Il ricordo delle foibe: la Destra sociale occupa il municipio di Ostia
La mancata commemorazione delle foibe al Municipio di Ostia (uno dei 'quartieri' di Roma a più alto tasso di fascisteria) continua a suscitare polemiche. Dopo l'occupazione tre giorni fa della sala consiliare da parte di CasaPound è oggi la volta del Popolo di Roma/Destra sociale, con Giuliano Catellino. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa sull'iniziativa.
Lido di Ostia."Questa mattina abbiamo occupato l'accesso al pubblico del XIII Municipio esponendo tricolori ed uno striscione che recitava:"FOIBE: IL XIII DIMENTICA! OSTIA NO!". Alcuni militanti del nostro Movimento Destra Sociale hanno "conquistato" il Municipio, altri hanno megafonato e volantinato all'entrata e nei pressi dello stesso. La nostra azione è un grido di rabbia contro il vergognoso silenzio calato sul XIII Municipio lo scorso 10 febbraio, Giornata Nazionale del Ricordo per i martiri delle Foibe, e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia".
Queste le parole di Giuliano Castellino, portavoce di Destra Sociale, che ha guidato l'occupazione nel Municipio, il quale aggiunge:"Contrariamente a quanto successo in tutta Italia, dove il 10 febbraio, da qualche anno, è una giornata per ricordare i nostri connazionali deportati ed assassinati dalle bande titine e dai nostrani comunisti, nel XIII Municipio c'è stato il nulla. Non solo: sono state negate le piazze a chi voleva ricordare e si sono tollerate iniziative revisioniste offensive della memoria delle vittime." Carlotta Chiaraluce, l'altra responsabile del Movimento, rincara e dichiara: "Dopo decenni di silenzi e menzogne imposte dalla dittatura culturale marxista, quest'anno è stato un Municipio governato dal centro-destra ad essere "smemorato". La giunta Vizzani non creda di cavarsela in calcio d'angolo, con commemorazioni post-datate: Ostia voleva il suo 10 febbraio. E oggi, con l'occupazione del Municipio, lo abbiamo voluto gridare, forte e chiaro!"Inoltre i militanti di Destra Sociale hanno duramente contestato alcuni consiglieri del PDL che hanno tentato di giustificare l’assenza di iniziative a causa del mal tempo. Gli “occupanti” hanno risposto che, al di là dell’emergenza neve, nulla era stato organizzato, programmato e messo in calendario per il 10 febbraio e che le commemorazioni post-datate, tra l’altro arrivate solo dopo una contestazione similare svolta venerdì scorso nell’aula del consiglio municipale da CP - Ostia, servono a ben poco, visto che, come previsto dalla Legge del 30 marzo 2004, n. 92, (La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre… e prevede iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole… e favorisce, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende), ben altro ruolo avrebbe dovuto avere il Municipio.
fonte: ufficio stampa Popolo di Roma/Destra Sociale
Avanti cosi!
RispondiElimina"complice del silenzio e del revisionismo comunista" esilarante battuta! vedo che ancora ci sono persone che credono alla novella delle foibe!
RispondiEliminaBarbarie! Si scrive e si dice barbarie, non barbaria!!
RispondiEliminaE' strano che certa destra, attenta -a parole- alla difesa della cultura italiana, inciampi così spesso nell'uso della lingua nazionale....
Accade tre giorni prima...c'è qualcosa che non va...
RispondiEliminahttp://www.paesesera.it/Politica/Foibe-Casapound-occupa-l-aula-consiliare-di-Ostia/(local)/138
Commento inutile. Il precedente è puntualmente indicato in premessa.
RispondiEliminaCaro Anonimo, se leggi bene l'articolo capirai da te che son cose ben diverse. CPI condannava solamente il municipio per aver dato spazio alla conferenza negazionista dei collettivi di sinistra...mentre la Destra Sociale, oltre a menzionare il vergognoso beneplacito della giunta municipale del 13esimo, condanna apertamente il totale ostruzionismo, menefreghismo e immobilismo dell'istituzione lidense nei confronti della L.92/2004.
RispondiEliminaCiao ciao