Alemanno commemora Di Nella: tante ancora le vittime senza giustizia
(Omniroma) - Il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno ha deposto questa mattina una corona di alloro a Villa Chigi, presso la targa toponomastica posta nel viale intitolato al militante del Fronte della Gioventà, Paolo Di Nella, nell'anniversario della morte. «Questo è il parco per cui si batteva Paolo Di Nella quando fu ucciso. In quegli anni - ha detto Alemanno - avevamo lanciato una petizione popolare per trasformare villa Chigi in un centro sociale e culturale, recuperando un'area verde abbandonata. Paolo, mentre attaccava questi manifesti, fu colpito alle spalle e morì dopo diversi giorni». Di Nella morì all'età di 20 anni nel 1983 al Policlinico dopo una settimana di coma irreversibile. «Sono passati 29 anni - ha aggiunto - e alla tragedia si unisce la profonda ingiustizia per il fatto che Paolo, come tanti altri ragazzi di destra e di sinistra, non ha ancora avuto giustizia perchè non sono stati trovati i colpevoli di questo agguato così vigliacco. Noi continuiamo a ricordare questo ragazzo per il suo comportamento e il suo modo di essere, ovvero quello di militanza e dedizione che ci trasmette a tanti anni di distanza». A chi poi gli chiedeva se ci fosse un ritorno di violenza politica, il primo cittadino ha risposto: «La violenza politica non è mai del tutto tramontata. Può cambiare forme o immagini e ideologie ma è sempre un pericolo presente. Sta a tutti quanti, alla società, evitare conflitti, emarginazioni e criminalizzazioni di persone che non lo meritano e che rinasca una logica di conrapposizione tra ragazzi di diverse identità». All'evento erano presenti anche l'assessore regionale alle Infrastrutture e lavori pubblici, Luca Malcotti, e l'ex ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. La cerimonia è stata preceduta dalla tradizionale veglia funebre commemorativa che si tramanda dagli anni Ottanta nella comunità militante giovanile missina e postmissina.
Peccato che Di Nella proprio non se ne farà nulla dai Campi Elisi di essere commemorato da un senza nerbo come Alemanno che la "militanza e la dedizione" se le è dimenticate da tempo immemore...
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