Aria di elezioni: la Santanché sdogana il Front National
(umt) L'evento è di venerdì sera ma merita un forte richiamo: la scelta di Daniela Santanché di sponsorizzare il Front National è per me uno dei tanti segnali di chiamata alle armi. Se si va alle urne in primavera scatterà sicuramente in Berlusconi e nei suoi fedelissimi la logica militare del "nessun nemico a destra". Liquidato Fini, oramai nulla impedità di inglobare nella coalizione la Fiamma e la Destra di Storace (le due primedonne della fascisteria, la Mussolini e la Santanché appunto, essendo già state cooptate con i loro movimentini). E quindi si cominciano a lanciare segnali aperturisti verso quel poco che resta della destra radicale.La testimonianza è di Roberto Jonghi Lavarini, il leader della Destra per Milano, simpatizzante lepenista da 20 anni, da quando era segretario provinciale del Fronte della Gioventù.
Marine Le Pen accende la Fiammma a Milano di Roberto Jonghi Lavarini
Venerdì scorso, Palazzo Mezzanotte (sede della Borsa di Milano e splendido esempio di architettura fascista) ha ospitato un grande evento politico internazionale, ovvero la doppia intervista, realizzata da Vittorio Feltri (de Il Giornale), all'On. Daniela Santanchè (Sottosegretario del Governo guidato da Silvio Berlusconi, Segretaria Nazionale del Movimento per l’Italia e Dirigente Nazionale del Popolo della Libertà) e l'On. Marine Le Pen (figlia ed erede politica di Jean Marie Le Pen, Segretaria del Front National francese, eurodeputata e prossima candidata alle elezioni presidenziali). L’eccezionale evento (a porte chiuse e riservato alla stampa, per motivi di opportunità politica e sicurezza) è stato organizzato dalla Associazione Vox Populi di Roberto Perticone e dalla Fondazione Radici Europee di Diego Zarneri. Alla iniziativa ha subito aderito, con entusiasmo, Roberto Jonghi Lavarini, da sempre “lepenista” convinto, da quando, tra la fine degli anni ’80 e gli inizi dei ’90, come Dirigente e poi Segretario Provinciale del Fronte della Gioventù di Milano, tramite lo storico eurodeputato missino “romualdiano”, On. Franco Petronio (vice-presidente delle Destre Europee), ha incominciato a tessere rapporti politici e personali con gli esponenti dei movimenti nazionalisti ed anticomunisti europei e mondiali.
Il promotore, Roberto Perticone (noto esponente della destra sociale lombarda, già dirigente missino, poi di AN, ex Segretario Regionale de La Destra di Francesco Storace, esperto di Ezra Pound e di relazioni internazionali, amico personale della famiglia Le Pen), in realtà, prima, aveva proposto la sua iniziativa ad altri esponenti politici nazionali del PDL provenienti dal MSI ma nessuno di questi ha avuto i necessari “attributi” per accettare questa sfida, a differenza di Daniela Santanchè che, avrà pure i suoi difetti, ma, certamente, non manca di coraggio, fregandosene altamente di perbenisti e benpensanti. Prima di lei, solo l'eurodeputato leghista, On. Mario Borghezio, aveva avuto il coraggio politico di esporsi con il Fronte Nazionale. Purtroppo, gli ex misini, pieni di complessi di colpa e di inferiorità, giunti ai vertici del potere, salvo rare eccezioni, sono diventati i più ligi interpreti del “politicamente corretto”, e, in questo caso, hanno temuto di essere etichettati come lepenisti, “estremisti e razzisti”.
Grazie, dunque, a Daniela Santanchè, che ha fatto sua questa proposta, oltre che per farsi pubblicità personale, anche e soprattutto per far conoscere (quindi implicitamente “sdoganare”, legittimare e sostenere) il Fronte di Marine Le Pen, candidata all’Eliseo, per la vera destra nazional-popolare, in contrapposizione a Nicolas Sarkozy. Marine Le Pen ha dimostrato di avere il carisma e la determinazione del padre, una notevole dose di simpatia ed autoironia, grande fascino femminile e, soprattutto, idee chiare sul presente e sul futuro della Francia e dell’Europa. La vera contrapposizione politica è, secondo la leader della destra radicale francese, fra i veri patrioti (sociali ed identitari) ed il mondialismo (capitalista e liberal-socialista), fra l’Europa cristiana dei popoli e delle nazioni ("dei castelli e della cattedrali") e quella dei banchieri e dei burocrati, fra l’autodeterminazione dei popoli e l’imperialismo della finanza internazionale che (come ad esempio in Libia) con la scusa della democrazia, è interessato solo al petrolio ed allo sfruttamento delle ricchezze altrui. Da questa analisi le proposte del Fronte sul blocco totale della immigrazione extraeuropea, sulla revisione della moneta unica e sulla costruzione di una Europa Nazione, politicamente e militarmente forte, libera ed indipendente dagli interessi USA. Il nuovo Fronte Nazionale è si moderato nella forma e moderno nell’estetica ma ribadisce tutta la sua potente tradizione valoriale e controrivoluzionaria. Quanto espresso nel corso dell'intervista è tutto contenuto nel libro autobiografico e programmatico di Marine Le Pen, "Controcorrente", in Italia edito dalle edizioni de Il Borghese, con la prefazione del giornalista di destra Fabio Torriero.
All’incontro, oltre a decine di giornalisti, erano presenti anche alcuni, selezionati esponenti politici, forniti di invito numerato e nominale, fra questi: Attilio Carelli (Dirigente Nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, guidato da Luca Romagnoli, unico movimento politico italiano ufficialmente alleato del Front National), Generoso Melorio, Massimo Parise e Valeria Valido (dirigenti del Movimento per l’Italia), Franco Seminara (del sindacato nazionale Unione Generale del Lavoro), Francesco Filippo Marotta e Mario Mazzocchi Palmieri (del comitato Destra per Milano), Flavio Nucci (del movimento Destrafuturo), Carlo Lasi (segretario del movimento Patria Sociale), il Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca (presidente del Centro Studi Europa 2000) e storici militanti della destra milanese come Remo Casagrande e la contessa Elena Manzoni di Chiosca e Poggiolo (una delle promotrici della "maggioranza silenziosa").
Marine Le Pen accende la Fiammma a Milano di Roberto Jonghi Lavarini
Venerdì scorso, Palazzo Mezzanotte (sede della Borsa di Milano e splendido esempio di architettura fascista) ha ospitato un grande evento politico internazionale, ovvero la doppia intervista, realizzata da Vittorio Feltri (de Il Giornale), all'On. Daniela Santanchè (Sottosegretario del Governo guidato da Silvio Berlusconi, Segretaria Nazionale del Movimento per l’Italia e Dirigente Nazionale del Popolo della Libertà) e l'On. Marine Le Pen (figlia ed erede politica di Jean Marie Le Pen, Segretaria del Front National francese, eurodeputata e prossima candidata alle elezioni presidenziali). L’eccezionale evento (a porte chiuse e riservato alla stampa, per motivi di opportunità politica e sicurezza) è stato organizzato dalla Associazione Vox Populi di Roberto Perticone e dalla Fondazione Radici Europee di Diego Zarneri. Alla iniziativa ha subito aderito, con entusiasmo, Roberto Jonghi Lavarini, da sempre “lepenista” convinto, da quando, tra la fine degli anni ’80 e gli inizi dei ’90, come Dirigente e poi Segretario Provinciale del Fronte della Gioventù di Milano, tramite lo storico eurodeputato missino “romualdiano”, On. Franco Petronio (vice-presidente delle Destre Europee), ha incominciato a tessere rapporti politici e personali con gli esponenti dei movimenti nazionalisti ed anticomunisti europei e mondiali.
Il promotore, Roberto Perticone (noto esponente della destra sociale lombarda, già dirigente missino, poi di AN, ex Segretario Regionale de La Destra di Francesco Storace, esperto di Ezra Pound e di relazioni internazionali, amico personale della famiglia Le Pen), in realtà, prima, aveva proposto la sua iniziativa ad altri esponenti politici nazionali del PDL provenienti dal MSI ma nessuno di questi ha avuto i necessari “attributi” per accettare questa sfida, a differenza di Daniela Santanchè che, avrà pure i suoi difetti, ma, certamente, non manca di coraggio, fregandosene altamente di perbenisti e benpensanti. Prima di lei, solo l'eurodeputato leghista, On. Mario Borghezio, aveva avuto il coraggio politico di esporsi con il Fronte Nazionale. Purtroppo, gli ex misini, pieni di complessi di colpa e di inferiorità, giunti ai vertici del potere, salvo rare eccezioni, sono diventati i più ligi interpreti del “politicamente corretto”, e, in questo caso, hanno temuto di essere etichettati come lepenisti, “estremisti e razzisti”.
Grazie, dunque, a Daniela Santanchè, che ha fatto sua questa proposta, oltre che per farsi pubblicità personale, anche e soprattutto per far conoscere (quindi implicitamente “sdoganare”, legittimare e sostenere) il Fronte di Marine Le Pen, candidata all’Eliseo, per la vera destra nazional-popolare, in contrapposizione a Nicolas Sarkozy. Marine Le Pen ha dimostrato di avere il carisma e la determinazione del padre, una notevole dose di simpatia ed autoironia, grande fascino femminile e, soprattutto, idee chiare sul presente e sul futuro della Francia e dell’Europa. La vera contrapposizione politica è, secondo la leader della destra radicale francese, fra i veri patrioti (sociali ed identitari) ed il mondialismo (capitalista e liberal-socialista), fra l’Europa cristiana dei popoli e delle nazioni ("dei castelli e della cattedrali") e quella dei banchieri e dei burocrati, fra l’autodeterminazione dei popoli e l’imperialismo della finanza internazionale che (come ad esempio in Libia) con la scusa della democrazia, è interessato solo al petrolio ed allo sfruttamento delle ricchezze altrui. Da questa analisi le proposte del Fronte sul blocco totale della immigrazione extraeuropea, sulla revisione della moneta unica e sulla costruzione di una Europa Nazione, politicamente e militarmente forte, libera ed indipendente dagli interessi USA. Il nuovo Fronte Nazionale è si moderato nella forma e moderno nell’estetica ma ribadisce tutta la sua potente tradizione valoriale e controrivoluzionaria. Quanto espresso nel corso dell'intervista è tutto contenuto nel libro autobiografico e programmatico di Marine Le Pen, "Controcorrente", in Italia edito dalle edizioni de Il Borghese, con la prefazione del giornalista di destra Fabio Torriero.
All’incontro, oltre a decine di giornalisti, erano presenti anche alcuni, selezionati esponenti politici, forniti di invito numerato e nominale, fra questi: Attilio Carelli (Dirigente Nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, guidato da Luca Romagnoli, unico movimento politico italiano ufficialmente alleato del Front National), Generoso Melorio, Massimo Parise e Valeria Valido (dirigenti del Movimento per l’Italia), Franco Seminara (del sindacato nazionale Unione Generale del Lavoro), Francesco Filippo Marotta e Mario Mazzocchi Palmieri (del comitato Destra per Milano), Flavio Nucci (del movimento Destrafuturo), Carlo Lasi (segretario del movimento Patria Sociale), il Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca (presidente del Centro Studi Europa 2000) e storici militanti della destra milanese come Remo Casagrande e la contessa Elena Manzoni di Chiosca e Poggiolo (una delle promotrici della "maggioranza silenziosa").
Noi Daniela Santachè, loro Marine Le Pen. Noi Berlusconi, loro Sarkozy. Che fortunati sti francesi de merd.
RispondiEliminaIncredibile Carelli, da quindici anni nella Fiamma Tricolore senza mai aver fatto niente se non fare l'ombra del segretario nazionale e sempre disponibile per carichette di facciata!
RispondiEliminaComunque quello che non si capisce è perchè quel pochissimo, ma veramente poco, della Fiamma non confluisce nel Pdl visto che non è più in grado di presentersi a nessun tipo di elezioni autonomamente per mancanza di militanti e candidati.
Filippo
Già settimana scorsa vi era stato un convegno al quale hanno partecipato sia Storace che Romagnoli. La Destra e la Fiamma, anche se hanno sempre meno militanti, possono contare ancora su una presenza a livello nazionale e su due simboli (la scritta destra e la fiamma tricolre) di richiamo sul vecchio elettorato missino, ora deluso dal PDL e, al nord, anche dalla Lega. Berlusconi avrà visto i sondaggi ed ha delegato la sua amica Santanchè a recuperare l'area destra.
RispondiEliminaGianni di Torino
Per fortuna c'è ancora Forza Nuova che dimostra dignità e coerenza!!!
RispondiEliminaFilippo
Il Fronte Nazionale francese è un grande partito nazional-popolare del 15-20% mentre i partitini della destra radicale italiana, divisi e sommati, non raggiungono nemmeno il 3%.
RispondiEliminaCaro Filippo: Forza Nuova avrà anche "dignità e coerenza" ma non ha capacità politiche e consenso elettorale e, da sola, non è mai riuscita ad ottenere neanche l'l%.
Marco ex FNS
grazie a Dio esiste Forza Nuova.
RispondiEliminaSe Fiore avesse avuto lungimiranza politica, avrebbe dovuto abbandonare una parte degli otto punti, si sarebbe dovuto circondare di una giovane classe dirigente di formazione nazionalista che amasse la volontà di potenza e il diplomatismo. Invece è cieco come un frate chiuso nella sua cella ed è circondato da peracottari che ogni due minuti devono fare i paragoni con il fascismo e non hanno una minima cognizione culturale di tutto il resto e di tattica finalizzata al consenso.
RispondiEliminaQuesto è il motivo per cui nel post-Berlusconi, a Destra, c'è un vuoto enorme da colmare, ma nessuno è pronto a riempirlo.
Der Beobachter
Come sosteneva il barone Evola questa che viviamo è l'era del Kali Yuga (età oscura e di piena e totale decadenza). Sicuramente un tragico presagio della fine dei nostri tempi, è dato da questo pullulare di femmine a capo dei movimenti di salvezza nazionale.La Santanchè è antropologicamente differente da noi; ex animatrice delle notti brave dei vip alla Flavio Briatore e del suo Bilionaire della Costa Smeralda,locali frequentatissimi da puttane e tossicomani, cosa mai avrà di tanto carismatico, non lo capisco. Le sue continue provocazioni contro le donne islamiche, è l'unica nota di avvilente coraggio,infatti le vorrebbe tutte, come le escort occidentali. Divorziata con figlio unico, cresciuto senza padre, è la degna personificazione della donna occidentale e della decadenza dell'occidente-porcilaia.Un po di salutare maschilismo e rispediamo le femmine in casa a fare la calza cribbio!E che Dio ci liberi da questo flagello! TV
RispondiEliminaHo donato personalmente a Marine le Pen una maglietta uguale a quella che indosso sul mio profilo facebook, questo per dire che ho incontrato la graziosa signora a Roma invitata da Lucherini che ha il suo gran dafare...ero in prima fila ad ascoltarla a Piazza Colonna, hanno parlato più gli introduttori che lei...pavoni peggio di me..mirabile intervento del principe Ruspoli...Forza Nuova continua a rivolgersi ad una minoranza...ma si colgono segnali...cmq unità dell'area, grande coalizione elettorale strategica per vincere deputati che non prendano più di 800 euro al mese..cà nisciuno è fesso. La politica è una missione non un piatto.
RispondiEliminanon so se in giro ci sia più prezzemolo o più jonghi
RispondiEliminaBeh caro Marco ex FNS, contribuisci tu ad dare maggiori capacità politiche e quindi più forza elettorale a Forza Nuova,io penso che a questo punto tutti i camerati in buona fede al di là delle personali precedenti esperienze politiche e militanti devono capire che l'unico soggetto che può avere potenzialità politiche ed elettorali in termini di oltre la destra e la sinistra per costruire l'alternativa socialnazionale non è altro che Forza Nuova, dico questo pur non condividendo tutto dei punti del programma politico di Fiore ma guardando alla realtà vedo che è l'unico movimento che possa definirsi realmente autonomo, coerente e con un nucleo di militanti adeguato!
RispondiEliminaFilippo
Veramente piuttosto che optare per la ormai fallita Forza Nuova scelgo qualche elemento valido che possa emergere dall'area liberale.
RispondiEliminaAderire a Forza Nuova in questo momento è come voler partecipare a tutti i costi a un gran galà vestiti da pezzenti. Evitiamo di sporcare ciò che è buono.
Der Beobachter
io sono d'accordo con "prezzomolo jonghi" sulla necessità di unire le varie anime della destra italiana in un solo "fronte nazionale" antimondialista.
RispondiEliminadobbiamo superare le piccole differenze, e puntare su ciò che di essenziale ci unisce: storia, identità e valori di riferimento.
fiamma, destra e forzanuova divise non hanno alcuna credibilità politica. unite o almeno federate, potrebbero avere i necessari consensi per ottenere una degna rappresentanza.
maurizio mariano
Jonghi Lavarini sono anni che è alla disperata ricerca di una poltrona... ridicola la sua autocandidatura alla circoscrizione centro di Mialno alla ultime elezioni...
RispondiElimina@Der Beobachter: FN oggi più che mai è la scelta giusta in quanto alternativa non c'è, trovamene una... FN non è solo "gli 8 punti" la nostra linea politica va ben oltre ed è ribadita in chiari comunicati e iniziative, sempre alla luce del sole. Ribadisco che FN non deve riempire nessun "vuoto a destra" quello lo lasciamo alle varie correnti del PDL alla Destra di Storace. Forza Nuova è tradizione e terza posizione.
RispondiEliminaRoberto Jonghi Lavarini solo se avesse voluto, sarebbe certamente diventato deputato. Era giovanissimo presidente di zona e dirigente regionale di AN, quando, nel lontano 1999, rinunciando ad una sicura carriera politica, è uscito dal partito, aderendo alla Fiamma Tricolore, per difendere le Sue e nostre idee.
RispondiEliminaIn tanti lo abbiamo seguito allora e continuiamo a sostenerlo oggi, dodici anni dopo, certi delle sue capacità politiche e della sua disinteressata passione ideale. Chi ne parla male è solo perchè non lo conosce bene!
Jonghi è un vero Camerata: oggi ero con Lui al funerale del Comandante Bordogna della X MAS e, venerdì prossimo festeggeremo insieme il XXVIII OTTOBRE, come facciamo sempre dal lontano 1986.
SERGIO SPINELLI
fondazionerivoltaideale@gmail.com
Presidente Onorario di Destra per Milano
già
- Combattente della RSI,
- Volontario nelle Fiamme Bianche,
- Consigliere di Zona a Milano,
- Dirigente del Movimento Sociale.
la destra e fiamma vanno verso l'unificazione,ma nell'ambito del centrodestra. piaccia o meno forza nuova rimane unica opposizione.
RispondiEliminaVabbè, con tutto il rispetto per le "fiamme bianche ed i vecchi camerati", la retorica missina e destroide di Jonghi e soci non mi interessa minimamente. Invece, per quanto riguarda Forza Nuova, il problema è che si tratta, a dispetto del nome, di un movimento culturalmente vecchio, superato, senza prospettive, finito in un vicolo chiuso. Mi sembra che l'unica vera novità sia il movimentismo, apartitico e trasversale, di Casa Pound ma bisogna vedere, alla lunga, quali saranno i risultati concreti ottenuti.
RispondiEliminaComunità Militante Ancona
Ma non si dibatteva di Marine Le Pen??
RispondiEliminaSe Le Pen ha bisogno di Santachè è mica messa bene...
RispondiEliminaFn come ho detto e ridetto anche a Fiore a Littoria Latina lo scorso 22 ottobre deve inserire nel simbolo lo scudo crociato. Questo per vincere l'isolamento e mettersi sulla via del futuro senza rinnegare. Se facesse così aggancerebbe Marine più di ogni altro, perchè i suoi 8 punti sono i migliori in assoluto. E forti, e Marine è tosta.Alleanza con tutta l'area fiamma, la destra... per eleggere deputati ..ho detto sopra.
RispondiEliminaLa Santanchè è sempre in cerca di visibilità mediatica e Marine Le Pen di legittimità politica internazionale e l'essere invitata da un sottosegretario di governo di un paese europeo le è certamente utile. Inoltre penso si tratti, dopo il caso Bini Samghi, dell'ennesimo colpo basso di Berlusconi per indebolire il presidente francese Sarcozy. Terzo, la presenza di personaggi come Carelli, Jonghi e Lasi all'incontro, è una conferma della strategia berlusconiana di recupero a destra, partendo dalla riunificazione fra i partitini di Storace e Romagnoli. Non ultimo, a Roma, alla presentazione del libro di Marine Le Pen, erano presenti anche il Principe Nero Lilio Sforza Ruspoli ed il Senatore PDL Peppino Ciarrapico che hanno, di fatto, benedetto questo progetto.
RispondiElimina@Agostino: si, ma ormai da 10 anni ad oggi, in ogni discussione che si rispetti, bisogna sottolineare che FN sta alla frutta, che Fiore sbaglia e che siamo tutti chirichetti, qualunque sia il tema della discussione.
RispondiEliminaMa si lasciamoli pure parlare questi denigratori a tempo pieno, il "rassemblement" di certa paccottiglia destroide sotto l'ala protettrice di Berlusconi è una chimera che si rinnova oramai da dieci anni, prima c'era Rauti che la sosteneva e poi via via altri furbastri in cerca di qualche strapuntino o di qualche briciola che cade dai banchetti miliardari del centrodestra. La tesi che ora che non c'è più Fini sarà molto più facile accreditarsi presso Berlusconi è una stronzata, Berlusconi guarda i sondaggi non altro, deve avere un interesse elettorale per fare un'operazione del genere e nonostante la fuoriuscita di Fini dal Pdl una certa area non può certo assicurare numeri considerevoli...ad ogni modo l'unico che riuscirà ad entrare nel centrodestra sarà Storace anche perchè ne faceva già parte prima e anzi, già adesso, ci è tornato. Gli altri pietiranno per nulla! A der beobachter consiglio di trovarsi un soprannome più adeguato ai suoi amichetti liberali!
RispondiEliminaFilippo
Se ci fosse un'area che manda dei deputati con 800 euro al mese...unita, su tre cose, blocco immigrazione, no coppie gay, mutuo sociale alle giovani coppie, se anche ci si dividesse dopo le elezioni, alleandosi strategicamente con Berlusconi per mandare sti deputati missionari...allora l'area sono convinto che avrebbe un colpo d'ala...lo capirebbe anche Berli...ma impera la mediocrazia...
RispondiEliminaPreciso : "no coppie gay" significa che lo Stato non può riconoscere come valide istituzionalmente le unioni omosessuali e incoraggiarle, blocco dell'immigrazione al secondo punto,(ma discussione su jus solis e jus sanguinis, dico io), terzo, giovani coppie sposate, maschio e femmina, OVVIO!
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