Qualcuno salvi il combattente (antiusura) Manzi

Il presidio di Forza nuova all'happening per il ventennale di Mani Pulita

(umt) Frediano Manzi non è la sola personalità di sinistra che, isolato nelle sue battaglie, si è trovato costretto, per dirla con Totò, a buttarsi a destra. Ci sono l'ex sindacalista Cgil di Palermo, Basile, che ha varato la lista civica antimafiosa per candidarsi sindaco con il supporto di Forza nuova, il leader dei forconi, Martino Morsello, che ha partecipato al congresso di Tivoli. Una destra estremista (che in questo caso non significa affatto "estrema destra") che si è coagulata intorno al tessuto organizzativo del movimento di Fiore, una formazione che negli ultimi tempi ha accentuato le distanze dal centrodestra e le posizioni antisistema, integrandosi con altri gruppi minori.

Qualche mese fa, stanco e stremato dalla solitudine dell'impegno del suo Sos racket usura (protagonista di iniziative importanti come la battaglia contro il prefetto Ferrigno, il responsabile nazionale antiusura che estorceva favori sessuali alle vittime) Manzi ha fatto una cazzata. Per richiamare l'attenzione si è organizzato due autoattentati. Salvo pentirsene subito quando il 'manovale' utilizzato ha cominciato a ricattarlo. La sua confessione volontaria lo ha portato a essere indagato e quindi a perdere la scorta, mentre ancora nei giorni scorsi sono arrivate altre minacce e intimidazioni. Da allora l'unica struttura che lo sostiene è appunto Forza nuova, con cui pure pochi mesi prima aveva fortemente polemizzato, a proposito della concessione dei locali Ater in zona Loreto. 

Oggi Frediano Manzi è giunto al diciannovesimo giorno di sciopero della fame e dei farmaci: le sue condizioni sono serie, come annuncia un comunicato di Sos racket usura, diffuso da una sua collaboratrice, Antonella Morsello (sì, la figlia del leader dei Forconi, semplice militante di FN):

Stamattina è stato visitato dal medico della guardia medica di Garbagnate Milanese che gli ha imposto il ricovero immediato in ospedale. Frediano Manzi per la terza volta ha rifiutato il ricovero, sempre più determinato a portare avanti la sua protesta (...) i suoi parametri vitali stanno precipitando sempre di più; è stata riscontrata una Aritmia cardiaca con pressione 90 (max) e 60 (min), nausea e forte mal di testa. Ormai al limite di un collasso cardio respiratorio.

Per sollecitare solidarietà Roberto Fiore ha oggi scritto al cardinale di Milano, ricordando che domani Manzi passerà alla forma più radicale dello sciopero della sete per ottenere tre semplici cose di buon senso:

1) l’ accesso al fondo della legge 108/96 sull'usura a tutte le vittime che denunciano questo reato, anche se non sono in possesso di una partita iva, (circa 400 mila persone l'anno sono escluse dall’ accesso
ai fondi per tale normativa).
2) l’ erogazione nell'arco massimo di un anno dalla data della denuncia dei fondi a tutti gli imprenditori che hanno il coraggio di denunciare tali reati (225 mila persone).

3) l’ apertura di una commissione parlamentare di inchiesta sull'arresto del Prefetto Carlo Ferrigno, che distribuiva fondi alle vittime in cambio di prestazioni sessuali.