Strage di Bologna, Adinolfi: Pista palestinese? Non ci credo
(umt) Ancora una volta mi tocca essere d'accordo con Adinolfi. Sulle evidenti incongruenze della pista palestinese per la strage di Bologna. Per chi è interessato a maggiori approfondimenti ricordo che tra i Pdf di Fascinazione c'è un corposo dossier con i post pubblicati l'anno scorso per il trentennale.
di Gabriele Adinolfi
Per quanto qualcuno possa essere coperto e sentirsi impunito, non se ne va in albergo la notte prima di commettere una strage e non si registra con i propri documenti.Dissi allora che la crociata anti-palestinese, che si allargava alla sinistra e all'autonomia, non avrebbe giovato alla causa di Ciavardini e a quella della verità ma a imporre, una volta definita comunque la condanna di Luigi, un nuovo depistaggio. C'è interesse in certi ambienti atlantico-mediterranei ad attribuire le responsabilità delle loro sanguinose strategie ad altri. Poi nella logica perversa dello "scontro di civiltà" puntare l'indice sui palestinesi giova. Ai pupari.
Nel 2005 avvertii: per me questa "crociata" si concluderà con la condanna di Ciavardini e POI con una verità storica che fa comodo ai veri stragisti.Mi pare che finora, purtroppo, i fatti abbiano dato ragione alle mie preoccupazioni.
Ma poi alla pista Palestinese ci credeva pure Kossiga ..... un nome una garanzia.
RispondiEliminaRO.BER.TO.
Vorrei solo ricordare - per quello che conta... quasi nulla, perché parliamo di nulla... - che Enzo Raisi è un glorioso sayanim, transitato dal neofascismo missino al filosionismo neocons, con tanto futuro e libertà per tutti. Ricordo che alle finestre del suo studio di consigliere comunale aennino al Comune di Bologna, per tutto il periodo della seconda guerra del Golfo, facevano bella mostra le bandiere israeliana e statunitense. Persona, peraltro, del tutto ignara di ogni dimensione politica internazionale (in Tv, con Belpietro, disse che "Le Monde" è un giornale di centro-destra!), geopolitica, ma con i contatti "giusti" fra i repubblicani americani e anche "in un piccolo paese mediorientale che vuole metterci in cattiva luce con gli americani" (Rino Formica dopo la strage di Bologna)
RispondiEliminae' fatta dallo stato per manodopera neofascista
RispondiEliminapunto
Ma l'anonimo di cui sopra chi è? Il presidente dell'associazione dei familiari della strage del 2 agosto?
RispondiEliminaIl paradosso è che Libero Mancso non ha torto:
RispondiEliminahttp://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/08/21/news/ma_il_pm_mancuso_frena_e_un_fuoco_di_paglia-20683750/
Purtroppo, Cossiga, ha preferito defungere senza dire quasi nulla in proposito e costringendoci a leggere fra le righe il suo bel libro ("Fotti il potere": vedi, all'inizio, la smentita d'obbligo sull'11 settembre, utlizzando un noto politico e ministro giapponese in visita, che ebbe il coraggio di dire ciò che pensava sul grande botto di dieci anni fa... ma su Piazza Fontana è stato chiarissimo! Facendo il pazzo, in fondo, ha detto... ha detto... ma tutti, ovviamente, ad ignorarlo!). Lo stesso dicasi per Rino Formica e Giovanni Galloni - viventi! - che sanno tutto ma preferiscono aspettare la loro ora tranquilli, nel soggiorno di casa... possiamo dar loro torto? Senso dello stato? Semplice, umana, vigliaccheria? Con il clima in cui siamo immersi è possibile che salti il tappo e che il mondo, ben avviato su questa strada, vada in frantumi completamente... e allora la verità sarà solo un frammento dell'apocalisse.