7 gennaio: gli appuntamenti per Acca Larentia
(umt) La celebrazione del 7 gennaio, l'anniversario della strage di Acca Larentia, è un momento topico per la fascisteria romana. Quella del 2012 avrebbe dovuto essere una tappa importante del percorso unitario promosso dal coordinamento sociale che l'estate scorsa ha organizzato il meeting di Monte Livata. I segnali di scollamento si sono accumulati nel corso delle ultime settimane: con Forza nuova che per prima si sgancia dall'organizzazione del corteo, con i camerati di Acca Larentia che giocano in anticipo cambiando la targa, in segno di polemica con Alemanno e i suoi.
Ma a mettere decisamente in discussione le modalità dell'iniziativa stessa, forte della sua autorevolezza, è stato Gabriele Adinolfi che già prima della tragedia di Firenze ha lanciato l'allarme per i rischi di provocazioni e di attacchi repressivi da parte del "governo dei banchieri". Tant'è che l'ultima riunione di coordinamento si è conclusa con la decisione di non svolgere il corteo ma di limitarsi al rito del Presente. Decisione argomentata così da Adinolfi:
Ho suonato il campanello d'allarme per il varo di un governo formatosi sulla stessa identica coalizione che in passato ha permesso lo svolgersi della strategia della tensione. Una strategia accompagnata dal binomio ininterrotto provocazione-repressione.
Ho sottolineato più di un elemento inquietante che si è manifestato fin dall'instaurarsi del nuovo governo.Ho richiamato l'attenzione sulla necessità di essere oculati, gerarchizzati e di evitare improvvisazioni e spontaneismi sui quali si possono facilmente innestare provocazioni e strumentalizzazioni.Credo che nervi saldi e sguardi coscienti possano sventare quelle minacce.In questo clima, ogni atto, anche celebrativo, assume però un valore strettamente politico.Per questa ragione, perché si tratta di sfidare strumentalizzazioni esterne già ampiamente documentate, ritengo che sfilare in corteo il 7 gennaio potrebbe involontariamente svalutare il senso stesso del rito invischiandolo in una dialettica profana.In particolar modo in una contingenza nella quale alcune valutazioni, tutte autorevoli, differiscono e gli intendimenti necessariamente con esse.Ragion per cui suggerisco che l'impegno di compattezza solenne e sacrale si concentri sul Presente, su di un solenne, compatto e grandioso Presente, mentre la sfida alle strumentalizzazioni potrà essere raccolta, e dovrà anzi essere raccolta, nel quotidiano senza mescolare il piano sacro con quello della replica alla squallida mediocrità dei mangiafuoco.
L'intervento è stato pubblicato ieri sera sulla sua pagina facebook con una postilla molto dura:
tant’è; questo non è argomento di discussione telematica. Sono contrario alla democrazia informatica e all’esibizionismo del chiacchiericcio da social network che sembra modellato sull’archetipo delle puttane di Amsterdam in vetrina.
Trattandosi di qualcosa di troppo alto per ridursi a ciò, invito tutti a non apporre commenti e a non fare domande in bacheca. Chi di dovere se vuole esternarmi qualcosa sa come fare.
In realtà è difficile imporre una condotta gerarchica per via telematica. E l'effetto social network era già dilagato: nel corso della giornata, infatti, si sono accavallati gli appelli "per non dimenticare" e le polemiche su facebook, per confermare l'appuntamento di piazza Asti, per una "marcia silenziosa e rispettosa", come già richiesto dal Coordinamento di solidarietà sociale. Da reduci degli anni di piombo ma anche da giovani cani sciolti che ci tengono a uno dei pochi appuntamenti unitari della comunità romana. Uno dei promotori di Monte Livata, Vincenzo Nardulli, a sua volta, ha lanciato un sondaggio per sapere se i camerati sono d'accordo o meno sul corteo, raccogliendo decine di commenti favorevoli e solo qualche dubbio.
Secca e conclusiva la replica di Gianluca Iannone:
la comunità politica ed umana di CPI si incontrerà alle 17 e 30 a CASAPOVND. e come sempre si recherà ad ACCA LARENZIA come un lungo silenzioso fiume in corteo metropolitano. questo è quanto.
Complimenti, l'idea del sondaggio è veramente brillante. E perché non un concorso "vota il tuo martire preferito"? Maledetta democrazia. O, che è lo stesso, maledetto neofascismo...
RispondiEliminaForse fa bene Forza Nuova a manifestare separatamente.
RispondiEliminaCome sempre GRAZIE IANNONE.
RispondiEliminaE' proprio in questo clima di "orrenda Democrazia" che ci sentiamo in diritto di intervenire con un commento .
RispondiEliminaAnche se il "Nuovo Governo" avesse in realta' tratti simili a quelli responsabili di anni di criminale strumentalizzazione e del sangue che ne consegui', rinunciare ad un corteo commemorativo silenzioso e non aggressivo e certamente aggregativo e rappresentativo e' un errore.
Un errore sul piano del principio e a livello puramente tattico.
Come Confederatio abbiamo partecipato ad Acca Larenzia a Novembre e Dicembre con Solidarieta' Sociale ed altri , ad alcune fasi del tentativo di organizzare una commemorazione che avrebbe dovuto avere i tratti dell'unitario e in un primo momento , a parte la defezione di Forza Nuova , sembrava che si fosse su la strada giusta . Solo successivamente e in seguito ai fatti di Firenze , (Parliamoci chiaro)pare che le strategie a riguardo siano nuovamente mutate. Il fatto e' che qualche migliaio di camerati a livello Nazionale e non solo Romano , all'esterno delle sigle piu' strutturate , attendeva semmai un segnale di compattezza che proprio da queste ultime doveva provenire. Un segnale che avrebbe potuto evitare lo spettacolo malinconico di drappelli ogogliosamente chiusi e custodi di trascendentali purezze, confluire alla spicciolata ad un appuntamento che e' memoria collettiva . Era giusto tentare e tale tentativo non e' stato il primo e non sara' certamente l'ultimo. Se il Regime dovesse decidere per una provocazione, avra' maggiore agevolezza con una realta' frammentata piuttosto che con una forma compatta e piu' difficilmente gestibile . Per quello che puo' valere , noi avevamo deciso di riconoscere in Casa Pound il necessario livello organizzativo e di affiancare i nostri rappresentanti provenienti da diverse regioni Italiane ad un corteo da loro gestito. Ora , risulta chiaro che si tenta di organizzare una sorta di corteo parallelo il quale , per quanto ci concerne, puo' servire allo scopo altrettanto bene quanto un altro. Il PRESENTE in fondo , rimane la ragione essenziale del nostro confluire , il senso della nostra presenza il 7 di Gennaio a Roma. Avremmo voluto certamente partecipare ad un istante di compattezza in una militanza fabbricata spesso di mille realta' modeste in una Nazione ormai incapace di aggregarsi con determinazione fosse anche per difendere la propria sopravvivenza. Che nessuno si preoccupi piu' del dovuto! Il governo Monti e la sua sbirraglia non ha che da valutare le nostre azioni per ignorarci integralmente. Circa i Centri Sociali e i loro "Contro-Cortei" che dire? Sara' il caso che qualcuno si scomodi a spiegargli che noi il 7 gennaio ricordiamo sopratutto le vittime di un equivoco e di una cospirazione di Stato ancora prima di un atto di guerra e che il ricordo dei tre ragazzi caduti ormai nel 78 , appartiene in fondo anche un po' a loro.
Confederatio
Adinolfi come al solito lancia il saso e poi ritira la mano...aveva detto che il governo Monti avrebbe usato il corteo per creare tensione. Naturalmente era una delle solite c...e che il nostro sparge ogni giorno a piene mani.
RispondiEliminaIeri criticavano la scelta di FN riguardo il 7,oggi Adinolfi per dare un briciolo di alibi a CP,mette idiozie per coprire la nefandezza in corsa d* opera. Luigi Nardi
RispondiEliminaPersistendo interpretazioni arbitrarie da parte di ottusi, o di gente in mala fede, o di superficiali irresponsabili, ribadisco che non ho detto che il corteo non vada fatto perché scatenerebbe repressioni, ho constatato il fallimento - che è sotto gli occhi di tutti - di
RispondiEliminaun'iniziativa nata male, egalitaristica e assemblearistica che non ritengo serva deviare in corner. Ho invece detto che, vista l'era che stiamo per affrontare, mi sembra opportuno dimostrare verticalità, spina dorsale, responsabilità e gerarchia. L'esperienza m'insegna - e dovrebbe insegnare a tutti - che
qualunque altro comportamento è ben amato dai pupari. Chi mescola le due cose interpretandole a casaccio, se lo fa volutamente è un essere inquietante, se lo fa sconsideratamente è semplicemente irresponsabile e si può permettere di delirare soltanto in un clima ontologicamente democratico.
Credo che si dia molto importanza alla nostra specie umana, uscite da roma e vi accorgerete che il mondo va tranquillamente per la sua strada...una desolazione, umana, ideologica, culturale.Il 7 gennaio è la catarsi di un mondo che non c'è più, è l'alibi di chi per 364 pensa ai fatti suoi e si sveglia incazzato il 365° giorno.Facciamola finita con questi dogmi ma svegliamoci per la rivoluzione che verrà solo se lo vorremo auguri di un buon anno...
RispondiEliminaalla fine emerge in modo sempre più netto il fallimento dell'intero mondo neofascista..per differenziare i più scaltri ed intelligenti,come gli adinolfiani di CP,collusi pesantemente e persistentemente con il cdx e quelli più naive e meno furbi alla ricerca di qualcosa che non c'è più(mi verrebbe da dire "per fortuna").
RispondiEliminainsomma il pazzo di Firenze è lo specchio di 30 anni di de-generazione...anzichè colpire ,nella follia,qualche simbolo del potere,si accanisce contro i poveri negri.
La Rivoluzione ci chiede altro,magari il chiedersi come sarà il futuro e come interpretare il presente
servetti di berlusconi e figli di papà come vattani fate schifo
RispondiEliminaCaro Adinolfi,dispiace che ti sei incartato, sollevando complotti e trame un tantino obsoleti e troppi stanti.La confusione che si evince nella tua rissa di pensiero, nel prevedere repressioni dietro l'angolo, annaffiato da una denuncia di mancanza di unita di ambiente,cosa risaputa e cronica. Comunque la marcia era di sangue,esente di elucubrazioni di strategie e tattiche da operette,era prevista onore ,rispetto,al cospetto dei martiri.Il piacere e sapere quali siano le sigle che hanno fatto dietro front.
RispondiEliminaMi chiedo con quale ardire Adinolfi si autoproclama leader ?
RispondiEliminaCosa certa Adinolfi ha cecchinato quello che ieri, attorno al tavolo con ex Avanguardia Nazionale voleva dimostrare...essere la mente pensante di un mondo radicale. Il suo pensiero, lanciato in rete non poteva che inclinare le sue simpatie,dopo tutto il suo diniego, copre la fuga idiota di CP,dove alla chetichella abbandonando il tavolo scappa per eventuali repressioni del sistema.Cosa certa lo spirito da Salvo D'Acquisto,intrapreso da Adinolfi,non relega ne lui né tanto meno CP nelle file degli eroi,anzi,nei mestieranti del politichese .Pierluca
RispondiEliminaTroppo cesarismo da cantina,da peggiori bettole di periferie ,fumose dal odore acre che produce solo voltastomaco.Questo e stato prodotto dal naif pensiero messo in rete da Adinolfi ,fugace e ripeto,da borgata.Chiaramente dispiace comunque non bisogna perdonare perchè il vento della discordia e stato lanciato e la marcia non si fara'.Grazie Adinolfi,oggi puoi parificarti ad un vento malefico,odioso per pescatori,luciferino per i loro famigliari. Vittorio Asti
RispondiEliminaChi confonde il Presente del 7 gennaio con esercizi muscolari non credo renda il giusto omaggio ai nostri martiri. Chi è capace di tanta acredine con che faccia terrebbe la fiaccola al fianco di chi è criticato?
RispondiEliminaCerchiamo di essere uomini prima ancora di camerati.