Bomba a Equitalia, Iannone (Cpi) condanna, per Forconi (Fn) assurda solidarietà al dg

Vittorio Zambardino, che di questo blog è poco meno di un padre putativo, si interroga sull'ampio consenso che rimbalza in Rete intorno al pacco bomba spedito contro Equitalia:

Sul sito del Fatto dibattono dell'attentato a Equitalia. E c'è un sacco di gente d'accordo. O io sono vecchio o qualcuno qui mi ha spostato in un'altra dimensione fascio-temporale

Avendo avuto già modo di segnalare il plebiscito forzanovista a favore dell'ignoto bombarolo (che le prime indagini di polizia starebbero cercando da tutt'altra parte politica) mi pare giusto sottolineare la ferma condanna dell'altro brand forte della destra radicale, CasaPound, che proprio in queste settimane, a partire dalla contestatissma manifestazione di Napoli, ha lanciato una campagna nazionale per la racccolta di firme per una legge popolare che riduca lo strapotere di Equitalia. Ecco il commento di Gianluca Iannone, che esprime solidarietà al direttore generale ferito dal plico esplosivo: 

''Un gesto vile e miope messo in atto da chi non ha a cuore il vero interesse della Nazione e finisce a fare il gioco del potere che a parole sostiene di voler combattere. L'uso delle bombe è un atto che ci ripugna e che non serve a nulla se non a indebolire l'azione positiva di chi invece si batte ogni giorno nelle strade e nelle piazze contro l'usura legalizzata di Equitalia. Per chi davvero vuole cambiare un sistema che non funziona, il modo di agire è un altro: Cpi, attraverso un sito web (www.fermaequitalia.org), azioni simboliche e banchetti in tutta Italia, ha già raccolto centinaia di firme per una legge di iniziativa popolare che limiti lo strapotere della società di riscossione dell’Agenzia delle Entrate e ripristini alcuni principi irrinunciabili di giustizia sociale, impedendo ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori al 30% del valore dell'immobile e di pignorare beni strumentali dell’impresa o percentuali di credito superiori al 20% del totale iscritto in bilancio; obbligandola ad applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti; revocandole la possibilità di condurre indagini finanziarie; diminuendo la percentuale che l’ente guadagna sui piccoli crediti riscossi raddoppiando invece la percentuale sui grandi crediti per incentivarla a perseguire i grandi evasori". 

Per Marco Forconi, coordinatore regionale abruzzese di Fn e già organizzatore di una campagna estiva contro Equitalia, invece

bisogna avere il coraggio di ammettere che il plico bomba che ha colpito la sede di Equitalia a Roma gode dell'avallo morale di molti cittadini vessati da questa società. Esprimere solidarietà ad un direttore generale che percepisce un lauto compenso, con un presidente, Attilio Befera, che addirittura intasca circa 450.000 euro annui, è davvero fuori luogo se consideriamo che la perdita di una falange è nulla rispetto alle migliaia di suicidi causati dallo strozzinaggio di questa società per azioni.

Sulla base della semplice conoscenza diretta mi sento di affermare che i due gruppi, sebbene operanti su una nicchia ampiamente comune del mercato politico, hanno uno scarsissimo interscambio di quadri e posizioni sistematicamente contrapposte (anche come trascinamento di antichi livori mai sostanzialmente sedimentati) ma mai come in questo caso la spaccatura è così nitida e frontale. E se non desta meraviglia la radicalizzazione di Forza nuova, che negli ultimi mesi sta accentuando il suo posizionamento come "unica forza di opposizione nazionale" in netta rottura con i tre poli, e quindi la decisione di cavalcare quello che è un diffuso sentimento popolare (sono milioni gli italiani vessati da Equitalia) lo scarto al "centro" di Iannone conferma la duttilità tattica dei "ragazzi di Ezra" che pure nelle ultime settimane, dopo la caduta del governo Berlusconi, stavano lasciando spazio alle spinte movimentiste a antiplutocratiche dei suoi militanti.