Il dibattito di Salerno: un bel pezzo di Linkiesta
Al dibattito di oggi a Salerno รจ dedicato un bel pezzo di un giovane giornalista di sinistra, Carlo Maria Miele, per il web magazine linkiesta. Vi riporto le due mie battute e colgo l'occasione per fare i complimenti all'autore che ha dimostrato, forse, la migliore capacitร di sintesi tra tante vittime della mia bulimia verbale (ci sono giusto un paio di crasi e qualche elisione, ma l'impianto del discorso e anche la proporzione tra le diversi parti del ragionamento sono esatti)
ยซDi fatto โ spiega Ugo Maria Tassinari, autore del libro โFascisteriaโ e attento osservatore della galassia nera con il suo blog โFascinazioneโ โ allโinterno della destra radicale italiana esiste una tradizione guevarista, che negli anni Sessanta guardava al Che e ai movimenti di liberazione del terzo mondo in chiave anti-russa e anti-americana. Si tratta di una corrente minoritaria ma importante, che ha coinvolto esponenti di spicco della destra (tra tutti ricordo Franco Cardini) e che, tra alti e bassi, รจ arrivata fino a oggiยป.
ยซDi fatto โ spiega Ugo Maria Tassinari, autore del libro โFascisteriaโ e attento osservatore della galassia nera con il suo blog โFascinazioneโ โ allโinterno della destra radicale italiana esiste una tradizione guevarista, che negli anni Sessanta guardava al Che e ai movimenti di liberazione del terzo mondo in chiave anti-russa e anti-americana. Si tratta di una corrente minoritaria ma importante, che ha coinvolto esponenti di spicco della destra (tra tutti ricordo Franco Cardini) e che, tra alti e bassi, รจ arrivata fino a oggiยป.
Negli ultimi anni si รจ assistito a una vera e propria esplosione del fenomeno. ยซParlerei di un ritorno di fiammaยป, dice Tassinari, secondo cui ยซper capire cosa sta accadendo bisogna tener presente che quelli di CasaPound, come tutti i fascisti del terzo millennio, sono fascisti del web 2.0, lontani dalle forme di militanza tradizionali come si sono strutturate in sessantโanni di storia repubblicana. Quelli di oggi sono militanti realmente postmoderni, molto attenti alle forme di comunicazione [per la veritร avevo parlato di 'costruzione'] dellโimmaginario. Basti pensare a episodi recenti e dal forte impatto mediatico, come lโassalto alla casa del Grande Fratello, a Roma. Oppure a come รจ stata gestita la comunicazione in seguito agli scontri di due anni fa a piazza Navona, con la capacitร di costruire una campagna di controinformazione sullo stile di quelle prodotte dai movimenti di sinistra in occasione del G8 di Genova. In questa coltivazione dellโimmaginario, lโidea di Che Guevara che muore giovane e caro agli dei piace. Perciรฒ nella riscoperta del suo mito direi che prevale lโaspetto estetico (ed etico) piรน che quello politicoยป.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/casapound-vuole-imparare-ad-amare-che-guevara#ixzz1dUvezvmg
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