Il blitz contro Militia: le ragioni di un innocente e un reclutatore assai anomalo
(umt) Il giorno dopo il blitz, avendo ricevuto copia delle intercettazioni dei carabinieri (effettuate anche su skype), Giovanni Bianconi, con la solita perizia, ricostruisce sul "Corriere della sera" la trama organizzativa di Militia, tra i propositi di vendetta enunciati da Maurizio Boccacci (che è condannato a morte da un linfoma che ha prodotto abbondanti metastasi: e per questo gli sono stati concessi gli arresti domiciliari), le definizioni teoriche di Massimiliano De Simone e il proselitismo on line di 'Megliosolo', che è un altro degli arrestati, Giuseppe Pieristé:
Nei dialoghi via computer attraverso Skype, ilmistico28 (sedicenne napoletano indagato nell'inchiesta della Procura di Roma) segue le lezioni di Megliosolo, 54 anni, arrestato nell'operazione di ieri. Il quale teorizza: «Il fascismo è un metodo politico, una volta recepito va applicato». Il giovanissimo ilmistico28 dibatte: «Non è ancora venuto il momento di uscire allo scoperto, per la battaglia decisiva. Non possiamo rischiare di farci eliminare prima che i giochi siano cominciati. Il che non impedisce di compiere delle azioni intelligenti che ci permettano di acquisire risultati positivi». Poi annuncia: «Io agisco, ma dai tuoi insegnamenti ho appreso che agire è anche aspettare, e adesso è il momento di aspettare...». Il più anziano Megliosolo1 ribatte: «Tentiamo di modellare un movimento fascista», e mistico28 si mostra consapevole: «Questa è una rivoluzione, non un gioco. Tu mi hai sempre detto che è inutile dichiararsi fascista oggi, perché può essere frainteso». Megliosolo: «Ma essere è una cosa diversa... Quando saremo a Roma avremo modo di trattare bene certi argomenti». Ancora Megliosolo, in un'altra conversazione via Skype con un militante che si chiama Biagio, trentacinquenne di Nola, intreccia le esaltazioni ideologiche con toni vagamente carbonari. «Prima parlavo con un ragazzo che mi ha chiesto se ti conoscevo dice Biagio ... ho detto di no». E Megliosolo: «Ottimo... chi era il curioso?». Biagio: «So solo che era di Salerno», e precisa: «Per me conoscerci significa stringersi la mano e guardarsi negli occhi... come faceva il nostro Duce». Qualche settimana più tardi, Megliosolo dialoga sul computer proprio con quel ragazzo, che si firma Francescone1974 e chiede: «Sei a Napoli, camerata?». Megliosolo dice di sì, e allora Francescone si mette a disposizione: «Vedrò di fare del tutto per venire... In che occasione sei a Napoli, volontario di cosa, camerata?». Megliosolo ribatte: «Non hai visto i messaggi Uomo nuovo»?», e Francescone si giustifica: «Sto su facebook, camerata... In alto i cuori, e sempre boia chi molla!».
Francescone1974 è infatti quel Francesco Covino di cui abbiamo pubblicato una lettera ieri in cui si dichiara del tutto estraneo alle attività di Militia. Il nickname allude alle sue caratteristiche fisiche: Covino è alto più di due metri e giocava come pivot nel Battipaglia basket. E quanto scritto da Bianconi non lo smentisce. C'è uno scambio di battute in cui non emerge nessun elemento di esaltazione razzista o di istigazione all'odio.
Del resto, per quello che vale, posso personalmente testimoniare che lo stesso rapporto tra Pieristé, con cui ho chattato decine di volte su facebook, e Militia è decisamente anomalo. Perché Pieristé, che è dichiaratamente un fascista rivoluzionario (negli anni Settanta si è fatto qualche anno di galera per i Gao di Concutelli), è assai critico per l'ossessione antisraeliana di Boccacci e Schiavulli mentre apprezza l'intransigenza e lo spirito di dedizione dei "miliziani". Si propone esplicitamente di spostare l'asse del gruppo su una più corretta e lungimirante visione strategica. Intanto, dalla esperienza giovanile, ha mantenuto la passione sul tema del carcere e infatti, come spiega a Covino, è a Napoli per l'attività di volontariato con l'associazione Uomo nuovo. Il movimento, di cui abbiamo spesso parlato, ha solidi legami con la Curia napoletana: è infatti ospitato in un convento nella periferia orientale della città.
Insomma, un'accolta di babbei e ladruncoli di polli. Il cav. Benito, si rivolta nella tomba.
RispondiEliminamamma che mentecatti
RispondiEliminaps "il cav. benito" del post precedente è un lapsus intelligente e rivelatorio
non sembrano granché svegli, ma non mi risulta sia un reato...
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