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Patierno: Fioravanti era davvero un ragazzo della via Pal



(umt) E' un mese memorabile questo settembre per il regista napoletano Francesco Patierno. Tra la presenza al Lido di Venezia con "Cose dell'altro mondo" e l'uscita del documentario "Giusva. La vera vita di Valerio Fioravanti", in libreria da martedì scorso, accompagnato da un agile volumetto a otto mani della Sperling &Kupfer (con contributi di Colombo Rao e Telese: è bastato metà del viaggio in treno del lunedì per leggerlo). E' un artista più che un intellettuale Patierno (oltre che un 'malatissimo' tifoso del Napoli: e questa condizione umana contribuisce a rendere particolarmente felici questi giorni per lui) e quindi è con uno sguardo laterale che ha voluto ricostruire la vicenda, a partire dal bambino prodigio che fu il terrorista nero più famoso d'Italia. 

Non ho ancora avuto il tempo di vedere il documentario ma trovo interessante il suo approccio, che è raccontato appunto nel suo breve saggio. Patierno parte naturalmente da un'ossessione: reduce dal successo clamoroso del suo primo film (Pater familias, presentato a Berlino nel 2002 e premiato in giro per il mondo) invece di incassare i dividendi con qualche progetto commerciale, lavora per anni al progetto di un film narrativo sulla vicenda di Valerio e Francesca. Per scoprire che in Italia no, non si può raccontare il terrorismo nero. Anche se si ha una dichiarata distanza dai protagonisti (e una ferma condanna dei loro delitti, ma non una intransigente ostilità). 
E così il lungo lavorio mette capo a un documentario in cui notevole è stata l'attività di inchiesta. Ma Patierno, dicevamo, è un intellettuale più che un cronista. E quindi dedica grande attenzione ai film visti, ai libri letti dai ragazzi terribili. E nella scoperta dell'inquietante parallelo tra i combattenti della via Pal e i guerrieri neri di Monteverde invera la straordinaria lezione di Sciascia: che c'è molta più verità nella letteratura che nella storia (e talvolta nella realtà).

3 commenti:

  1. chi dà soldi a rao e telese è un pirla. esattamente come chi compra il libri di ferrari

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  2. chi ritiene che rao sia uguale a ferrari è un cazzo pieno d'acqua che serve solo per pisciare

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  3. Nicola Rao seppur ha avuto simpatie giovanili in Terza Posizione; si è messo a posto, con stipendio fisso, alla mamma RAI TV e quindi si è adeguato alla vulgata giornalistica corrente che va per la maggiore.In pratica, manco ci fosse carenza di "pistaroli neri" e "fontanologhi"( stile alla Marco Nozza, Ibio Paolucci, Camilla Cederna) con costoro all'unisono si è messo a cantare in coro:"trama nera trama nera solo con te si fa carriera".Mi sovviene alla mente il sottotitolo del periodico "Il Selvaggio" di Mino Maccari che recitava così: "Sia fatto arrosto chi si è messo a posto!" TV

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