L'omaggio al Che e lo scempio dei cadaveri
E tutti quei corpi, fatti poltiglia dalla macelleria della rappresaglia, nel film della nostra epoca diventano tutti uguali: Benito Mussolini, Che Guevara, Gesù Cristo, Salvatore Giuliano. E con loro, anche i nemici morti ma fatti assenti, tutti uguali: da Osama bin Laden a Rudolph Hess.
Fatti fantasmi per dare enfasi al feticcio, come quel Gheddafi armato e disperato che nel suo combattere e urlare, simile a un selvaggio benedetto dal coraggio e dalla rabbiosa generosità, mette a nudo la nostra menzogna.
[Pietrangelo Buttafuoco, Il foglio, 21 ottobre 2011]
La morte del Che è una morte eroica con il cadavere che viene scempiato. in fondo ha molti punti di contatto con la morte di Benito Mussolini a piazzale Loreto
[dalla mia intervista al Corriere del Mezzogiorno di oggi sulla conferenza di Salerno]
Gabriele Boiano è stato bravo a infilarci quasi tutto nell'intervista, e proprio per questo spesso ha tagliato i ragionamenti con l'accetta, nello sforzo di mantenere l'essenziale. In questo caso, ovviamente il riferimento era sul piano iconografico, all'oscenità dell'esibizione del cadavere. E oggi trovo il concetto meravigliosamente espresso da Buttafuoco (chapeau) e quindi lo ripropongo.
L'altra omissione seria è il riferimento all'episodio di Cecchin e alla scelta della fascisteria romana di non "condividere il lutto" e di tenere separati i morti e il loro culto ma capisco che gli deve essere sembrato sufficiente il riferimento a Walter Rossi ma su questo tema ritornerò nel prossimo post.
PS: C'è invece un piccolissimo ma significativo errore: io ovviamente ho parlato di "rimozione della negatività del neofascismo". Un piccolo neo si è perso per strada e invece è ricco di significato...
Fatti fantasmi per dare enfasi al feticcio, come quel Gheddafi armato e disperato che nel suo combattere e urlare, simile a un selvaggio benedetto dal coraggio e dalla rabbiosa generosità, mette a nudo la nostra menzogna.
[Pietrangelo Buttafuoco, Il foglio, 21 ottobre 2011]
La morte del Che è una morte eroica con il cadavere che viene scempiato. in fondo ha molti punti di contatto con la morte di Benito Mussolini a piazzale Loreto
[dalla mia intervista al Corriere del Mezzogiorno di oggi sulla conferenza di Salerno]
Gabriele Boiano è stato bravo a infilarci quasi tutto nell'intervista, e proprio per questo spesso ha tagliato i ragionamenti con l'accetta, nello sforzo di mantenere l'essenziale. In questo caso, ovviamente il riferimento era sul piano iconografico, all'oscenità dell'esibizione del cadavere. E oggi trovo il concetto meravigliosamente espresso da Buttafuoco (chapeau) e quindi lo ripropongo.
L'altra omissione seria è il riferimento all'episodio di Cecchin e alla scelta della fascisteria romana di non "condividere il lutto" e di tenere separati i morti e il loro culto ma capisco che gli deve essere sembrato sufficiente il riferimento a Walter Rossi ma su questo tema ritornerò nel prossimo post.
PS: C'è invece un piccolissimo ma significativo errore: io ovviamente ho parlato di "rimozione della negatività del neofascismo". Un piccolo neo si è perso per strada e invece è ricco di significato...
Il massacro e il linciaggio di Gheddafi gravemente ferito e vinto, quindi inerme,trasmesso in mondo visione da tutti i mass media, ricorda lo scempio di piazzale Loreto. Ma non basta con cognizione di causa possiamo affermare che Gheddafi, è stato per il popolo libico, ciò che è stato Mussolini per gli italiani. TV
RispondiEliminaGià me sò stufato co st'omaggio, io preferisco i nostri sorridenti e morituri ad El Alamein...preferisco i miei...ridenti e morienti ...Alibrandi Anselmi ed Elio di Scala.
RispondiEliminaNon esageriamo...
RispondiEliminaGheddafi ha sulle spalle numerosi crimini compiuti a danno del suo popolo. E molto ha fatto anche contro gli italiani che erano residenti in libia. Ma ciò non toglie che il suo è stato un assassinio voluto dalle potenze occidentali le quali hanno demandato ai ribelli traditori il compito materiale di eliminarlo.
RispondiEliminaA questo atto infame, barbaro e spietato si è aggiunta la beffa, perchè è stato detto che il covo di Gheddafi sarebbe stato scoperto grazie ad un "mercenario". Non i servizi di mezzo mondo lì presenti, ma un pezzente di mercenario pagato per ammazzare.
Questo è ciò che dovrebbe saltare agli occhi di tutti, l'infamia con la quale è stato ucciso un capo di stato, un uomo che doveva essere processato e solo dopo, forse, ucciso e la continua menzogna di un manipoli di giornalisti venduti, che prima ancora di questa ennesima cazzata hanno tentato di far passare la notizia secondo la quale la morte del dittatore libico sarebbe avvenuta accidentalmente durante un conflitto a fuoco tra le parti.
Invece vi è stato un assassinio premeditato perchè se fosse sopravvissuto avrebbe potuto raccontare troppe cose scomode. Già l'archivio segreto trovato a Tripoli ha dato fastidio a quelle nazioni che lo hanno combattuto aspramente benché fossero colluse con il suo regime.
Nulla c'entra tutto questo con i morti di El Alamein, Alibrandi, Anselmi ed altri camerati. Sono due situazioni differenti e diverse.
Sarebbe ora di rendersi conto che il sistema è talmente spietato che non solo bombarda le popolazioni che non intendono accettare la "democrazia" ma ne uccide i capi, li riprende agonizzanti, con i corpi pregni di sangue, cone le facce piene di terrore. Perché all'assassinio deve aggiungersi lo scempio della dignità di chi si è opposto ai voleri del sionismo mondiale.
C'e' da immaginare che se un giorno, in Italia, qualcuno dovesse fare un colpo di stato non gradito all'associazione a delinquere sionista, anche il nostro popolo potrebbe subire identica sorte, compresi i golpisti. E' su questo che dovrebbe soffermarsi la nostra attenzione.
G. Martorana
Poveri italiani cacciati dal "pazzo" di Sirte? No è stata solo la nemesi storica, voluta e meritata, da colonialisti stranieri che occupavano "manu militare" la Libia.Ribadisco che Gheddafi è stato ciò che Mussolini è stato per gli italiani; merita rispetto e la storia gli renderà giustizia. Un grande rivoluzionario, un grande leader, che aveva dato indipendenza e prestigio internazionale alla Libia, cacciando colonialisti italiani, chiudendo le basi angloamericane,mentre noi consentiamo che se ne costruiscano di nuove, a fianco di tutti i popoli in lotta per l'autodeterminazione.Sarà opportuno ricordare che grazie al petrolio e al gas il popolo libico godeva di un livello di vita il più elevato dell'Africa.E' morto per mano degli stessi nemici che fecero fare la stessa fine a Mussolini, le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'occidente-porciliaia. TV
RispondiEliminaUn momento un momento...e se avesse veramente ordito Lockerbie?
RispondiEliminaDi fatto ci ha cacciato dalla Libia come stracci dal balcone.
Io rispetto Gheddafi morto combattendo, questo è diverso.
"Le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità": questo è l'avviso che precede le immagini drammatiche della canea che inizia a massacrare un uomo inerme e solo. Non credo che siano le immagini che urtino la nostra sensibilità.
RispondiEliminaPrima ancora urtano la nostra intelligenza.
Fosse stato anche il peggior uomo della terra, quelle immagini confermano che nulla è stato Gheddafi rispetto a chi ha ordinato di ucciderlo, a chi l'ha ucciso e a chi ha dileggiato, facendone scempio, il suo corpo.
Nelle immagini si intravedono coloro che hanno usato le braccia e le mani per farlo, ma sono solo miserrimi strumenti... Non si vedono gli aerei della NATO che hanno attaccato i mezzi su cui viaggiava Gheddafi. Gli aerei degli stati democratici occidentali, gli aerei di chi "difendeva" così il "popolo" libico. Armando, addestrando e assoldando una parte del popolo contro un'altra. Armando i soliti "partigiani" di complemento per il lavoro "sporco"... Soliti metodi.
"Le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità"...
No, ciò che davvero è insopportabile è l'inaudita violenza e l'infinita, squallida ipocrisia della "democrazia" che vuole sottomettere i popoli, ad ogni costo, in nome del potere economico.