Ricordando Terracciano: l'esperienza di Orion e il sodalizio rosso-bruno
Per il 75esimo anniversario della nascita di Carlo Terracciano pubblico, rieditandolo, un vecchio post del 2011 sulla corrente nazionalcomunista, attiva agli inizi negli anni 90, di cui lo studioso di geopolitica fa appassionato esponente
(umt) Nei giorni scorsi in questo blog si è aperto un interessante dibattito, a partire dalla recensione di Massimo Introvigne del libro di Giovanni Tarantino su Giovane Europa e Nuova destra, sull'eredità della corrente nazional-comunista. Nei suoi interventi appassionati Francesco Mancinelli ha più volte richiamato il tema, individuando in Maurizio Murelli, Claudio Mutti e Carlo Terracciano le migliori espressioni di quella scuola di pensiero. Oggi, sesto anniversario della morte di Carlo Terracciano, CasaPound L'Aquila organizza un dibattito a lui dedicato "Il soldato politico", a cui partecipano anche Alessandra Colla, direttore di Orion e Francesco Guerrini, del circolo 'I duellanti', la comunità dei discepoli di Terracciano che, dopo la sua morte, hanno voluto dare forma organizzata al suo cenacolo
In Fascisteria (Sperling & Kupfer, 2008) così ho raccontato il sodalizio rosso-bruno che nei primi anni Novanta si era saldato intorno alla redazione di Orion:
Quando è liberato,
gli ultimi fuochi di guerriglia sono spenti e Murelli individua la
sua missione di “uomo
di milizia”
nell’editoria: con il Centro culturale Barbarossa di Saluzzo
(formato insieme ad alcuni reduci di Europa civiltà) dà vita alle
omonime edizioni e poi alla rivista Orion
che,
nel corso degli anni,
si consolida come stella polare dell’area rosso-bruna. Il gruppo –
dopo un breve flirt con i leghisti – trae nuova linfa dalla nascita
dell’opposizione nazionalcomunista in Russia. Murelli, citando un
sovietologo marxista come Vittorio Strada, sottolinea il dinamismo
della nuova destra russa nel superare la contrapposizione
antifascismo-anticomunismo che ha segnato il fronte della guerra
civile europea:
Noi pensiamo che all’interno dell’evoluzione del pensiero comunista, che non è solo quello marxista, ma che ha tradizioni diverse e antichissime, e all’interno di quella che è stata la sintesi fascista di valori tradizionali e nazionali, ci siano i presupposti per ricostruire un’ipotesi politica, economica e sociale.
La
rivista tira duemila copie ed è lo snodo di un piccolo circuito
editoriale, con un centro studi (che si definisce terminale di
Sinergie europee, network
internazionale
nazional-bolscevico), un bollettino monografico, Origini,
un
foglio di agitazione politica, Aurora,
dal taglio fortemente «socialista»,
la casa editrice Barbarossa e una libreria fantasy
in
centro a Milano, La
bottega del fantastico, che
dà da campare a Marco Battarra, l’altro leader. Al movimento –
il Fronte europeo di liberazione ha qualche centinaio di
simpatizzanti in tutt’Italia – aderisce uno dei più
prestigiosi sodali di Freda (in rotta da anni con il “professore”): Carlo Terracciano. Ma anche uno dei fondatori di Prima linea, condannato
per l’omicidio del consigliere provinciale missino di Milano,
Enrico Pedenovi. Quel Chicco Galmozzi, dissociato dalla lotta armata
ma non dal comunismo e patito di Fiume. Un melting
pot
che consente a Murelli di affermare con orgoglio:
Tutti gli irriducibili, sia che provengano da destra che da sinistra, che siano pagani o fondamentalisti islamici, che siano cattolici vandeani o anarchici bestemmiatori di ogni dio, transitano per Orion.
E
anche di denunciare una crescente pressione poliziesca su chi –
dai centri sociali
dissidenti rispetto a
quel Leoncavallo che domina la scena milanese fino ai i
cittadini iraniani – trattiene rapporti con la rivista. Una
repressione preannunziata, data per scontata da chi, quindici anni
dopo, torna a rovesciare l’aforisma di Karl Von Clausewitz.
Quelli che vanno a fondare Sinergie Europee - dichiarano apertamente che - la politica va intesa per quel che realmente è: la continuazione della guerra con altri mezzi
e annunciano la ridiscesa in campo in un processo di aggregazione che
richiama con forza l’esperienza degli anni Sessanta di Jean
Thiriart, il nazionalbolscevico
vallone, fondatore del primo movimento imperialista
europeo. Il punto di partenza è la
destra radicale:
insieme eterogeneo di correnti ideologiche (dai neonazisti veri e propri ai corporativisti, dai teorici della rivoluzione conservatrice ai “cercatori del Graal”, dalla sinistra fascista alla corrente spiritualista e idealista dello stesso fascismo, dai razzisti ariani e celti ai semplici anticomunisti duri).
Da
essa, una scheggia
rivoluzionaria è approdata a una posizione antimperialista e
antimondialista, di lotta dura alla “congiura
delle élite”
plutocratiche, sioniste e massoniche, dalla parte dei popoli. La
nuova sintesi che Orion
propone
ha caratteri di originalità:
una peculiare visione in chiave islamica della possibile alleanza con l’ex Unione Sovietica e il mondo islamico.
Ma alla fine il nostro sogno è stato spezzato.
RispondiEliminaMaurizio Murelli
Con un po di coraggio in più, forse, il sogno si poteva avverare!
RispondiEliminaMaurizio Neri
Non credo proprio si sia trattato di mancanza di coraggio. I nuovi fermenti hanno imposto altre vie ed evirato la nostra di allora. Hanno vinto le ortodossie ideologiche e la logica di emancipazione che presumono possedere.
RispondiEliminaMaurizio Murelli
Salve Maurizio,
RispondiEliminaconsentimi per una volta di non essere d'accordo con Te. Ancora una volta ad affossare il progetto
è stata Roma, diciamocelo chiaramente.
Tutto quello che "avviene" in questa Città distrugge miseramente i progetti di emancipazione ideologica e di ricerca che si generano guardacaso laddove "si lavora".
E credimi , io che vengo dalla provincia, conosco tutti i limiti " dell' enclave d'ambiente " in cui mi di-batto da 30 anni .
Orion dovette affrontare un primo pesantissimo attacco ( ... anche alla Tua personale persona) dalla Destra Radicale romana da un lato, e dalla Nuova Destra d'altra , il tutto intorno 1986 perchè ORION ed il Suo staff ( Murelli-Terracciano-Mutti-Colla) era percepito come concorrenza, non come opportunità, come fiore all'occhiello di gagliarda emancipazione da sabotare, perchè anticipava i tempi e non li subiva , perchè era spietata nell'autocritica interna e spregiudicata verso " l'individuazione di cio' che era NEMICO PRINCIPALE" . E' stata ORION a dare " la benzina ideologica " alla Lega e ad anticipare Mosca e la Russia come potenziale alleato di liberazione : il muro stava ancora su, ed Orion stava avanti alla Storia di 20-25 anni su quanto sarebbe accaduto.
Insomma una esperienza d'avanguardia tipicamente milanese, fattiva, operativa, senza chiacchiere e senza tanti fronzoli neo/destri , i fronzoli che preparavano la migrazione di intere classi dirigenti ex-frontine e missine-rautiane verso le tante schifose,meschine, misarabili, plebee destre-nuove ( dalle variabili populiste-xenofobe-razziste a quelle ben peggiori ed ipocrite destro-sociali) .
Poi l'avvento della contro-rivoluzione di pensiero e di azione, partorita a cavallo tra il 1992-ed 1993 (di cui anche io purtroppo ed in parte mi sento comunque responsabile ...), ha fatto tutto il resto dei danni ...
Quelli che Tu chiami " Nuovi Fermenti " c'hanno castrato volutamente, c'hanno purtroppo rimandato indietro in termini di " immaginari, linguaggio, riferimenti e posizionamento politico" di almeno 20-30 anni, per poi ritornare oggi, laddove si era partiti.
Credimi " La tentazione sinistra " di Orion ci manca molto di piu' , di quanto Tu creda ...
Un caro saluto
Francesco Mancinelli
Caro Francesco,
RispondiEliminatocca darti ragione anche stavolta.
Per quanto mi riguarda, però, nessun sogno è stato spezzato da nessuno. Semplicemente, un progetto è stato ostacolato e si è conosciuto un momento di crisi: ma le crisi sono sempre utili — a capire come stanno le cose e a fare delle scelte. Sono state fatte. E il mio progetto, che non è solo mio, beninteso, si è spostato altrove. Del resto, l'esistente è per sua natura in divenire, e il movimento è vita ;-)
Io, credimi, sto bene come, dove e con chi sto. E vado avanti.
Un abbraccio
Già Alessandra, .... volare definitivamente verso " L'altrove ", invece di rimanere qui, abbarbicati e tener duro sul ciglio " dell'Abisso " .
RispondiEliminaPrima o poi pero' giuro che Ti raggiungo ....
Un caro saluto
Francesco
Buongiorno Alessandra, Maurizio e Francesco. Ho letto con molto interesse questa "storia di Orion", che non conoscevo, ma non ho capito bene chi e come avrebbe infranto od ostacolato il sogno. A che cosa si riferisce precisamente Maurizio con "nuovi fermenti"? Ciao e grazie.
RispondiEliminaNiente accade in vano e ogni tempo richiede il suo ritmo. Il raggio della ruota che ora sta in basso poi tornerà ad essere in alto.... nel mentre la ruota si sarà spostata in avanti... o in dietro ;-)
RispondiEliminaMaurizio Murelli
x Anna. Troppo complssa la cosa per essere compressa in uno spazio così sintetico. Io almeno non sono in gardo di farlo.
RispondiEliminaper FRANCESCO MANCINELLI
RispondiEliminaFrancesco, ci sono mille modi e mille luoghi per "tener duro" ;-)
In ogni caso, sai dove trovarmi. Ti aspetto --- ti aspettiamo. Quando vorrai...
Un abbraccio
A.