Blood & Honour, Colleverde si mobilita al fianco degli occupanti

Infuria la polemica sul presunto sbarco in Italia di Blood & Honour, il circuito internazionale di musica Rac. Poiché alcuni lettori del blog ed altri amici di facebook si sono meravigliati del post precedente (ribadisco: smentire una circostanza - CasaItalia Colleverde sede di B&H - non significa negare la realtà di un fatto - l'occupazione di Giudonia ospiterà un evento B&H) mi prendo la libertà di invitare alla visione della locandina pbblicata a fianco: dove è evidente che già tre anni fa la struttura non era organica al circuito di CasaPound. Segue il comunicato di CasaItalia Colleverde, sul sostegno espresso dagli abitanti del quartiere:

Oltre cento firme sono state raccolte spontaneamente in poche ore dai cittadini di Colleverde per esprimere vicinanza a Casa d'Italia e apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni dall'associazione al servizio della comunità, dopo le false notizie diffuse ieri sulla fantomatica apertura di una sede italiana della Blood & Honour nello stabile occupato nel 2008 nel Comune di Guidonia e le minacce di sgombero ventilate dal sindaco. ''La nostra associazione è ben inserita all'interno della comunità di Colleverde - sottolinea l'associazione in una nota - Abbiamo lavorato sodo per un territorio abbandonato a se stesso e i cittadini di Colleverde, così come i tanti negozianti della zona, tengono a testimoniarlo, perché siamo per loro buoni vicini oltre che un punto di riferimento. Per questo ci ha commosso che tante persone non abbiano avuto remore a mettere la loro faccia e i loro nomi e cognomi in calce alla lettera di solidarietà che abbiamo ricevuto questa mattina pur di difendere una realtà che magari politicamente può anche essere distante da loro, ma di cui evidentemente hanno imparato a conoscere la sostanza, fatta di correttezza e impegno sociale''.

''Circa quindici anni fa - si legge nella lettera firmata dai cittadini di Colleverde - nello stabile di via Monte Bianco 27 è cessata l'attività della scuola e quel posto è divenuto ritrovo di tossicodipendenti, come più volte segnalato ai carabinieri e ai vigili, deposito di immondizia e ricettacolo di degrado, con una vera e propria invasione di topi, senza che alcun tipo di provvedimento venisse preso. Nel 2007 è stato occupato dai ragazzi di questa associazione. All'inizio da parte nostra ci sono stati dei timori e delle perplessità nei loro confronti. In brevissimo tempo però si sono guadagnati la nostra stima perché hanno iniziato immediatamente un lavoro di riqualificazione sia dello stabile in questione che del quartiere stesso, organizzando giornate per i bambini nella piazza di Colleverde con la distribuzione di giocattoli in occasione della befana e raccolte per aiutare alcune case famiglia, chiedendo anche a noi di contribuire. Hanno aderito alla notte bianca, montando un palco all'interno dello stabile, con la partecipazione di tutta la comunità e con l'esibizione di balli latino-americani, con il coinvolgimento di tutti i presenti. All'interno del palazzo vivono numerose famiglie con figli che si sono integrate nella comunità, frequentando la scuola e la parrocchia. I giovani dell'associazione non hanno mai creato nessun problema''.