Un sacco di carabinieri a CasaPound, Iannone denunciato per resistenza 2a edizione

(umt) Gianluca Iannone è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. A innescare il provvedimento le modalità della perquisizione di stamattina, effettuata dai Ros dei Carabinieri nel quadro delle indagini per il ferimento di Francesco Bianco. La notizia è stata data nel corso della conferenza stampa di CasaPound, che si è svolta in tarda mattinata. Secondo Simone De Stefano, vicepresidente di Cp, quando lui stesso che abita nel palazzo occupato, che è anche la sede nazionale del movimento, si è accorto che in via Napoleone III si affollavano decine di carabinieri, nessuno ha pensato a una normale perquisizione giudiziaria all'abitazione del leader ma che si trattasse o dello sgombero dell'occupazione o addirittura di un blitz giudiziario per lo scioglimento del movimento, come chiesto da settimane da diverse forze politiche di sinistra. Su questo equivoco e sulla tensione determinatasi si sarebbe innescato un incidente che si è concluso con il trasferimento in caserma di Iannone, che si era seduto per terra davanti al portone della sede, per la notifica della denuncia. Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato la disponibilità di un video sulla dinamica dell'episodio, che scagionerebbe Iannone. L'avvocato Di Tullio si è riservato di produrlo in sede processuale. «Non c'è nessuna indagine nei confronti di Casapound né del suo presidente Iannone. La perquisizione di oggi era rivolta solo all'appartamento di Iannone, come persona informata dei fatti»ha precisato Di Tullio, ben noto come autore del fortunato romanzo di CasaPound "Nessun dolore" (15mila copie vendute) ma che è a tutti gli effetti l'avvocato del gruppo. «Sono stati sequestrati due computer e due pennette Usb - ha aggiunto - perché Gianluca ha partecipato lo scorso 31 dicembre a una discussione Facebook sulla sede di Acca Larentia».