Adinolfi: Pacifici conferma il mio allarme sui pericoli di attentati contro CasaPound 2a edizione

(umt) Non so che idea avesse di Facebook Gabriele Adinolfi fino all'altro giorno. Dopo la conversazione intercorsa con il pm che indaga sul ferimento di Francesco Bianco, sono convinto che non ha dubbi sul rilievo pubblico dei suoi enunciati nello spazio virtuale. Non avrà quindi aggiornato a cuor leggero il suo status, stamattina, lanciando un allarme drammatico che io riprendo senza aggiungere una sola riga di commento:

Pacifici ha minacciato Gianluca Iannone assicurando che non avrà vita facile e ha detto che chi leggesse queste sue parole come una minaccia forse non ha torto...  Mi sembra evidente che la manovra contro Casa Pound sia articolata e complessa e purtroppo queste minacce confermano i miei timori, gia`manifestati da tempo, che qualcuno possa cercare di uccidere direttamente esponenti di Casa Pound. Le minacce di Pacifici possono anche essere state dettate da uno stato di esasperazione dovuto a disinformazione e altro ma qualcuno potrebbe prenderle alla lettera come un lasciapassare, probabilmente involontario, ma facile da essere preso così da chi abbia pulsioni omicide.

Si allarga intanto anche sul fronte internazionale il pressing su CasaPound. E' di ieri la notizia (diffusa in un servizio del Fatto Quotidiano) dell'annullamento della trasferta in Catalogna di Iannone, per i due appuntamenti di Castellon e Barcellona. Oggi infatti  era in programma l'inaugurazione di un centro sociale Militia, a cui avrebbe dovuto intervenire anche il leader di CasaPound: iniziativa annullata per le pressioni dell'estrema sinistra.
PS: Anche in questa occasione il Fatto conferma la sua vocazione autarchica a separare le notizie dai fatti. Dà infatti ancora in vita la Guardia d'onore Mussolini che si è sciolta 6-7 anni fa mentre associa il nome di Militia alla formazione di Boccacci, sotto processo per istigazione all'odio razziale. E' noto invece la notevole ostilità che separava i due gruppi romani, che si è spinta da parte dei miliziani a produrre beffardi striscioni contro CasaPound per i suoi legami con Alemanno e le posizioni libertarie sui diritti civili dei gay. I miliziani catalani si sono semplicemente  ispirati a uno dei livres de chevet della fascisteria europea, Militia di Degrelle, appunto. Il fondatore del fascismo belga è morto nel 1994 in esilio in Spagna, dove si era rifugiato per sfuggire a una condanna a morte come collaborazionista (si era arruolato da soldato semplice nelle Waffen SS raggiungendo il grado di generale sul fronte russo)