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Al via il processo di Brescia: chiesto il rinnovo del dibattimento

dalla pagina facebook Processo di Brescia per la strage del 28 maggio 1974
Si è aperto stamani , alle ore 9.15, il processo d’appello alla sentenza del 16 novembre 2012 che aveva mandato assolti, per non aver commesso il fatto, Maggi, Zorzi, Tramonte, Delfino, Rauti. La seduta, presieduta dal presidente Enzo Platè, è stata aperta dal giudice a latere Massimo Vecchiano, il quale ha esposto una sintesi della corposa relazione di 385 pag, presentata dalla corte alle parti, contenente le motivazioni della sentenza di assoluzione degli imputati in Corte d’Assise, gli elementi di impugnazione della sentenza presentate dai PM De Martino e Piantoni e dalle parti civili e le controdeduzioni della difesa Zorzi. A seguire i PM hanno illustrato alla corte le motivazioni e la legittimità della richiesta di rinnovazione parziale del dibattimento sul casolare Paese e la “casaccia” di Mirano, per provare ulteriormente l’attendibilità delle dichiarazioni rese da Digilio sia sulla detenzione di armi da parte di Ventura sia sulla valigetta con esplosivo consegnata da Zorzi a Soffiati. Particolarmente convincente è apparso il dott. Piantoni nel motivare la sua richiesta tendente ad offrire ai giudici ulteriori elementi di valutazione. Le altre richieste di rinnovazione del dibattimento riguardano l’opportunità di convocare: i periti del primo processo( quello Buzzi), cioè Schiavi e Brandone, per arrivare a capire con quale esplosivo fosse composto l’ordigno scoppiato in piazza; l’allora maresciallo Felli sulla famosa velina n.4873, per avere chiarimenti rispetto alla sua autenticità e datazione; i figli Alberto e Romenico Renga, sulle confessioni e dichiarazione della madre, Carla Tonoli, all’epoca dei fatti convivente di Maifredi; la richiesta di acquisizione infinedi alcuni fascicoli sui rapporti tra Delfino e Buzzi.
Le difese delle parti civili hanno sostenuto le richieste di rinnovazione dei PM, mentre le difese, con tonalità ed accenti diversi hanno dichiarato la loro opposizione, motivandola con il fatto che nel corso delle 157 udienze del processo in corte d’Assise si era dato ampio spazio alle questione presentate dall’accusa e che comunque esisteva agli atti tutta la documentazione possibile per dare una risposta alle richieste della difesa senza bisogno della rinnovazione parziale del dibattimento. La corte, data la complessità delle questioni poste dalle parti, non scioglie le riserve nella presente seduta, convoca i giurati in camera di consiglio per le  9 di venerdì, 17 febbraio, 2012, e le parti per le ore 11.30, venerdì 17.c.m. per l’ordinanza. Ultima annotazione: cambiati i difensori di Maurizio Tramonte; al posto dell’avv. Mascialino, la ex fonte Tritone ha nominato gli avvocati Agosti e Peli.

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