I 75 anni di Stefano Delle Chiaie
(umt) Compie oggi 75 anni Stefano Delle Chiaie, con "Giorgio" Freda il leader più noto della destra radicale italiana. Una figura controversa quanto nessun altra: per decenni liquidato come il provocatore e l'infiltrato, per eccellenza, da qualche anno, terminati con assoluzioni tutti i processi più "pesanti", che lo vedevano accusato di essere il grande stratega delle stragi, la saggistica ha cominciato a restituirne un'immagine più equilibrata.
Il dato di fatto a cui tutti, prima o poi, ci siamo dovuti arrendere (e mi ci metto pure io che per una lunga fase lo avevo utilizzato come archetipo del fascista "guardia bianca") è che i "boatos" sul suo rapporto organico con il Viminale, seppure ripetuti centinaia di volte, restano tali. Non è stata, insomma, ancora trovata la pistola fumante ...E' indubbio invece che la sua figura vada ricondotta a uno scenario internazionale, che è tra l'altro a lui più consono, avendo operato per 17 anni in tre diversi continenti, sporcandosi le mani in attività di controguerriglia e di consulenza con regimi e movimenti anticomunisti di diversa natura (dalle attività contro il governo algerino alle missioni nell'Africa portoghese che segneranno la sua rottura con Pierluigi Concutelli, dal Cile di Pinochet ai generali boliviani destituiti da un golpe amerikano costato la vita al suo bracccio destro Pierluigi Pagliai) ma sempre mantenendo il rispetto e la fedeltà dei suoi militanti che in lui riconoscevano la leadership di un capo dallo stile di vita rigoroso e spartano e dalla dedizione totale alla missione rivoluzionaria.
Non è stata, ovviamente, tutta colpa nostra. Alla sua cattiva immagine ha, infatti, contribuito l'aperta ostilità di ampie fette dell'ambiente, come dimostra il durissimo attacco del comitato pro-Freda, che in un volumetto in francese, stampato nel 1977, non esitò a definirlo un mercenario al soldo dei peggiori regimi reazionari.
Del resto lo stesso Vinciguerra, che alla fine di un rapporto altalenante ha consumato lo strappo da Avanguardia nazionale, nei suoi confronti ha mantenuto un rapporto di simbiosi ambigua. Attendiamo ora, con crescente curiosità l'uscita, nei prossimi mesi, della sua biografia curata da Massimiliano Griner e a cui è dedicata un interessante gruppo su Facebook.
Sinceri camerateschi auguri.
RispondiEliminaero un grande estimatore di Stefano Delle chiaie tra i 20 e i 25 anni ed aderi alla sua Lega Nazional Popolare nel 1991. Poi pero' emersero tutte le sue tresche col Viminale e i rapporti da lui stesso confermati con Maletti e Labruna incontrati personalmente in Spagna ( e ripeto da lui amessi.......). Poi leggendo anche " Camerati addio" mi sono fatto una mia idea di Delle Chiaie e molti avanguardisti. E Non e' proprio positiva.......
RispondiEliminaOra credo frequenti in maniera ambigua Storace e i suoi accoliti. Giusto giusto per non dire di essere interamente contiguo e dentro il Pdl. Contento lui...................
Ago