Scontri a Bergamo per le foibe: antagonisti contro CasaPound 2a edizione
Un momento degli incidenti tra forze dell'ordine e polizia (foto Bergamo News, che pubblica ricche foto e videogallery sull'evento) |
A preparare l'evento di ieri a Bergamo c'è stata la solita polemica politica dell'opposizione consiliare ("Casa Pound è un'associazione neofascista e xenofoba, e per i precedenti di violenza ad essa legati: lo stesso fondatore e presidente dell'associazione, Gianluca Iannone, nel 2009 è stato condannato in primo grado a 4 anni per aggressione ai danni di un carabiniere in borghese, mentre il 3 novembre 2011 Alberto Palladino, dirigente di CasaPound Italia del IV Municipio di Roma, è stato arrestato per l'aggressione ad alcuni esponenti dei Giovani democratici. Ultima, ma non per gravità, la strage del dicembre scorso quando il militante di Casa Pound Gianluca Casseri ha ucciso a colpi di pistola Mor Diop, Samb Modou e Moustapha Dieng, venditori ambulanti colpevoli solo di essere stranieri") e dell'Anpi, uniti nel chiedere il divieto di manifestazione. Non ha sortito esito l'appello di intellettuali, docenti universitari e politici affinché il prefetto revocasse l'autorizzazione.
Nella questione è intervenuto, anche l'inviato di "La Repubblica", Paolo Berizzi, che, in un intervento su Bergamo news, ha glissato sulla titolarità del copyright di "fascisti del terzo millennio" che gli è attribuito, proponendo piuttosto la formula dei"furbetti del nuovo fascismo". Berizzi era stato tirato in mezzo, dalle dichiarazioni del responsabile provinciale di CasaPound, Alberto Brandolin: "Si, mi ritengo assolutamente fascista, anzi ci riteniamo fascisti. Per la precisione 'fascisti del terzo millenio', come ci ha definiti qualche tempo fa il giornalista Paolo Berizzi. Doveva essere secondo qualcuno una definizione in chiave negativa. Noi ce la prendiamo, in un'ottica pienamente positiva nella quale ci riconosciamo assolutamente. Si continua a parlare delle radici antifasciste della Costituzione, che per quanto ci riguarda sono tutte da dimostrare. Nella serata del 10 febbraio vogliamo manifestare in modo assolutamente tranquillo per ricordare chi finì nelle foibe e anche quegli italiani che furono costretti a lasciare la loro casa in Istria e Dalmazia. Abbiamo tutto il diritto di farlo, non ci risultano leggi che possono impedirci un presidio. Qualcuno dovrebbe mettersi il cuore in pace".
Gli scontri ieri sera poco prima delle 22: quando una cinquantina di militanti di CasaPound sono arrivati in fiaccolata a piazzale degli Alpini, un centinaio di giovani antagonisti, con una nutrita delegazione del centro sociale Paci Paciana, si sono spostati verso la stazione degli autobus e hanno tentato di sfondare i cordoni delle forze dell'ordine lanciando fumogeni e sampietrini. La contrapposizione è durata una decina di minuti ad altissima tensione. Un agente è rimasto contuso, una ragazza ferita è stata portata via in auto dai dimostranti. Poi, mentre i fascisti si sono sciolti, gli antagonisti sono partiti in corteo non autorizzato. Nuovi momenti di tensione nei pressi del Comune, dove sono partiti i cori contro il sindaco Tentorio e le forze dell'ordine si sono schierate al gran completo per impedire altri incidenti. Il corteo si è concluso intorno alle 23.
"Non ha sortito esito l'appello di intellettuali, docenti universitari e politici affinché il prefetto revocasse l'autorizzazione. "
RispondiEliminaIntellettuali e docenti universitari contro la libertà di espressione del pensiero... Ma non è un controsenso?!?