I forconi ripartono dalla Sicilia, divisi
Morsello: all'assalto della classe politica
Palermo (TMNews) - In Sicilia il "Movimento dei forconi" si prepara a nuovi giorni di protesta. Mentre Mariano Ferro, leader del movimento, ha annunciato la volontà di organizzare dei presidi agli ingressi delle raffinerie siciliane, da Monreale Martino Morsello, anch'egli fondatore del movimento, è tornato ad attaccare il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. "Il governo regionale si faccia da parte, perché non è riuscito a dare nessuna risposta. Lombardo si dimetta insieme all'Assemblea regionale, e si torni alle elezioni".Morsello, poi, ha detto che le divisioni all'interno del movimento non servono a nessuno. E tra le ipotesi di lotta c'è anche quella di dare un vero e proprio assalto all'Assemblea regionale, che per i Forconi rappresenta in questo momento il simbolo dei mali della Sicilia.
Ferro: blocchi alle raffinerie, senza danni ai siciliani
Catania (La Repubblica) - Slitta di "quattro-cinque giorni" per "motivi organizzativi" la protesta del Comitato 'Forza d'urtò che ieri aveva annunciato da lunedì prossimo presidi ai pontili delle raffinerie siciliane per impedire al carburante di uscire dall'Isola. La decisione è stata resa nota dal presidente del comitato, Mariano Ferro. Diversità di vedute sull'attuazione della protesta erano già emerse ieri sera a Catania al termine di una assemblea organizzata dal comitato. "Dobbiamo decidere - ha detto Ferro - come attuare i presidi. L'obiettivo era rimettere in moto la protesta. Noi andiamo avanti. Vogliamo entrare nelle aule consiliari dei comuni siciliani - ha concluso Ferro - e oggi alle 18 prenderemo parte ad una seduta di consiglio comunale aperta in programma nel municipio di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta". I forconi avevano annunciato di non voler "fare uscire dall'Isola nemmeno una sola goccia di carburante". Dalla prossima settimana verranno allestiti i blocchi davanti alle quattro raffinerie siciliane: Priolo, Gela, Milazzo e Termini Imerese. Nessun ulteriore disagio - giurano - ai cittadini siciliani, già pesantemente danneggiati da dieci giorni di blocchi stradali. Nel mirino di Forza d'Urto anche le sedi della Serit, Agenzia delle entrate e municipi. Ma i Forconi guardano oltre e il leader Mariano Ferro non esclude la formazione di un nuovo partito. "È un'ipotesi in campo" ha detto Ferro. Di una decisione "assurda" parla il governatore Raffaele Lombardo.
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