Due molotov contro il circolo di Castellino a Monteverde

di Giuseppe Parente

Alle prime ore di sabato 27 agosto due molotov sono state lanciate contro le sedi del Popolo delle libertà e del Popolo di Roma Destra sociale, site nella zona di Monteverde alla via Fonteiana.
A denunciare l’episodio, con un comunicato, diffuso alla stampa, Giuliano Castellino, portavoce del Popolo di Roma: “La nostra sede di Monteverde ha subito un vile attentato. Chi crede di poter tappare la bocca ai movimenti attraverso l’uso della violenza e finanche delle bombe si sbaglia di grosso.

"Il popolo di Roma  - prosegue Castellino - all’infamia delle bombe risponde “incendiando” la città con la nostra voglia di Cambiamento, con il nostro amore per Roma e con la nostra lotta per la giustizia sociale. L’ignoranza comunista sfoga con la violenza, la frustrazione dovuta alla perdita di consensi, soprattutto tra i movimenti di base e cittadini, dove al contrario da tempo, la destra sociale romana è protagonista; una cosa è certa: non permetteremo mai a nessuno di toglierci spazio ed agibilità politica, tanto meno ai nostalgici della violenza politica e del comunismo. Come sempre la notte è stata complice di chi sa solo colpire nel buio. Noi continueremo ad essere la luce e agire alla luce del sole, pronti ad emarginare ed isolare i nemici".
Sull’attentato alla sede del Popolo di Roma, è intervenuta anche Barbara Saltamartini, deputata del Popolo delle Libertà di stretta osservanza alemanniana, la quale ha dichiarato :” Quanto accaduto la scorsa notte a Roma è inaccettabile. Le due molotov lanciate contro le sedi del Pdl e del Popolo di Roma rappresentano uno schiaffo alla democrazia ed a tutti gli abitanti di un quartiere in cui hanno, da sempre, convissuto tutte le forze politiche. A Carrocci, segretario del Pdl a Monteverde e a Castellino,portavoce del Popolo di Roma, va tutta la mia solidarietà e quella della rete Identitaria Plus Ultra, nella certezza che le forze dell’ordine, al più presto, facciano luce sull’accaduto, affinché episodi del genere, che ci riportano indietro nel tempo, non possano più ripetersi”.