Speciale 7 gennaio/7 - Nel giorno del ricordo l'odio la fa da padrone
foto Il Messaggero - L'ingresso della sezione |
Dopo 34 anni la nuova targa, in via Acca Larentia a Roma per dire che la 'strage' avvenuta il 7 gennaio del 1978 è colpa "dell'odio comunista e dei servi dello Stato", ha finito per canalizzare l'intero dibattito politico della giornata. A cambiarla i militanti dell'ex sede storica dell'Msi, ormai non più rappresentante di nessun partito. La targa, come quella che è stata sostituita [a metà dicembre, ndb] , è a firma "i camerati". "Fini e il suo gruppo - ha spiegato Carlo Giannotta, responsabile della sede autonoma - tra cui Gasparri e La Russa, fecero la promessa di una Italia migliore quando nel '78 misero la vecchia targa. Promessa poi non rispettata. Per questo noi l'abbiamo sostituita ed abbiamo specificato l'ideologia che ha assassinato quei tre ragazzi". A deporre una corona d'alloro di fianco all'entrata dell'ex sede dell'Msi in via Acca Larentia per ricordare la morte di Franco Bigonsetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni uccisi il 7 gennaio del 1978 a Roma, è andato stamane al'assessore ai Lavori pubblici di Roma capitale Fabrizio Ghera, accompagnato tra gli altri dall'ex ministro della Gioventù Giorgia Meloni e dal presidente della Commissione capitolina Cultura Federico Mollicone.
"Questo è il modo della città per ricordare i tragici fatti del '78 e i ragazzi uccisi dal commando terrorista. Aldila' di ogni polemica è importante che questo sia un momento unificante e che il loro ricordo viva. Acca Larentia non fu uno scontro ma un attacco". Davanti all'ingresso dell'ex sede del partito, dove ormai la vernice nera ha coperto del tutto i colori della fiammella dell'Msi e su cui sventola una bandiera nera con croce celtica bianca, sono tanti i mazzi di fiori deposti a firma 'i camerati' come anche una grande corona di alloro che svetta attaccata ad un muro su cui è dipinto un soldato romano ed una croce celtica. Nel pomeriggio, invece, dopo la revoca del corteo, si sono succedute numerose delegazioni di movimenti e gruppi per la celebrazione del Presente in ricordo dei tre giovani missini uccisi.
"Questo è il modo della città per ricordare i tragici fatti del '78 e i ragazzi uccisi dal commando terrorista. Aldila' di ogni polemica è importante che questo sia un momento unificante e che il loro ricordo viva. Acca Larentia non fu uno scontro ma un attacco". Davanti all'ingresso dell'ex sede del partito, dove ormai la vernice nera ha coperto del tutto i colori della fiammella dell'Msi e su cui sventola una bandiera nera con croce celtica bianca, sono tanti i mazzi di fiori deposti a firma 'i camerati' come anche una grande corona di alloro che svetta attaccata ad un muro su cui è dipinto un soldato romano ed una croce celtica. Nel pomeriggio, invece, dopo la revoca del corteo, si sono succedute numerose delegazioni di movimenti e gruppi per la celebrazione del Presente in ricordo dei tre giovani missini uccisi.
A ROMA SIT-IN ANTIFASCISTI AL GRIDO '10-100-1000 ACCA LARENTIA' - Un presidio antifascista si è svolto nel quartiere Alberone, a poche centinaia di metri di distanza da via Acca Larenzia. Ad organizzare la manifestazione in via Appia Nuova, il comitato di quartiere Alberone, che ha chiamato a raccolta diverse forze e movimenti 'antifasciste' della capitale tra cui Cobas, Collettivi e Usb. Sono circa 200 i manifestanti in piazza che sventolano bandiere rosse e urlano slogan tra cui "10-100-1000 Acca Larentia": "Come ogni anno - ha spiegato uno degli organizzatori - teniamo un presidio per dire che ci siamo e che questa zona è antifascista. In passato ci sono stati veri e propri raid durante questa giornata ma speriamo che oggi, a parte qualche slogan urlato, non succeda nulla". "Alemanno da anni presenzia esclusivamente alle commemorazioni delle vittime del terrorismo politico della destra - ha detto una manifestante - come possiamo poi dimenticare la proposta del sindaco di intitolare una strada ad Almirante, che è uno dei firmatari del Manifesto della Razza. E' anche per questo che oggi siamo qui".
ALEMANNO,NUOVA TARGA?NO A VIOLENZA IDEOLOGICA - "E' corretto mantenere su queste lapidi la dicitura Vittime della violenza politica". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha commentato la nuova targa, apposta dai militanti dell'ex sede dell'Msi, in ricordo delle vittime di Acca Larentia, avvenuta il 7 gennaio 1978 nella capitale, nella quale si parla di una 'strage' colpa "dell'odio comunista e dei servi dello Stato". "E' corretto parlare di violenza politica - ha aggiunto - andare più nello specifico significa rischiare di ripercorrere una strada di carattere ideologico. Noi dobbiamo condannare a prescindere la violenza ideologica". "Acca Larentia - ha ricordato - è stata una strage terribile degli anni '70, uno dei momenti piu' tragici della nostra città, che ha determinato un salto di livello nella violenza politica e nell'odio contrapposto di quegli anni". "Mi auguro che la giornata di oggi si svolga nel modo più composto possibile - ha aggiunto - e che tutti coloro che vogliono ricordare i tre ragazzi uccisi lo facciano in modo sereno, senza rinfocolare nuovo odio". "Quindi compostezza - ha concluso il primo cittadino - e grande commozione. Non ci dobbiamo dimenticare che le persone morte negli anni di piombo, sia di destra sia di sinistra, sono un monito per non ripercorrere la strada della contrapposizione violenta".
FONTE: Ansa
1) Senza parole per l'antifascismo del 2012 che non rispetta nemmeno i morti. Fratelli, amici, figli prima che "camerati". Non hanno proprio dignità.
RispondiElimina2) Stupito che non si possa fare un presente unico invece che "delegazioni".. davvero è andata così? Mah. Manco i morti fossero di qualcuno...
Certo, ha cominciato alle 16 la vecchia guardia e ha finito dopo le 20 CasaPound. In mezzo delegazioni, gruppi e singoli soggetti variamente aggregatisi.
RispondiEliminaSpero domani di avere un quadro meno frammentario.
Rispetto ed Onore per i caduti. Ignominia e vergogna per i capetti del nulla.
RispondiElimina"SIT-IN ANTIFASCISTI AL GRIDO '10-100-1000 ACCA LARENTIA'" ma che dignita hanno queste "persone"?
RispondiEliminaA parte che non parlerei di "dignità", ma di "intelligenza". Solo una persona senza cervello può urlare uno slogan simile, così impregnato di stupido odio politico, che è l'unico odio peggiore di quello razziale.
Ma di questo non si parlerà, vero? Troveremo un qualsiasi articolo di condanna su un giornale o telegiornale? L'odio politico è scatenato da una targa! Quella sì che fa clamore.
Sono allibito.
M.B.
Riporto integralmente, la cronoca della cerimonia, pervenutami da un partecipante. Ci sono stati tre Presente. Il primo alle 17, il secondo alle 19 ed il terzo alle 20,30. Vi e' stata una grande partecipazione di Popolo. Vecchie giovani militanti e famiglie intere. Decine di mazzi di fiori. I presenti hanno seguito la cerimonia con grande, commossa e sobria partecipazione. In religioso raccoglimento. Pieni di Pietas.
RispondiEliminaChi si dichiara indignato sui cori 10,100,1000 etc... mi fa piegare dal ridere. Ma non avete presente con che soggetti si ha a che fare?
RispondiEliminaIl Conte.
Aggiungo per Stefano Trentin che un ulteriore Presente è stato fatto verso le 22:00 da Forza Nuova. Alla faccia dell'unità dell'Area! Il progetto "Solidarietà Sociale", nato meno di un anno fà, ha provato a creare almeno una "compattezza" dell'area dai gruppi più importanti (CasaPound, Forza Nuova), a quelli più ridicoli (Movimento Patria Nostra, Militanti Sociali Uniti, etc.), ma visti i risultati di oggi credo proprio dovranno ricredersi....
RispondiEliminaneaNche nel sentire '10 - 100 - 1000 acca larentia" si sono riuniti insieme tutti compatti....W I FANTA FASCISTI.
RispondiEliminaChristian VERONA
i compagni sono gli stessi che poi vanno a piangere su indymedia quando prendono due sveglie
RispondiEliminapresidio antifascista....poveracci!
RispondiEliminaPenoso Il Messaggero quando scrive che la commemorazione dei martiri è avvenuta in contemporanea alla manifestazione antifascista.
RispondiEliminaIn sostanza Antifascismo sempre, come forza immanente. Successe anche a Napoli alla manifestazione di Casa Pound. Ed allora ingenui i camerati che mettono una targa contro l'odio comunista. L'odio è ora e sempre antifascista. I comunisti sono un fatto marginale. Quei giovani del 1978 (io ero dirigente Msi, allora)erano, come tutti i militanti Msi, semplicemente fascisti. E nemico, ora come allora, è l'antifascismo. L'antifascismo, oggi, è rappresentato anche dagli Alemanno, per quella strana anomalia italiana che non vuol riconoscere che il fascismo è parte integrante non della nostra storia ma del nostro essere un polo da più di duemila anni e, quindi, porta chi ha una sola cultura, la nostra, a "far finta" di essere come gli altri. Solo che dovessimo definire le idee di Alemanno o della Meloni, faremmo grande fatica. Lo si vede dall'imbarazzo della Meloni quando le chiedono a cosa si ispira. Un fascista che transita all'antifascismo, senza ridefinirsi, in realtà transita al nulla,
Quel nulla che non doveva presentarsi ad Acca Larentia. Luciano
ma perchè casapound non ha fatto il presente con alemanno?
RispondiEliminaGli antifa si giudicano da soli con i loro infami comportamenti. servi del sistema ieri, servi del sistema oggi. Nessun perdono e nessuna memoria condivisa con questa gentaglia.
RispondiEliminaGC
Ma perche'vi ostinate e continuate a dare importanza a quella ventina di ragazzini pedicellosi figli di papa'(eta' media 14 anni)che si agitavano all'alberone davanti alla sede del pd...?
RispondiEliminaStiamo parlando del nulla mischiato col niente.
Onore ai Camerati caduti.
Sempre.
Il Conte hai ragione!!!!!!!!!! Ancora non sanno con che gentaglia abbiamo a che fare!
RispondiEliminaSolo noi siamo i veri eredi dei camerati uccisi e solo noi abbiamo una nozione del Sacro e della Tradizione. Gli altri sono solo filistei.
RispondiEliminaUn forzanovista
Caro FOrzanuovista, non scadiamo nel Sillabo per favore, qui si sta parlando di onorare i caduti della nostra Idea. Allora c'era il MSI e non FN o CPI o Patria Nostra o la Destra.
RispondiEliminaAllora che senso ha questa massa di gente che avanza sparpagliata per rivendicare una radice che è quella per tutti? Non è un peccato di arroganza?
Solaris
Per Solaris: Ecco appunto! Cerchiamo quindi di evitare citazioni a fenomeni da baraccone come patria nostra.....
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