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Riecco Saya con una nuova campagna omofoba e xenofoba


(umtMarco Pasqua, il grande esperto fascio-web della Repubblica, colpisce ancora. Questa volta ci racconta il ritorno sulla scena virtuale del nuovo partitino di Gaetano Saya, il fascio-massone (rivendica una iscrizione giovanile all'Istituzione con rapidissima carriera) salito agli onori della cronaca qualche anno fa, per l'inchiesta giudiziaria (finita nel nulla) in cui era accusato di aver promosso una polizia parallela. Di due anni fa, invece, la sua proposta di promuovere "ronde nere" con divise in perfetto stile "nazisti dell'Illinois". Un cult per i lettori di Fascinazione, che in lui hanno imparato a riconoscere l'archetipo del "fascista immaginato", cioè rispondente a tutti gli stereotipi della vulgata antifascista e antirazzista. 
L'articolo di La Repubblica.it

10 commenti:

  1. Tutto ciò che si ripete a distanza di tempo, assume le sembianze della parodia. Parodia del nazi (anche se lui lo nega definendosi nazionalista) in salsa molto mediterranea, con un viso rubicondo e pronunciata cadenza meridionale, che nel corso della sua vita, non è stato altro che una guardia, al servizio dei potenti.E' stato immortalato, mentre protegge con un ombrello, dalle intemperie un Giovanni Spadolini; quelle sue improponibili divise,con soli neri e aquile romane,lo rendono molto ma molto unico. Nel panorama politico italiota, ci mancava anche questa, nulla ci viene risparmiato, ma proprio nulla.Credo che siamo alla presenza di una parodia di un movimento politico, che ripropone un rinato MSI, in un epoca di globalizzazione,in cui i cinesi, piano piano, si stanno comperando tutte le bancarelle dei mercati rionali, tutti i bar dei centri urbani, compresi i saloni da barbieri.Il numero è potenza diceva Mussolini, ripartiamo da questo, prendendo coscienza della nuova realtà che avanza,e che nessun nuovo duce(?) o MSI può fermare. TV.

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  2. questo è una marionetta creta appositamente per rinfocolare certi pregiudizi

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  3. Credo che se si volesse, tutto si potrebbe fermare. Il problema è che chi potrebbe bloccare l'avanzata dei cinesi non ha alcun interesse a farlo. Stessa cosa per Saya. Se avesse dato davvero fastidio al sistema, del massone falso fascista se ne sarebbero perse traccia e memoria, e le foto del suo faccione rubicondo sarebbero rimaste presenti solo negli schedari della Digos e delle Procure della Repubblica. Invece fa comodo perché intorbida le acque e le agita fino a far perdere l'orientamento a tutti coloro che non conoscono profondamente la storia della politica ventennale mussoliniana e la pericolosità mortale della massoneria.

    Saya andrebbe eliminato dallo scanario politico e sociale e di lui se ne dovrebbero disperdere le ceneri della memoria. Ma il problema reale è che non è il solo a meritare il silenzio perpetuo. E un solo squalo fuori dall'acqua non rende queste sicure per nessuno.

    Occorrerebbero molti pescherecci pronti a fare incetta di squali, bonificando un mare infestato da decenni da questi stomaci mai sazi.

    Ecco dov'è il problema. Non è Saya, ma i pescherecci che mancano.

    G. Martorana

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  4. Marco Pasqua potrebbe passare il suo prezioso tempo a cercare veri pericoli per l'ordinamento democratico e non cercare strani personaggi, che a voler essere buoni si potrebbero definire pagliacci, come lo strano fascista massone di uno strano nuovo Msi che nel corso della sua intensa attività politica ha millantato più volte alleanze con il nano di Arcore, passaggi di deputati nazionali nel suo partito vedi Scilipoti e deliranti proclami come l'attuazione in diverse città di ronde per il controllo del territorio, la creazione di una polizia parallela al momento solo virtuale per non parlare della campagna d'odio nei confronti di immigrati e gay... ma si è trattato di mere dichiarazioni di principio alle quali non sono corriposte ai fatti. La verità è un altro, Saya massone è un uomo dei servizi e occupa uno spazio politico e per anni ne sentiremo parlare sempre però come macchietta...
    Giuseppe Parente

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  5. Saya è il fascista più antifascista che si possa immaginare.
    Ebreo, massone, filoamericano e filoisrareliano, Saya interpreta quell'equivoco anticomunista che ha apparentato il fascismo con il suo contrario.
    È uno degli esempi di immagini create ad arte per sporcare il termine fascista.
    Come quella che il fascista ed il nazista vogliono eliminare le razze inferiori: è propagabda antifascista che crea il modello di fascista utile idiota, un afcsita mai esistitio, visto che anche il mito dell'olocausto è solo propaganda.
    Saya, per lo meno, in questo si differenzia: per lui il vero nazista è filoisraeliano e filoamericano...
    Bontà sua e di chi se lo fila.
    E l'ignoranza dei Pasqua si può esibire.

    NB Ho parlato una volta con Saya, che mi espresse la convinzione che gli unici veri nazisti sono gli ebrei.
    Devo dire che su questo (fatte salve le forzature del linguaggio) si può persino essere d'accordo.
    Solo che gli ebrei sono nazist nel senso dispregiativo che si dà, propagandidticamente, al termine....
    Dove può giungere la mistificazione? Lontanissimo, come potete contstatare.
    Italiano

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  6. ..recente Saya ha assunto la direzione generale di un’importante Agenzia di Sicurezza in Germania la Sicherheitsdienst molto vicina al BND (servizi segreti tedeschi soggetti alla N.A.T.O.).


    ALTRO SU

    http://kelebeklerblog.com/2011/08/21/il-piccolo-esercito-mediatico-di-gaetano-saya-islamofobo/

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  7. Sarà perché politicamente orientato, ma le mie simpatie politiche, vanno da sempre al grande popolo germanico.Ultima speranza dell'Europa, con la sua sconfitta, il vecchio continente è tramontato definitivamente nel 1945.Con buona pace di Martorana e del suo inesistente NON; quello che stiamo vedendo è la semplice nemesi storica, che ci presenta il conto, per tale sconfitta.Nulla e nessuno è in grado di fermare la caduta dell'occidente-porcilaia. Ciò premesso, stento a credere, che i tedeschi,ma anche gli israeliani, possano dare credito ad un personaggio talmente e palesemente inaffidabile come Saya. Credo che la realtà sia molto ma molto differente.Saya è la parodia del vecchio MSI di Almirante, nessuno è più in grado di riportarlo in vita, soprattutto uno che con la militanza missina, non ha nessun legame e frequentazione, in fin dei conti è un ex guardia di PS, cosa mai avrà in comune, coi missini, emarginati,perseguitati,criminalizzati . TV

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  8. TV: a me non pare di aver sostenuto il contrario di quanto tu stesso hai asserito, soprattutto non è mai stata nella mia mente l'idea che la Germania non fosse stato un grande popolo prima della sua caduta nel '45. La mia "buona pace" e quella dell'inesistene NON sono concetti forzati, (alla Saya, per intenderci), che non trovano un minimo collante con la discussione che si sta portando avanti.

    G. Martorana

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  9. L'amico T:V ha perfettamente azzeccato la differenza tra il missino perseguitato e criminalizzato ( sovente il cosidetto "fascista di sinistra") dall'almirantiano atlantista conservatore, tutto legge ed ordine. Ecco buona parte di noi rappresentiamo la prima tipologia di "missineria", Sayainvece la seconda o forse neanche perche' credo che la sua figura sia creata ad arte per sminuire e screditare un po' tutta l'area. Tanto il popolino beota ed ignorante beve.........
    Sulla Germania caro TV non sono d'aqccordo......adesso e' il Paese della Bce e della Merkel, uno dei piu' strenui alleati in Europa ( con Polonia e INghilterra) della Nato.
    cambiamo Geopolitica e guardiamo ben dritti a Russia e Venezuela. E attenzione ad Erdogan, si e' sganciato da quattro-cinque anni dalll'alleato israeliano di prima e non disdegna critiche all'occidente capistalistico. Per me un Potenziale (per ora) alleato che potrebbe darci (forse........) qull'appoggio per la costruzione di un asse strategico e un blocco geopolitico alternativo

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  10. Agostino, siamo d'accordo la Germania della signora Merkel, non gode della mia simpatia. Anche se ti dirò che recatomi per turismo nella defunta DDR un anno prima della caduta del muro di Berlino, ho assistito al cambio della guardia, di un reparto della Nationale Volks Armee, a gamba tesa, con quel elmetto che tanto ci è familiare, al suono dell'inno di Beethoven Yoscher Marsch, bene ho chiuso gli occhi per un solo istante, mi sembrava di sognare.Nonostante tutto i tedeschi dell'est erano i primi della classe nel campo socialista, ed erano riusciti a far funzionare perfino il comunismo. Per un uomo d'ordine come me, quella Germania era la mia patria, non quella occidentale, piena di drogati, puttane, immigrati del terzo mondo.Poi quelle bandiere con il compasso e il martello, scritte ovunque per la patria e il socialismo, per lo sport e la tecnica, un popolo fiero del proprio passato prussiano, che le autorità di Pankow, incoraggiavano in contrapposizione all'occidente. Ecco io rimpiango che la DDR sia stata fagocitata dall'occidente, era un isola prussiana in un mare di americanizzata decadenza totale. TV

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