Napoli, il questore autorizza solo due presidi a distanza. Iannone: stiamo arrivando
Il questore di Napoli Luigi Merolla ha vietato il corteo previsto per sabato prossimo dai militanti di destra di Casa Pound Italia, autorizzando solo un presidio in piazza Carlo III.
La manifestazione è stata vietata per motivi di ordine pubblico, in riferimento ai gravi incidenti avvenuti lo scorso 10 ottobre nei pressi dell'università quando militanti dei centri sociali aggredirono i giovani di Cpi.
Merolla ha vietato anche la contromanifestazione annunciata dai centro sociali, che avevano previsto di partire da piazza Cavour, ovvero lo stesso luogo dove, alla stessa ora, si sarebbe concluso il corteo dei militanti di destra.
Il questore di Napoli ha stabilito che i centri sociali, se vorranno, potranno manifestare con un presidio in piazza del Gesù, zona molto più distante da piazza Carlo III rispetto a piazza Cavour.
In ogni caso è prevedibile che sabato prossimo la tensione nel centro di Napoli sarà molto alta e a rischio «contatti» tra le due fazioni.
fonte: Il Mattino
Intanto sulla vicenda, che ha visto il sindaco di Napoli protagonista della campagna antifascista FareItalia magazione pubblica un'intervista a Gianluca Iannone di Antonio Rapisarda
De Magistris nuovo Scelba, contro la libertà di opinione
Un sindaco di una grande e complessa città come Napoli ne avrebbe di emergenze da gestire. Eppure Luigi De Magistris – tra crisi dei rifiuti da indirizzare, dramma dilagante del lavoro e contrasto alla camorra – ha pensato che tra queste rientri, nell’anno di grazia 2011, anche “l’altolà” a una manifestazione politica al grido di «strade, vicoli, piazze di Napoli non possono essere attraversate da un corteo nazifascista». Tutto ciò sta succedendo riguardo non a una parata di canuti nostalgici. Ma alla mobilitazione che la realtà non conforme guidata da un “vecchio” trentasettenne come Gianluca Iannone ossia CasaPound – che ha ospitato liberi confronti con esponenti di sinistra come Giampiero Mughini, Paola Concia e finanche uno degli ex vertici delle Brigate Rosse Valerio Morucci e nella cui sede romana, tra le altre cose, vengono ospitati i monologhi politici di Pietrangelo Buttafuoco che vanno su La7 per il programma In Onda – ha in programma tra qualche giorno nel capoluogo campano contro «lo strangolamento dell’Italia da parte della finanza». L’allarme del sindaco ha scatenato, come è ovvio che sia in questi casi, il riflesso condizionato dell’emergenza democratica: da qui minacce serrate degli antagonisti, appelli alla censura di intellettuali e artisti (altrimenti indignati quando si dovesse invocare il divieto di ogni tipo di corteo), di fatto l’invocazione a sospendere l’articolo 21 della Costituzione. Vediamo che cosa ne pensa CasaPound.
Gianluca Iannone, a quanto pare De Magistris a Napoli non vi vuole proprio.
De Magistris crede che Napoli sia cosa sua. Evidentemente non è così e il 26 saremo comunque a Napoli e dimostreremo il contrario.
Piccoli Mario Scelba crescono?
Sì, piccoli Scelba e grandi “talebani” crescono.
L’assessore allo Sport partenopeo – riferendosi a CasaPound – ha parlato di antifascismo viscerale: che cosa avrà voluto dire?
L’assessore allo Sport dovrebbe pensare a fare il proprio lavoro anziché soffiare sul fuoco. Se succederà qualcosa sarà lui, insieme al sindaco, ad assumersene le responsabilità.
La città, da mesi, è teatro di violenze a sfondo politico. È un atteggiamento responsabile questo del sindaco?
Questo signorotto, pessimo magistrato e ancor di più pessimo politico, è un violento. Ed è responsabile delle aggressioni avvenute ai danni dei nostri ragazzi nei giorni scorsi. Emmanuela Florino, nostra coordinatrice regionale della Campania, è stata aggredita da sette vigliacchi all’università. Il giorno dopo i ragazzi hanno organizzato un volantinaggio autorizzato per spiegare agli altri studenti che cosa era successo e sono stati aggrediti dalla polizia che aveva scortato fin lì gli antifascisti. C’è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo meccanismo perverso, che va fermato immediatamente.
Eppure manifestate contro gli abusi della finanza, quella che – a sentire – non piace nemmeno a De Magistris.
De Magistris è un pessimo politico come ho già detto. La sinistra in generale esulta per le dimissioni di Berlusconi e plaude al governo tecnico di Mario Monti. Monti è uomo dei poteri forti globali tipo Goldman Sachs, Trilateral commission e gruppo Bildenberg. È uomo dell’alta finanza e della banca mondiale chiamato a risolvere un danno immenso fatto proprio dalla banca mondiale e dall’alta finanza. Insomma, è come mettere una banda di lupi a guardia di un gregge di pecore. Ma per De Magistris e per i suoi sodali il problema è CasaPound. Evidentemente abbiamo ragione da vendere…
Vi difendono solo i Radicali sul diritto alla libertà di espressione.
È già qualcosa, in questo deserto di vigliaccheria ed omertà.
Stessa sorte una tua ospitata a Radio rock: polemiche a non finire per il solo fatto che ti hanno intervistato. Ma i rocchettari non dovrebbero essere libertari?
Evidentemente non sono così rock’n'roll come lo siamo noi…E comunque il dato di fatto è che esiste in Italia una censura che nega il dialogo ed il confronto. Si esprime con assoluta violenza e con livore. Non articola pensieri politici e non crea soluzioni ai problemi contemporanei. Si arrocca dietro frasi fatte e nel nome dei dogmi precostituiti manda gli eretici al rogo. E se all’orizzonte prevedo dei periodi molto bui per questa nazione è anche vero che l’illumineremo ancor di più con la nostra militanza e con le nostre azioni di ogni santo giorno.
Dai, lancia un appello finale a De Magistris.
Stiamo arrivando.
De Magistris nuovo Scelba, contro la libertà di opinione
Un sindaco di una grande e complessa città come Napoli ne avrebbe di emergenze da gestire. Eppure Luigi De Magistris – tra crisi dei rifiuti da indirizzare, dramma dilagante del lavoro e contrasto alla camorra – ha pensato che tra queste rientri, nell’anno di grazia 2011, anche “l’altolà” a una manifestazione politica al grido di «strade, vicoli, piazze di Napoli non possono essere attraversate da un corteo nazifascista». Tutto ciò sta succedendo riguardo non a una parata di canuti nostalgici. Ma alla mobilitazione che la realtà non conforme guidata da un “vecchio” trentasettenne come Gianluca Iannone ossia CasaPound – che ha ospitato liberi confronti con esponenti di sinistra come Giampiero Mughini, Paola Concia e finanche uno degli ex vertici delle Brigate Rosse Valerio Morucci e nella cui sede romana, tra le altre cose, vengono ospitati i monologhi politici di Pietrangelo Buttafuoco che vanno su La7 per il programma In Onda – ha in programma tra qualche giorno nel capoluogo campano contro «lo strangolamento dell’Italia da parte della finanza». L’allarme del sindaco ha scatenato, come è ovvio che sia in questi casi, il riflesso condizionato dell’emergenza democratica: da qui minacce serrate degli antagonisti, appelli alla censura di intellettuali e artisti (altrimenti indignati quando si dovesse invocare il divieto di ogni tipo di corteo), di fatto l’invocazione a sospendere l’articolo 21 della Costituzione. Vediamo che cosa ne pensa CasaPound.
Gianluca Iannone, a quanto pare De Magistris a Napoli non vi vuole proprio.
De Magistris crede che Napoli sia cosa sua. Evidentemente non è così e il 26 saremo comunque a Napoli e dimostreremo il contrario.
Piccoli Mario Scelba crescono?
Sì, piccoli Scelba e grandi “talebani” crescono.
L’assessore allo Sport partenopeo – riferendosi a CasaPound – ha parlato di antifascismo viscerale: che cosa avrà voluto dire?
L’assessore allo Sport dovrebbe pensare a fare il proprio lavoro anziché soffiare sul fuoco. Se succederà qualcosa sarà lui, insieme al sindaco, ad assumersene le responsabilità.
La città, da mesi, è teatro di violenze a sfondo politico. È un atteggiamento responsabile questo del sindaco?
Questo signorotto, pessimo magistrato e ancor di più pessimo politico, è un violento. Ed è responsabile delle aggressioni avvenute ai danni dei nostri ragazzi nei giorni scorsi. Emmanuela Florino, nostra coordinatrice regionale della Campania, è stata aggredita da sette vigliacchi all’università. Il giorno dopo i ragazzi hanno organizzato un volantinaggio autorizzato per spiegare agli altri studenti che cosa era successo e sono stati aggrediti dalla polizia che aveva scortato fin lì gli antifascisti. C’è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo meccanismo perverso, che va fermato immediatamente.
Eppure manifestate contro gli abusi della finanza, quella che – a sentire – non piace nemmeno a De Magistris.
De Magistris è un pessimo politico come ho già detto. La sinistra in generale esulta per le dimissioni di Berlusconi e plaude al governo tecnico di Mario Monti. Monti è uomo dei poteri forti globali tipo Goldman Sachs, Trilateral commission e gruppo Bildenberg. È uomo dell’alta finanza e della banca mondiale chiamato a risolvere un danno immenso fatto proprio dalla banca mondiale e dall’alta finanza. Insomma, è come mettere una banda di lupi a guardia di un gregge di pecore. Ma per De Magistris e per i suoi sodali il problema è CasaPound. Evidentemente abbiamo ragione da vendere…
Vi difendono solo i Radicali sul diritto alla libertà di espressione.
È già qualcosa, in questo deserto di vigliaccheria ed omertà.
Stessa sorte una tua ospitata a Radio rock: polemiche a non finire per il solo fatto che ti hanno intervistato. Ma i rocchettari non dovrebbero essere libertari?
Evidentemente non sono così rock’n'roll come lo siamo noi…E comunque il dato di fatto è che esiste in Italia una censura che nega il dialogo ed il confronto. Si esprime con assoluta violenza e con livore. Non articola pensieri politici e non crea soluzioni ai problemi contemporanei. Si arrocca dietro frasi fatte e nel nome dei dogmi precostituiti manda gli eretici al rogo. E se all’orizzonte prevedo dei periodi molto bui per questa nazione è anche vero che l’illumineremo ancor di più con la nostra militanza e con le nostre azioni di ogni santo giorno.
Dai, lancia un appello finale a De Magistris.
Stiamo arrivando.
Un applauso per Pilato Merolla..senza offesa per Pilato che almeno doveva vedersela con Nostro Signore e non con un Sindaco macchietta ed una manica di guappetielli e' cannuccia come i CS napoletani.Cosi' facendo nega a Casapound il corteo autorizzato solo perche' i guappetielli avevano senza autorizzazione minacciato di occupare la piazza di arrivo del corteo di CPI.Bella difesa della legalita' Merolla..bravo...ma il questore non dovrebbe assicurare comunque l'ordinato svolgimento di una manifestazione autorizzata e tenere a bada i guappi di cartone che minacciano con modi violenti di boicottarla? ma stiamo scherzando?Sarebbe il suo mestiere ..troppo facile fare i Pilati...
RispondiEliminamughini esponente della sinistra la dice lunga sull'estensore di quest'articolo.
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaDecisione a sorpresa (vabbe' che la notizia non è nuova, ma lo è per me) della Commissione dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite: si deve abolire il "reato di negazionismo".
http://www.kelebeklerblog.com/2011/11/24/lonu-decide-blasfemia-e-revisionismonegazionismo-sono-legittimi/
Credo che a qualcuno qui possa interessare :-)
Casapoundismo tutta la vita. E' c'è ancora chi ha il coraggio di giudicare Iannone. L'invidia è una gran brutta bestia.
RispondiEliminaOttimo il finale di Iannone. Dopo Napoli si pensi ad un contenitore/partito.
RispondiEliminaUn movimento non basta.
L'antifascismo, quello vero , quello della finanza giudeocristiana (Monti Draghi Passera questo sono), non sta vincendo, ma sta cercando di coprire il suo fallimento.
Unico discrimine di un partito fascista di oggi non è solo essere fascista, ma essere antiantifascista.
Perché non è il fascismo che ha generato l'antifascismo, ma il fascismo è nato per combattere l'antifascismo, cioè quel misto di cultura semitica cristiana marxista, vera cloaca della storia, negazione della storia romana e italiana.
Luciano
MAI il partito.
RispondiEliminaUn militante di Cpi
D'accordo : MAI il partito , perchè sarebbe la fine di CPI
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