Il corteo di CasaPound e il rigurgito antifascista degli intellettuali napoletani
dal Corriere del Mezzogiorno
Intellettuali, manifesto contro
la manifestazione di Casapound
la manifestazione di Casapound
Un appello contro il corteo nazionale indetto a Napoli il 26 novembre dall’organizzazione di estrema destra
(f.g.) NAPOLI - Un appello contro il corteo nazionale indetto a Napoli il 26 novembre dall’organizzazione di estrema destra CasaPound. Lo firmano artisti, docenti universitari, sindacalisti, partigiani. Tutti auspicano che le forze democratiche «esprimano chiaramente la propria contrarietà di fronte ad un evento di cui davvero Napoli non sente il bisogno». Tra i firmatari il comboniano Alex Zanotelli; lo scrittore Erri de Luca; il musicista Vinicio Capossela; Fabrizio Sorbara, presidente dell’Arcigay di Napoli; Federico Libertino, segretario della camera del lavoro partenopea; Antonio Amoretti, presidente dell’Anpi Napoli; Giuseppe Lissa, professore di Filosofia Morale alla Federico II; Giuseppe Aragno, che insegna Storia all’Università. «C’è il rischio concreto», denunciano, «che si radunino gruppi i quali pubblicamente si richiamano all’eredità della tirannia e che in molti casi diffondono discorsi e pratiche apertamente riferite all’identità della razza, alla xenofobia, alla discriminazione dei rom, alla omofobia». Scende in campo anche il Il Rettore dell'Università Federico II, Massimo Marrelli:«L'Ateneo condanna ogni forma di fascismo e ribadisce che antifascismo significa condanna della violenza in tutte le sue forme e da qualunque parte provenga». Il corteo della discordia dovrebbe partire da piazza Cavour, ad un passo dal quartier generale napoletano dell’associazione di estrema destra. Lo stesso dove aveva sede, negli anni settanta, la sezione Berta del movimento sociale italiano capeggiata da Michele Florino. La sfilata dell’ultradestra potrebbe però diventare un semplice sit in qualora il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza neghi l’autorizazzione al corteo, alla luce dei rischi che si verifichino incidenti tra neofascisti, collettivi studenteschi e centri sociali. E’ già accaduto nei mesi scorsi;l’ultima volta in via Marina, nei pressi di Giurisprudenza. Casa Pound è una organizzazione che fa capo a Gianluca Iannone, candidato e non eletto per la Destra - Fiamma Tricolore al collegio Campania 1 nel 2009 [era il 2008, ndb]. Alle regionali del 2010, nel Lazio, ha sostenuto due esponenti del Pdl. La propaganda miscela appelli al mutuo sociale e alla lotta ai banchieri con richiami «al fascismo del terzo millennio».
Casa Pound non è fascista, compagni napoletani non confondete le acque perchè CP è amica di Alemanno e di tutti gli antifascisti della PDL.
RispondiEliminaIn più è simpatizzante dei gay, di craxi e di che guevara.
A Vinì, ma vaffanculo! che solo quanto c'è costato il concerto tuo, che delusione
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