Dibattito su Acca Larentia: Avanguardia sotto accusa per la legge Mancino
Riceviamo dalla Comunità Politica di Avanguardia
di Marco Perinelli
Ennesimo atto repressivo nei nostri confronti, questa volta cadendo nel ridicolo. Pochi giorni fa ci viene trasmessa dal Reparto Operativo Nucleo Informativo del Comando Provinciale Carabinieri di Teramo e la Procura della Repubblica di Teramo l’accusa di reato p. e p. dagli art. 110 del c.p. e art. 2 c.1 Legge 25 giugno 1993, nr. 205 (Legge Mancino) per aver partecipato il 30 Settembre 2011 ad una presentazione libraria dal titolo: “Acca Larentia quello che non è stato mai detto” degli autori Cutonilli e Valentinotti, in quanto all’interno della sala era posizionata una bandiera con croce celtica, che secondo loro costituisce apologia di reato. Non mi sembra che ci siano state finalità di riorganizzazione del disciolto Partito Fascista in quella sala, ma solo l’interesse in quella circostanza di conoscere più approfonditamente le cause, i retroscena e le indagini di quel 7 Gennaio 1978, in cui furono uccisi tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù.
L'agguato di Acca Larentia generò un'ulteriore recrudescenza nelle tensioni tra gli opposti estremismi e contribuì al mantenimento di quello stato di tensione che per molti anni ha accompagnato la storia della prima Repubblica.
di Marco Perinelli
Ennesimo atto repressivo nei nostri confronti, questa volta cadendo nel ridicolo. Pochi giorni fa ci viene trasmessa dal Reparto Operativo Nucleo Informativo del Comando Provinciale Carabinieri di Teramo e la Procura della Repubblica di Teramo l’accusa di reato p. e p. dagli art. 110 del c.p. e art. 2 c.1 Legge 25 giugno 1993, nr. 205 (Legge Mancino) per aver partecipato il 30 Settembre 2011 ad una presentazione libraria dal titolo: “Acca Larentia quello che non è stato mai detto” degli autori Cutonilli e Valentinotti, in quanto all’interno della sala era posizionata una bandiera con croce celtica, che secondo loro costituisce apologia di reato. Non mi sembra che ci siano state finalità di riorganizzazione del disciolto Partito Fascista in quella sala, ma solo l’interesse in quella circostanza di conoscere più approfonditamente le cause, i retroscena e le indagini di quel 7 Gennaio 1978, in cui furono uccisi tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù.
L'agguato di Acca Larentia generò un'ulteriore recrudescenza nelle tensioni tra gli opposti estremismi e contribuì al mantenimento di quello stato di tensione che per molti anni ha accompagnato la storia della prima Repubblica.
ma in questi casi si procede d'ufficio o dietro denuncia di qualcuno???
RispondiEliminaSe fosse dietro denuncia in quel caso ovviamente sarebbe un atto dovuto.
Se si procedesse d'ufficio o a discrezione della procura stessa io penso che più che una persecuzione politica possa considerarsi volontà di protagonismo e di pubblicità di una procura di una piccola provincia in cui non c'è molto di meglio da fare e da seguire...
comunque: SOLIDARIETA'
ANDREBBE RISOLTO IL MISTERO.OSSIA LA BANDIERA CON LA CROCE CELTICA E' UN SIMBOLO PERSEGUIBILE DALLA LEGGE MANCINO OPPURE NO. ANCORA MEGLIO ESISTE UNA SENTENZA CHE FACCIA GIURISPRUDENZA SU QUESTA QUESTIONE......
RispondiEliminaSOLIDARIETA'
Passo quest'ultimo anonimo perché pone una questione interessante, anche se già affrontata nel blog.
RispondiEliminaLa legge Mancino per i simboli razzisti richiama un provvedimento dell'Onu del 1975 contro il razzismo, tardivamente ripreso dal governo italiano. Nell'elenco la celtica non c'è.
Solidarietà alla Comunità di Avanguardia. Si tratta chiaramente di una provocaazione strumentale della sbirraglia antifa.
RispondiEliminaPOSTO CHE LA CROCE IN QUESTIONE NON E' NELL'ELENCO. ( SAREBBE INTERESSANTE POTER LEGGERE QUESTO PROVVEDIMENTO DEL 1975 )VORREI RIPROPORRE IL QUESITO. VORREI SAPRE SE APPUNTO CI SIANO SENTENZE DELLA GIUSTIZIA ITALIANA CHE AFFRONTINO L'ARGOMENTO. CI VORREBBE LA CONSULENZA DI UN AVVOCATO FERRATO SULLA QUESTIONE. PERO' APPUNTO SAREBBE INTERESSANTE FISSARE UN PUNTO SU QUESTO SIMBOLO E SULLA SUA ESIBIZIONE IN PUBBLICO...COME SUCCESSO SUL SALUTO ROMANO ESEGUITO DURANTE IL RITO DEL PRESENTE. SALUTO PERSEGUITATO PER ESEMPIO A BOLZANO RECENTEMENTE E NON IN ALTRE MILLE CITTA' ITALIANE....GRAZIE
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