Eurasiatisti e antisemitismo: una replica dalla Siria
Riportiamo sotto una risposta all’articolo del collega Marco Pasqua di Repubblica che il 14 novembre scorso ha violentemente criticato la visita in Siria di Stefano Bonilauri, rappresentante del Coordinamento progetto Eurasia. Pasqua, al quale non sono piaciute le parole pronunciate dal membro del Cpe in una manifestazione pubblica, ha tacciato sia il delegato, sia l’organizzazione, di antisemitismo e negazionismo senza che vi fosse alcuna ragione, ma con il solo obiettivo di sminuire la portata dell’appoggio popolare all’attuale governo siriano.
Egregio giornalista Marco Pasqua
Sotto gli imperi si assoldano penne e scrittori, più che normale, una volta questi illustri luminari avevano la fantasia intellettuale, oggi, quella fantasia e creatività ha lasciato il posto a dei veri colossi del copia ed incolla, naturale, siamo nell’epoca della tecnologia, non si ha più bisogno della fatica di fare il corrispondente, di appurare la notizia, di fotografare l’evento per poi adattarlo ai propri scopi.
Attualmente, illustri giornalisti come Lei sono seduti comodamente dietro ad una poltrona, le loro fonti attendibili sono i filmati fabbricati nel principato del Qatar, i loro corrispondenti sono testimoni oculari che viaggiano su tappeti volanti, in grado di attraversare la Siria per lungo e largo in meno di 30 secondi, in questa fase lei è una colonna portante insieme al Suo giornale.
Vengo al Suo articolo per contestare integralmente il suo contenuto, parto dalla Sua affermazione “Salito sul palco e aiutato da un traduttore - come mostra il video 3, in cui la sua voce sembra essere stata doppiata “ sono quel traduttore oltre a compiere dei veri miracoli riesco a parlare doppiando la mia voce, questa Sua affermazione, egregio giornalista non è che una delle tante falsità che ha scritto.
Lei afferma che nella cittadina di Tartous, i lealisti del presidente Bashar sono stati un milione e considerando che a Damasco sono stati circa due milioni, ad Aleppo altrettanto, a Lattakia pure e così via per tutte le altre città siriane, mi viene spontaneo domandare quanti siriani sono rimasti a casa e sono contrari al proprio governo? Mi risponda in qualità di detentore della verità assoluta.
Non sapendo cosa dire ha rispolverato una vecchia canzone dal titolo antisemita affermando che il Bonilauri Stefano è un noto antisemita, per Sua informazione chi scrive è un semita, a meno che Lei non intenda lucciole per lanterne etichettando i sionisti per semiti, in quel caso, non starò a spiegareLe chi sono i semiti, ma la invito ad arricchire il suo bagaglio culturale leggendo qualche libro, ogni tanto leggere fa bene.
Illustre giornalista:Stefano Bonilauri è venuto in Siria a portare la solidarietà al popolo siriano, dove ha visto un mosaico di etnie e religioni che convivono pacificamente in Siria da migliaia di secoli, dove la Chiesa cristiana accanto alla Moschea islamica e la Sinagoga ebraica a non parlare delle numerose comunità di altre religioni sono parte integrante del tessuto siriano, a Lei sembra impossibile, ma purtroppo per Lei è la realtà.
Stefano Bonnilauri ha portato la solidarietà alla Siria ed al suo presidente dopo avere constatato con i suoi occhi e da vicino quello che sta accadendo in Siria, troppo facile dare del fascista e dell’antisemita a coloro che non si allineano ai poteri che Lei rappresenta, da qui lancio la sfida a Lei e tutti i mezzi d’informazione sostenitori della democrazia e libertà di aprire col sottoscritto un dibattito televisivo, carta stampata e quant’altro, portando con se tutto l’occorrente e vedrà che quello che ha scritto non è altro che la pura menzogna.
Sono sicuro che Lei non lo farà, per il semplice motivo, che chi spara le menzogne senza il minimo senso dell’etica professionale, non può essere interessato ad alcun tipo di verità.
Mi dispiace per il bel paese che l’opinione pubblica venga costruita in base ai potenti mezzi di stampa e scrittori come Lei, che fino a qualche mese fa, Bashar Al Assad per loro poteva essere forse un giocatore di calcio di una squadra spagnola.
Per concludere invito Lei e tutti i giornalisti a recarsi liberamente in Siria per documentare quello che realmente sta accadendo.
P.S. chi scrive è sopravvissuto miracolosamente ad un attentato ad opera di suoi amici “pacifici rivoltosi” in più ritengo persone come Lei responsabili e mandanti del sangue siriano che scorre per le vie della Siria, ma so di certo che a Lei non importa.
Firmato il traduttore che sdoppia la voce oltre ad essere comunista, antifascista ed antisionista.
Ouday Ramadan
Egregio giornalista Marco Pasqua
Sotto gli imperi si assoldano penne e scrittori, più che normale, una volta questi illustri luminari avevano la fantasia intellettuale, oggi, quella fantasia e creatività ha lasciato il posto a dei veri colossi del copia ed incolla, naturale, siamo nell’epoca della tecnologia, non si ha più bisogno della fatica di fare il corrispondente, di appurare la notizia, di fotografare l’evento per poi adattarlo ai propri scopi.
Attualmente, illustri giornalisti come Lei sono seduti comodamente dietro ad una poltrona, le loro fonti attendibili sono i filmati fabbricati nel principato del Qatar, i loro corrispondenti sono testimoni oculari che viaggiano su tappeti volanti, in grado di attraversare la Siria per lungo e largo in meno di 30 secondi, in questa fase lei è una colonna portante insieme al Suo giornale.
Vengo al Suo articolo per contestare integralmente il suo contenuto, parto dalla Sua affermazione “Salito sul palco e aiutato da un traduttore - come mostra il video 3, in cui la sua voce sembra essere stata doppiata “ sono quel traduttore oltre a compiere dei veri miracoli riesco a parlare doppiando la mia voce, questa Sua affermazione, egregio giornalista non è che una delle tante falsità che ha scritto.
Lei afferma che nella cittadina di Tartous, i lealisti del presidente Bashar sono stati un milione e considerando che a Damasco sono stati circa due milioni, ad Aleppo altrettanto, a Lattakia pure e così via per tutte le altre città siriane, mi viene spontaneo domandare quanti siriani sono rimasti a casa e sono contrari al proprio governo? Mi risponda in qualità di detentore della verità assoluta.
Non sapendo cosa dire ha rispolverato una vecchia canzone dal titolo antisemita affermando che il Bonilauri Stefano è un noto antisemita, per Sua informazione chi scrive è un semita, a meno che Lei non intenda lucciole per lanterne etichettando i sionisti per semiti, in quel caso, non starò a spiegareLe chi sono i semiti, ma la invito ad arricchire il suo bagaglio culturale leggendo qualche libro, ogni tanto leggere fa bene.
Illustre giornalista:Stefano Bonilauri è venuto in Siria a portare la solidarietà al popolo siriano, dove ha visto un mosaico di etnie e religioni che convivono pacificamente in Siria da migliaia di secoli, dove la Chiesa cristiana accanto alla Moschea islamica e la Sinagoga ebraica a non parlare delle numerose comunità di altre religioni sono parte integrante del tessuto siriano, a Lei sembra impossibile, ma purtroppo per Lei è la realtà.
Stefano Bonnilauri ha portato la solidarietà alla Siria ed al suo presidente dopo avere constatato con i suoi occhi e da vicino quello che sta accadendo in Siria, troppo facile dare del fascista e dell’antisemita a coloro che non si allineano ai poteri che Lei rappresenta, da qui lancio la sfida a Lei e tutti i mezzi d’informazione sostenitori della democrazia e libertà di aprire col sottoscritto un dibattito televisivo, carta stampata e quant’altro, portando con se tutto l’occorrente e vedrà che quello che ha scritto non è altro che la pura menzogna.
Sono sicuro che Lei non lo farà, per il semplice motivo, che chi spara le menzogne senza il minimo senso dell’etica professionale, non può essere interessato ad alcun tipo di verità.
Mi dispiace per il bel paese che l’opinione pubblica venga costruita in base ai potenti mezzi di stampa e scrittori come Lei, che fino a qualche mese fa, Bashar Al Assad per loro poteva essere forse un giocatore di calcio di una squadra spagnola.
Per concludere invito Lei e tutti i giornalisti a recarsi liberamente in Siria per documentare quello che realmente sta accadendo.
P.S. chi scrive è sopravvissuto miracolosamente ad un attentato ad opera di suoi amici “pacifici rivoltosi” in più ritengo persone come Lei responsabili e mandanti del sangue siriano che scorre per le vie della Siria, ma so di certo che a Lei non importa.
Firmato il traduttore che sdoppia la voce oltre ad essere comunista, antifascista ed antisionista.
Ouday Ramadan
fonte: Rinascita, quotidiano di sinistra nazionale
(umt) - Al di là dell'equivoco sull'uso del termine antisemitismo (che non colpisce esclusivamente gli ebrei e non può essere perciò usato come sinonimo di antiisraelismo e antigiudaismo) c'è una questione di fondo che sfugge a Pasqua: e cioè che il movimento eurasiatista non può essere confinato nell'ambito dell'estrema destra. Anzi, proprio il convegno di giugno di Reggio Emilia, citato nell'articolo, è esemplare: perché tutti i partecipanti al meeting, che prendeva spunto da un volume della collana diretta da Bonilauri "Gladio e martello" su "Questione ebraica e socialismo reale" (un tema che affonda le sue radici nel giovane Marx), hanno storie di sinistra. Tranne uno: un giovane storico laureato alla Cattolica di Milano, di formazione integrista. E il tema è più generale. Così come sull'opposizione allo Stato di Israele si vanno saldando componenti eterogenee e tra loro ostili, toccherà pur riflettere sul fatto che la questioni si ripropone sulla composizione del fronte che si oppone al governo Monti
che ne pensate dei bravi fascisti che oggi a parma democraticamente hanno distribuito davanti alle scuole un giornalino in cui i cattivi partigiani erano chiamati violenti e stupratori.. infangando democraticamente tutti i martiri morti per questa italia?????? questa è la democrazia
RispondiEliminaI martiri sono stati infangati da chi ha praticato gli stupri dopo la Liberazione. E' un dato storico oramai incontrovertibile che uno degli strascichi della guerra civile sia stato lo stupro delle ausiliarie delle Rsi. Io sono sempre e comunque, senza se e senza ma, dalla parte delle vittime della violenza. E tu?
RispondiEliminachi semina vento... raccoglie tempesta!
RispondiEliminaScusami, Ugo... cosa ti porta ad essere così libertario da permettere a persone come questa di usufruire del tuo "visto, si stampi", restando "fieramente" anonima, andando "fuori tema"... e la fai pure replicare! Illuminami sui sacri misteri della "libertà interiore" di un ex militante dell'Autonomia Operaia! Io, più modestamente, sono figlio di un ex partigiano comunista filosovietico, sono stato nel Partito comunista da giovanissimo, poi con un libertario come Gianni Scalia che usciva dal Psiup, ma non riuscirò mai a raggiungerti!
RispondiEliminaCaro ANONIMO perche' tale tu sei delle 17, 52 ( lo stesso ANONIMO delle 12, 56) l'argomento di discussione era la Siria e la strategia geopolitica della Siria, di chi solidarizza con la Siria con la Siria come CPE ed infine sugli avversari della Siria (usa e suoi alleati) mi spieghi cosa c'entra la distribuzione di volantini s Parma sui partigiani, gentilmente???
RispondiEliminasecondo: "chi semina venta raccoglie tempesta" se la mettiamo cosi' a giustificare i crimini compiuti da TUTTI non la si finisce piu'.....................
Ma a parlare dell'argomento della discussione Gli antifa proprio Nessuna speranza o forse magari con l'avanzare dell'eta' magari ce la facciamo??
Agostino
( FIRMATO)
e basta con sti detti da 4 soldi.................inculcati essi stessi dai media.
RispondiEliminasiamo esseri umani.......non detti od etichette ambigue.
quoto in tutto fascinazione,un vero essere umano!!!!
Andrea, perché conosco bene certi dispotivi di associazione mentale...
RispondiEliminaio primo anonimo non c'entro niente con il secondo commento.... mi sono limitato al primo... ed anonimo perchè non sapevo come mettere il nome... scusate se sono uscito fuori tema volevo solo sapere cosa ne pensavate
RispondiElimina1° anonimo (diego)
Dichiararsi di destra o di sinistra al giorno d'oggi è come pretendere una patente da impedito mentale; una sorta di paresi cerebrale che colpisce chi è ancora fermo alle categorie partitiche, scaturite dalla rivoluzione francese del 14 luglio 1789.Nuove sintesi, nuove soluzioni, nuovi schieramenti che siano di avanguardia e non di retroguardia; il richiamarsi ancora ai partigiani, all'antifascismo, è fuorviante, patetico e puerile.E' come parlare del sesso degli angeli che secondo l'esegesi cattolica tradizionale sono essere spirituali asessuati! TV
RispondiEliminaTutta la mia solidarietà a Marco Pasqua.
RispondiEliminaShining
martiri morti per chi? vigliacchi infami e traditori, ora con l'avvento della libera informazione di internet vi stanno smascherando tutti! non riuscirete più a rifilare falsità come avete fatto fino ad oggi!
RispondiEliminaMa gli eurasiatisti sono "fascisteria" o no?
RispondiEliminaE se sì, perché non è stato scritto NULLA sulla mobilitazione anti-imperialista di Napoli del 26 novembre 2011?
1. Gli eurasiatisti hanno una robusta matrice nella fascisteria ma oggi sono una realtà molto più differenziata.
RispondiElimina2. Perché sono i primi a non preoccuparsi che se ne parli e io ho risorse umane limitatissime