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Speciale 7 gennaio/8: Acca Larentia, il rappresentante di Roma Capitale non sa di che cosa parla

(umt) Alla fine sono stati ben quattro i riti del Presente celebrati ieri pomeriggio nella piazzetta di Acca Larentia. All'appuntamento fissato alle 19, ora di convocazione dei manifesti, si sono infatti aggiunti quelli della vecchia guardia alle 17, di CasaPound alle 20.30 e di Forza nuova alle 22. Quello che avrebbe dovuto essere un momento importante di slancio unitario - a cui hanno lavorato svariati soggetti per parecchi mesi - si è così trasformato nella più concreta espressione di un ambiente lacerato.
Tra l'altro il servizio del Messaggero on line non rende giustizia alle migliaia di persone che comunque hanno tributato omaggio ai tre morti del 7 gennaio 1978: perché all'articolo di cronaca sono accompagnati due video: la cerimonia istituzionale della mattina (con l'ex ministra Meloni che prega e si fa il segno della croce) e il presidio antifascista dell'Alberone. Della mobilitazione autonoma del pomeriggio resta traccia visiva solo in tre scatti claustrofobici (fatti per altro usando un grandangolo abbastanza spinto). Certo, visto poi il dibattito politico scatenatosi sulla "nuova" targa che parla di vittime dell'odio comunista e dei servi dello Stato, fa impressione l'ignoranza dei fatti di cui parla, manifestata dal presidente della commissione Cultura del consiglio comunale, Federico Mollicone, che per l'occasione rappresenta Roma capitale. Come si fa a sostenere che i tre sono stati riconosciuti vittime del terrorismo e le famiglie indennizzate: uno Stato che lascia impunito il capitano Sivori a che titolo avrebbe dovuto risarcire la famiglia Recchioni e quindi le istituzioni rendergli omaggio?  Probabilmente a confondergli le idee è stato l'imbarazzo: perché Mollicone ha cominciato a fare politica giovanissimo proprio in quella sezione di Colle Oppio che, oltre a essere un santuario della gioventù neofascista romana, era il luogo della militanza di Stefano Recchioni. E certo, da rappresentante delle istituzioni, non poteva mettersi a fare differenze tra le vittime della "violenza politica", distinguendo tra i due caduti per l' "odio comunista" e quindi "vittime del terrorismo" e quella uccisa dai "servi dello Stato". 
O forse, più banalmente, non gli andava di spiegare all'inclito che quella delegazione composita  (l'ex ministro leader nazionale della Giovane Italia, l'assessore e il presidente della commissione consiliare) era in realtà profondamente unita dalla comune appartenenza ai "Gabbiani", la componente che fa capo a Fabio Rampelli. Una comunità politica ben salda che pur nelle successive migrazioni postmissine ha mantenuto un forte legame con la memoria storica e i martiri della piccola guerra civile degli anni Settanta.

9 commenti:

  1. fate pena....4 manifestazioni e decine di organizzazione per 700 persone....se fossero vivi i vostri martiri oggi sarebbero al comune di roma a rubare come alemanno e co,

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  2. Anonimo... comunista di Bassa lega sei, ed autonomo ed anonimo rimarrai, rispetto per gli eroi martiri italiani, capra.

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  3. ....io ho solo capito, vedendo le vostre scomposte reazioni , che a volte i morti fanno piu' paura dei vivi. Lasciali riposare , quindi, caro "Anonimo delle 11:07". E' storia non tua. Potrai invocare chiusure, scioglimenti, polizie. Ma loro saranno sempre lì,e noi con loro. Ed è questa , la tua piu' grande sconfitta. Saluti. Romani.
    Alex Dei santi.

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  4. sta di fatto che 4 presenti non sono un presente unico..manco i morti fossero un po' di uno, un po' dell'altro..

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  5. anonimo delle 12:14 hai ragione non è storia mia, chi vuole averci ahce fare con sta feccia.e visto che ci tenete tanto a sti martiri segueti l'esempio di casseri e fatela finitaqcon voi stessi

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  6. Un plauso ad Alex: ha riassunto la posizione della maggioranza dei militanti di ieri e di oggi!
    Senza polemica ma la Vecchia Guardia (o vecchia guardia che dir si voglia) chi sono e,soprattutto, perchè hanno fatto un "presente" separato da quello canonico ed ufficiale delle 19? ( sempre che i fatti si siano svolti come descritto da Ugo).

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  7. ..appunto, caro "anonimo"...prenditi qualche soddisfazione dalla vita, se ci riesci, invece di stare a predicare e pensare ossessivamente a noi. Dei nostri martiri e delle nostre vite faremo quel che diciamo noi. Noi, non voi. E non TU, specialmente, piccolo pseudo guardiano della democrazia da tastiera. Fattene una ragione. Romanamente, ti ri-saluto :)

    Alex Dei Santi

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  8. Con rammarico leggo che, i tentativi del Camerata Di Luia di unire tutti i gruppi che rappresentano comunque tutti i Rivoluzionari autentici, non e' ancora riuscito anche in questa ricorrenza.
    GRAZIE A TUTTI I CAMERATI CHE VORRANNO PRESTARSI PER FARCI RITROVARE SOTTO UN'UNICA BANDIERA.
    GRAZIE A BRUNO DI LUIA e ......BOIA CHI MOLLA!

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  9. I morti di Acca Larentia sono vittime di quegli anni inutile negarlo come inutile negare che molti di voi esultavano alla morte di Carlo Giuliani ucciso dagli stessi che hanno ucciso i vostri .Quindi voi non potete proprio criticare gli antifa quando i primi farlo siete voi .Avete mostrato che non avete neanche rispetto per i vostri morti andando separati tra i duri e puri .La vostra morte di movimento il voler sempre avere ragione e sentirsi 3 spanne agli altri . Cordiali saluti un antifa Romano

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