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Merlino, Campo Livata, il tempo del progetto e il tempo della comunità

Un commento puntuto e liquidatorio dell'esperienza di Monte Livata da parte di Miro Renzaglia ("ragazzi, non andate appresso agli zombie") ha innescato una polemica assai acida sulla mia pagina facebook. Tirato in mezzo come moderatore del dibattito sugli anni 70 tenuto per l'occasione, replica Mario Merlino.

di Mario Michele Merlino
Il mio contributo alla riuscita del campo di solidarietà sociale è stato ben modesto - e non è un comodo defilarsi alle osservazioni critiche di Miro Renzaglia e (sant')Agostino. Venerdì sera ho proposto un omaggio a Mishima Yukio in parole, musica, esibizione d'arti marziali. Il sabato, all'incontro sugli anni di piombo, ho tenuto una breve introduzione, ribadendo che la mia generazione, di zombie anagrafici(!), tentò di portare il mondo del neofascismo verso un progetto radicale di lotta al sistema e che avvertiva e avverte la responsabilità, sua malgrado, di aver lasciato in eredità una stagione di ferocia e di sangue. ognuno poi ci ricamerà sopra come s'addice alla propria sensibilità e buongusto. Nietzsche ammoniva che, se al puro tutto è puro, è pur vero che al porco tutto sa di porco... aver invitato i responsabili di CasaPound e Forza nuova a salire insieme sul palco confrontando e confrontandosi è una trovata non politica ma da funambolo quale sono...
Caro Miro, è legittimo proporre e porsi in cammino verso nuove percorrenze ed altri lidi... quel fascismo libertario di cui parla l'amico Luciano Lanna e che io avverto così vicino alla sensibilità del mio fratello più caro, Robert Brasillach... trovo, però, poco elegante e banale, consentimi, un po' spocchiosa l'ironia di collocarci e, con vezzo intellettuale coinvolgerti, all'ombra del dinosauro. non m'offende, certo, se no non mi ostinerei a portare i capelli e la barba lunghi tanto da essere indicato a dito dai bambini quale babbo natale...più seriamente a guardare con la mente e il cuore al fascismo 'immenso e rosso'... 
Oggi, la sfida alla globalizzazione, l'insorgenza di vecchie e nuove povertà, lo smantellamento dello stato sociale, le guerre ancora una volta di 'liberazione' (terrorismo= petrolio e ridefinizione dei confini geopolitici) impongono gettare nella pattumiera della storia quanto abbiamo creduto-lottato o, viceversa, è l'alimento per non confondere le esigenze della tattica con la validità della strategia? Il riferimento al grande teologo e filosofo non voleva essere altro che un gioco, no, magari una certa propensione scolastica a risponderti... 
Tu chiedi idee progetti finalità...  Campo Livata non è stato questo, non voleva essere questo... altre le sedi deputate qualora si necessiti il confronto politico e le sinergie possibili... Campo livata voleva essere ed è stato, semplicemente, uno spazio perchè più generazioni si ritrovassero e scoprissero, nel cameratismo, che abbiamo tanta storia e che la nostra storia è anche patrimonio di sentimenti, di emozioni. poi... e, qui, sant'Agostino può essere citato, 'fallor, ut si fallor sum' (erro e proprio perchè erro sono) o, per dirla con il filosofo Martin Heidegger, in odore di nazionalsocialismo, 'colui che pensa nella grandezza, nella grandezza costui è costretto ad errare'... solo e senza polemica per collocare le cose nel loro giusto alveo.

6 commenti:

  1. Caro Mario, io sapevo bene che il nostro ambiente è, da sempre tetragono all’ironia. Però, pensavo che mettendoci anche dell’autoironia nel mio commento, indicando me stesso come zombie, alla fine una risata ci sarebbe pure potuta scappare. Mi accorgo che non è così. Va bene: ne prendo atto. Evidentemente, la rivoluzione è una cosa troppo seria per me. Auguro a tutti le miglior sorti possibili sia ad iniziative come Monte Livate che alle altre che seguiranno.

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  2. L'unico zombie è chi come miro renzaglia si è venduto al mondialismo e fa il reggicoda di Gianfranco Fini e tutta la sua banda...

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  3. CONDIVIDO QUANTO DETTO DA MARIO......I DENIGRATORI,GLI SFASCISTI A TUTTI I COSTI NON APPARTENGONO AL NOSTRO MONDO.FINORA MI RISULTA CHE "LORSIGNORI" OLTRE A CRITICHE E DILEGGI NON SANNO FAR ALTRO.....VINCENZO NARDULLI

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  4. Merlino si e' dimostrato gran esperto di comunicazione, ottimo filosofo e e conoscitore di storia ma per sua stessa ammisssione nel 2008 ha PUBBLICAMENTE riconosciuto di aver votato questa compagine governativa. La stessa che insiiste e persisste nel difendere l'aggressione all'Afghanistan ( e che trova mille scuse per difendere pure quella alla Libia), che ci mette salatissimi ticket sanitari che pesano sulle fasce piu' deboli della popolazione e in FINE ( CILIEGINA SULLA TORTA) si mette ad elogiare l'ipotetico vicino raggiungiimento di bilancio che anzi vuole addirittura anticipare. Insomma al centro come al solito, ENTITA FINANZIARIE, conti contabili, sudditanza ai framassoni di Bruxelles. ... cosa c'entri tutto questo con la mitologia e lo Spirito,..................in sostanza per essere COINCISO con il FAscismo e il nostro mondo oltre che con la difesa della Sovranita', gentilmente Merlino me lo puo' spiegare???
    Grazie




    Ago

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  5. Ago, ma la contraddizione di Merlino l'hai fatta presente su facebook? Qui credo che difficilmente vedremo la sua risposta che,invece, sarebbe interessante leggere.

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  6. No molto semplicemente perche' non sono iscritto a fb e non ero parte della polemica nella bacheca fb di ugo. Che poi Mario Merlino abbia votato per il PDl sara' anche affar suo' potranno anche essere fatti suoi, ma siccome parla ancora di critica al mondo finanziario, alle guerre d'aggressioni, a un mondo senza valori ( non credo che il riferimento a Brasillach sia casuale......) beh allora scusa Stefano ma almeno su questo blog non ho potuto starmene zitto.. in ogni caso per buona pace di tutti non sono su fb e nella bacheca di Ugo vengo appunto solo citato marginalmente (immagino da quel che ci dice Merlino.....)ma in fb l'ha polemica non l'ho letta.



    Ago

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