio e tanto altro)portato avanti una comunità che riuscì a contrapporre la piazza di destra a più bieco antifascismo.
Aggiungo che ne io ne i miei amici abbiamo l'intenzione di impossessarci della federazione della Destra. Inoltre non abbiamo mai fatto parte di nessuna banda, per cortesia non tirateci per la giacca, fateci stare tranquilli. Ce ne andammo dalla destra proprio perchè non volevamo far parte di bande e cordate. ora che quelli che rimasero hanno lacerato quello che rimaneva del partito ci tirate ancora in ballo. smettetela, attenti a non tirare troppo la corda.
Ripeto non abbiamo nulla a che spartire con queste logiche di correnti e faziosità- Abbiamo già dato senza nulla ricevere.
Francesco Mormile.
E la riprova di come era guastatore l'ambiente missino napoletano,nei confronti di un ambiente nazional-popolare che riteneva con ragione che il peggior nemico del Idea erano i missini, coacervo di delatori e giannizzeri del federale di turno. Ottino Gennaro
RispondiEliminaSono curioso di sapere chi e l'autore di tale articolo.grazie Raffaele Riccio
RispondiEliminaGià nell'era di Almirante assessore al comune partenopeo, il MSI mostrava una osmosi con ambienti camorristi impressionante, tanto da indurre lo stesso, a rassegnare le dimissioni dal consiglio comunale. L'unico che si oppose all'epoca al degrado del MSI napoletano fu l'avvocato Angelo Cerbone, ma invano, fu espulso e praticamente reso innocuo. Nel corso di una intercettazione telefonica, resa pubblica da Cerbone, si appurò che un dirigente missino, aveva versato al MSI romano, la somma di 180 milioni di lire di vecchio cono, per finanziare la campagna elettorale in corso. La tangente era il frutto di una compiacente delibera dei consiglieri missini partenopei, in merito a delle costruzioni eseguite a Pianura.La sezione Berta del MSI, era un interessante spaccato di umanità varia; frequentata soprattutto dal sottoproletariato dei quartieri spagnoli, con autentici pendagli da forca,il cui cranio era degno di finire nel museo criminale di Torino, del celebre psichiatra ebreo Cesare Lombroso. Temo che nulla sia cambiato da allora, anzi se è cambiato qualcosa è cambiato in peggio!Almeno allora ci si definiva con orgoglio neofascisti, ora ci si definisce "destra", quando il fascismo storico agli esordi e soprattutto alla fine fu nemico della "destra"; la quale non dimentichiamocelo, fu la vera responsabile della liquidazione del regime delle camicie nere.Temistocle Vaccarella.
RispondiEliminaconsigliere regionale vergognati!!!!!sei stato capace di sfasciare tutto,solo per tua convenienza,nn riesco a capire come fanno le persone a stare vicino ad un essere come te! sei stato capace di vendere altri consiglieri regionali per far bella figura con storace(siete uguali...imb....lli) ma noi nn molleremo i numri ci daranno ragione.....tu intanto goditi questi attimi...tanto tutto finira'...ci puoi dire il tuo prossimo partito da sfruttare! e per i veri camerata che hanno a che fare con un essere cosi'...attenti che la tanta fame di un soggetto cosi' mi rimarra' a digiuno....vergognatiiiii!!! e le dimissioni di maurizio perche' nn gliele chiedi faccia a faccia,sei un v....me,nn hai il coraggio......responsabile regionale senza un sede,sfrutta addirittura la regione campania......bravoooooooooooo.....camerata terzigno
RispondiEliminaConcordo con te camerata terzigno... Ricordo a te ed ai tanti lettori del sito come il consigliere regionale abbia tentato, prendendo i pali, di far aderire al partito, il consigliere regionale della lista Alleanza di popolo, Roberto Conte, ex verde, poi margherita, infine convertito al berlusconismo, le cui vicende giudiziarie sono note a tutte, e per fortuna decaduto dall'incarico perchè accusato di camorra, ed il neo democristiano di Noi Sud, al quale aveva promesso, in caso di passaggio nelle file della destra storaciana, il capolistato alle politiche nel collegio Campania 2.
RispondiEliminaSostituire Maurizio Bruno con un signor nessuno come Marotta, è l'ultima tua porcata.
Goditi questi 2 anni di consiglio regionale cerca di prendere tante consulenze, tanto poi ritorni a fare il professionista.
Camerata torrese