Nella Destra non c'è solo il caso Tilgher: voci sui mal di pancia degli ex fiammisti
Non c'è solo il caso Tilgher a mantenere alta la tensione politica nella Destra di Storace. A essere delusi, per gli impegni disattesi, sarebbero, secondo autorevoli indiscrezioni, i militanti di Progetto nazionale, la corrente di minoranza della Fiamma tricolore che faceva capo al leader storico del Vfs, Piero Puschiavo, confluiti proprio un anno fa nel partito e già in rotta di collisione. All'atto della federazione tra Progetto nazionale-Fiamma futuro e La Destra di Storace, erano stati cooptati nell'esecutivo nazionale del partito Puschiavo e l'emiliano Manuel Negri, responsabile del programma e già esponente di spicco della Comunità politica di Avanguardia.
La base di PN, molto radicale, da sempre ha mal digerito l'ingresso ne La Destra e l'ha accettato come passaggio necessario per uscire dal ghetto politico in cui l'aveva costretta la fallimentare esperienza fiammista. Si sono così diffusi i lamenti dei militanti per la ghettizzazione del gruppo e per l'assenza di incarichi e visibilità del loro leader. L'accordo federativo, secondo queste voci, avrebbe previsto un incarico pesante per Puschiavo all'interno del partito (non dimentichiamo che era vice presidente nazionale e segretario del Veneto nella FT) e l'autonomia al pari di una corrente per PN. Di fatto per Puschiavo non è arrivato nessun incarico e PN sarebbe contrastato nel territorio dai dirigenti de La Destra con la conseguenza che stanno praticamente scomparendo e molti di loro spingerebbero sul leader per uscire dal partito.
La base di PN, molto radicale, da sempre ha mal digerito l'ingresso ne La Destra e l'ha accettato come passaggio necessario per uscire dal ghetto politico in cui l'aveva costretta la fallimentare esperienza fiammista. Si sono così diffusi i lamenti dei militanti per la ghettizzazione del gruppo e per l'assenza di incarichi e visibilità del loro leader. L'accordo federativo, secondo queste voci, avrebbe previsto un incarico pesante per Puschiavo all'interno del partito (non dimentichiamo che era vice presidente nazionale e segretario del Veneto nella FT) e l'autonomia al pari di una corrente per PN. Di fatto per Puschiavo non è arrivato nessun incarico e PN sarebbe contrastato nel territorio dai dirigenti de La Destra con la conseguenza che stanno praticamente scomparendo e molti di loro spingerebbero sul leader per uscire dal partito.
Gli aderenti di PN costituiscono una realtà composita: alcuni provengono dalla Fiamma, altri dal Veneto front Skinheads, altri ancora da realtà locali non conformi. Ma al tempo stesso è noto il modo di pensare di Storace. Uno che si è guadagnato il nomignolo di Epurator può mai ammettere nel suo partito la costituzione programmata di correnti autonome? Il caso Area Destra del resto è emblematico, di fatto sono stati messi alla porta perchè disturbavano e si sono a loro volta riciclati confluendo, con un certo riconoscimento organizzativo, nella Destra sociale di Castellino.
Sì ma al di là delle voci c'è qualche riga sul "mal di pancia" di Puschiavo? Perchè Puschiavo risulta tra i firmatari della mozione di Storace e da nessuna parte trovi un comunicato di risentimento sulle scelte del congresso...
RispondiEliminaE chi ha parlato d puschiavo? Tutto il pezzo è sulla truppa
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