Il Riesame conferma il carcere per Palladino. Di Tullio: decisione abnorme
Il Tribunale del Riesame di Roma ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Alberto Palladino. Il giovane dirigente di CasaPound Italia del IV Municipio fu arrestato il 30 Novembre scorso, al rientro da una missione umanitaria presso i Karen, per un'aggressione avvenuta a Prati Fiscali, denunciata dal capogruppo del PD in IV Municipio Paolo Marchionne (nella foto di La Repubblica.it è il primo da sinistra, insieme ad altre due vittime del pestaggio).
Acquisita la prova (le testimonianze delle vittime), escluso il pericolo di fuga (l'accusato è rientrato volontariamente dall'estero), a giustificare la custodia cautelare non resta che il pericolo di ripetizione del reato, l'altro elemento che consente la più pesante delle misure restrittive preventive.
''A questo punto Alberto Palladino si dichiara ironicamente prigioniero politico''. Così l'avvocato Domenico Di Tullio, difensore del responsabile di CasaPound Italia in IV Municipio, commenta la decisione del Tribunale del Riesame di confermare la custodia cautelare in carcere per Palladino, arrestato il 30 novembre scorso per l'aggressione avvenuta a Prati Fiscali e denunciata dal capogruppo del Pd in IV Municipio.
''E' una conferma illegittima e abnorme - sottolinea Di Tullio - che non trova fondamento nei presupposti giuridici per l'applicazione della misura cautelare e in contrasto con la giurisprudenza in materia. Sono davvero curioso di conoscere la motivazione a sostengno dell'ordinanza del Riesame''.
questa è una palese sospensione dello stato di diritto aria di repressione per i reati di qualsiasi tipo compreso quelli di opinione
RispondiEliminapaolo
vergognoso. aspetto le motivazioni per capire se l'ordinanza sia anche ridicola
RispondiEliminaberto
Senza parole!
RispondiEliminaPiena soiidarietà.
L'AVVOCATO E' EVIDENTEMENTE ANLFABETA SE ANCORA NON HA CAPITO CHE LO INGABBIANO PER PERICOLO DI REITERAZIONE DEL REATO...come confermato dalle minacce di quelli di casa pound apparse sui muri
RispondiEliminail pericolo di reiterazione del reato NON esiste e non andrebbe nemmeno preso in considerazione, di fronte ad un incensurato, come giurisprudenza insegna: parlare di pericolo di reiterazione del reato quando l'accusato è incensurato, questo sì che dimostra analfabetismo... e quando ad essere così ottusamente folli sono dei giudici penali, la cosa non può che preoccupare.
RispondiEliminaMa è evidente che la sbirraglia in divisa e quella in toga ne vogliono proprio fare un eroe, di 'sto ragazzo che in realtà vorrebbe solo fare la sua vita e lottare per quello in cui crede.
Alla fine, come nelle interviste di Moana Guzzanti, l'estensore dovrà barrare una crocetta. E tra:
RispondiElimina- pericolo di fuga
- inquinamento probatorio
- reiterazione del reato
sono sicuro che barrerà la terza ...
PS: Con conosco Di Tullio come avvocato, ma scrive bene e ha venduto moltissimo.
scandaloso che non concedano neanche i domiciliari ad un incensurato. A questo punto la cosa assume nettamente i caratteri di una condanna preventiva...
RispondiEliminaa regà, sarà pure incensurato, dopodiché s'è gia fatto i domiciliari per il pestaggio di un ragazzino al Nomentano, è indagato per il pestaggio dei ragazzini a Talenti durante l'epopea di via val d'ala, e in quello stesso periodo è stato raggiunto da altre misure e avvisi orali... è chiaro che so tutti carichi pendenti e che finché non arriva una condanna definitiva rimane incensurato, ma non se piamo per il culo, con una sfilza di robe pendenti di questo tipo non c'è bisogno del complotto della magistratura comunista per tenerti in carcere...
RispondiEliminaGiuridicamente tutte le accuse di cui sopra non contano nulla :essere indagati è una cosa , essere colpevoli un'altra.quello che è assurdo in questa vicenda oltre al fatto che ci si basa solo sulle dichiarazioni degli aggrediti( tutti militanti PD) è il fatto che nessuno si fa 10 giorni di carcere( con putroppo la possibilita'di farne altrettanti) per le lesioni che si sono verificate di lieve entita'.Comunque si potevano ben dare i domiciliari ,altrimenti se estendiamo la nozione di "reiterazione del reato" si dovrebbe comminare l'ergastolo in via preventiva.E non ci vuole molto a capire che se a condurre le indagini sono i ROS c'è una logica ben precisa tesa a colpire un'ambiente.
RispondiEliminaMa quelli in foto sarebbero ragazzini ??
RispondiEliminaEcco perchè ce mandano in pensione a 67 anni !