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Dai forconi a tir selvaggio: ma questo è caos, non è una lotta di popolo

(umt) Mentre il governo affronta con decisione Tir selvaggio, che sta paralizzando l'intero paese, rafforzando le truppe in campo in vista di interventi tesi a rompere con la forza i blocchi, è opportuno cominciare a ragionare sulle aspettative deluse di chi dalla rivolta dei forconi sperava che potesse nascere un movimento unitario di rottura della pace e dell'ordine sociale, fuori e contro tutti i partiti.  Partiamo dalle osservazioni di due amici, di opposta fazione politica, che con linguaggi e prospettive diverse arrivano a conclusioni sostanzialmente analoghe. 
Ragazzi che vi esaltate per il blocco stradale attuato dagli autotrasportatori, le rivolte dei taxisti, le recriminazioni dei farmacisti, degli avvocati, dei notai, fate attenzione: questo è caos non è "rivoluzione". Il caos può essere il prodomo alla reazione di Sistema. Leggendo i documenti che circolano si ha l'idea di recriminazioni *egoistiche* per contrattare con il Sistema *privilegi* di categoria. Non ho ancora letto un solo documento che proponga un modello di sviluppo e di sistema radicalmente alternativo. Questo per dire di non lasciarsi prendere da infelici entusiasmi e analizzare bene quel che sta accadendo. Perché in fondo al tunnel la padella può anche sparire e potremmo trovarci dentro la brace. [Maurizio Murelli]
Anche in Basilicata approda la protesta. A dire il vero però non ho capito se è protesta di popolo o rivendicazioni di alcune categorie. Qualcuno cavalca la tigre ed afferma che il movimento che ha assunto il forcone come simbolo della rivolta capeggia la rivolta. A me non sembra. C’è la protesta dei camionisti, legittima per carità, essi sono incazzati per il costo del gasolio, dei pedaggi autostradali, delle assicurazioni…. Poi è subentrato un effetto domino con la gente che s’è accalcata ai distributori per fare il pieno….. Pare che alcuni distributori siano scesi in sciopero, molti altri alle 21.00 erano ancora aperti ed erano presi d’assalto….. i pochi taxi di Potenza li ho visti all’opera….. Non si tratta quindi di lotta di popolo anche se sono in molti a chiedere ai lucani di scendere in piazza….. Mah…. Chi kazz ci capisce….. [Astronik]
Del resto un movimento ai cui vertici, in qualche misura, si collocano ben due generali dei carabinieri, rischia di prendere piuttosto l'aria pesante e putrescente di certe caserme degli anni 70 e non la sana "puzza della strada" evocata dal protagonista di "C'era una volta in America" Nuddle con i suoi amici banditi e ribelli, che invece si stavano trasformando in braccio violento del potere. E se grande clamore ha scatenato nella fascisteria la presenza nelle iniziative dei blocchi anche del partitino dell'ufficiale che uccise impunemente Francesco Recchioni, da parte mia è piuttosto esemplare la figura del generale Pappalardo, uno che nell'ultimo ventennio - a prendere per buona la scheda di wikipedia -  è stato parlamentare del Psdi, due volte presidente del Cocer, più volte indagato per reati di varia natura (compresa una sospensione dall'Arma per aver prodotto un documento di taglio eversivo) e si è candidato o ha promosso in quest'arco di tempo quasi una decina di formazioni politiche (Psdi, Patto Segni, Solidarietà democratica, Alleanza nazionale, Popolari Europei, Lega d'azione meridionale, Biancofiore, Italia dei valori, Mpa). Un campione della lotta alla partitocrazia. Li ha provati quasi tutti dal centro alla destra prima di arrivare a conclusioni radicali. Tanto da assicurare la presenza a un'iniziativa, in programma per l'11 febbraio, organizzata dall'Unione dei socialisti nazionali.

7 commenti:

  1. Murelli non ha tutti i torti e sappiamo che le rivendicazioni corporative possono anche essere singolarmente giuste, ma appunto come dice benissimo Murelli non propongono un modello alternativo al liberalcapitalismo....mirono al problema di quella categoria . Oltre non vanno. Noi invece come area Nazionalpopolare dobbiamo innanzitutto porci il problema della Sovranita' Nazionale e accanto a questo la geopolitica e l'autodeterminazione dei popoli con l'emissione di carta moneta da parte dello Stato per azzerarrare o per lo meno ridurre da subito il problema del debito pubblico. Il resto son quaccuagniere (termine mio) o meglio come suol dirsi....Pippe!!



    Ago

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  2. Azzzzzz non sapevo della "storia" di sto generale!
    Quindi l'idea della "rivoluzione" taroccata che mi ero fatta è giusta! Stiamo freschi se dovessimo star dietro a personaggi come questi..... A loro piace stare dietro una bandiera, ma solo perchè essa sventola a seconda del vento.....

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  3. Riguardo il blocco degli autotrasportatori...questo sta assumendo più i connotati di una "lotta di categoria" che di una "lotta di popolo"....Certo la situazione che si sta creando non andrebbe sottovalutata,ammetto un certo interesse per la cosa, ma credo che creare disagi alla propria gente, soprattutto nell'era del consumismo, porti solo a mettere le persone le une contro le altre, una categoria contro un'altra, e chi se ne avvantaggerebbe se non questo governo!...un paradosso di questi giorni: dalle mie parti, nel tarantino, gli agricoltori non possono portare i loro prodotti ai magazzini ortofrutticoli(quindi restano invenduti) perchè i tir sono fermi. Al tempo stesso gli operai di quei magazzini sono giorni che non lavorano...a chi giova quindi tutto questo? Ne pagano le conseguenze l'agricoltore, che oltre all'annosa crisi del settore agricolo deve fronteggiare la mancata vendita dei suoi prodotti, e l'operaio che non lavorando non percepirà uno stipendio...può quindi una protesta legittima, com'è quella degli autotrasportatori, causare ulteriori problemi ad altre categorie?

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  4. E'il mondo moderno bellezza, e non ci puoi fare niente. E'azione senza meditazione, è movimento senza scopo, è desiderio senza regole. Non è una rivoluzione, è una sommossa per il pane. E'Masaniello che agita il pesce mentre la folla inferocita sfoga la sua rabbia tra le bancarelle del mercato. Salvo qualche lodevole parentesi un rutto collettivo senza domani. Ma cosa vi aspettate? i Baroni sono morti e sepolti, le rivolte contadine pure, addio Vandea e Soviet dei lavoratori. Si lavora con quello che si ha per mano...

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  5. Il fatto che Pappalardo sia "ospite" (peraltro già concordato molto prima di quanto sta accadendo in questi giorni), non è un indicatore ne politico ne strategico, ma è solo un ulteriore maniera di spiegare alla gente DI TUTTE LE FAZIONI POLITICHE, perchè a tutti è rivolto il convegno, dove stiamo andando come nazione.
    Mi soffermerei casomai sul fatto che benchè per certi versi l'esame della situazione dei disagi sia parzialmente vera, pur partendo da una visione settoriale della vita nazionale e del mondo del lavoro che personalmente disconosco, non possiamo fare di tutta un erba un fascio; tassisti ed autotrasportatori non sono esattamente la stessa cosa, come non lo è l'agricoltura.
    Il convegno concepito prima di Natale, non cavalca nessuna onda ma pone il preciso problema dell' Agricoltura e di quello che la nazione paga in termini di occupazione e qualità dei prodotti, conseguenze comunque legate direttamente legate alla globalizzazione ed alla mancanza di una sovranità popolare.
    NOI a differenza dei forconi, abbiamo un programma politico preciso.
    Mi concentrerei più sul tema agricoltura, uno dei nostri punti cardine del programma, che il meno blasonato Danilo Calvani (per quanto dei blasoni me ne frego altamente... casomai ne ho paura), rappresentante del C.R.A., potrà illustrare perfettamente non solo per quanto riguarda i problemi locali, ma soprattutto per quelli nazionali con particolare riferimento al "corridoio verde".
    Alessio Provaroni
    USN-raggruppamento romano "Bombacci"

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  6. vorrei dire a Piero Moro che è vero che il blocco degli autotrasportatori porta disagi ad altre categorie (agricoltori operai ecc.ecc.)...si è innescata la cosiddetta "guerra tra poveri" era inevitabile....ma questa categoria che soffriva già da molto è arrivata al collasso e non si devono colpevolizzare ma sostenere, e che sia la destra alta eno cazzo la lega che è la vergogna dell'Italia...Luigina Paris

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