Pescara, Forza nuova occupa il complesso abbandonato Stella Maris

PESCARA. Un blitz in piena regola quello di stamattina di alcuni esponenti di Forza Nuova. Una decina di componenti abruzzesi del movimento alle 8 di oggi si sono introdotti all'interno del complesso fascista Stella Maris. «E' sicuramente un atto forte», commenta il segretario provinciale Marco Forconi, «ma è anche una logica conseguenza delle politiche urbanistiche ed amministrative a dir poco discutibili della giunta di centrodestra oggi, e di quelle del centrosinistra ieri, nel vano tentativo di restituire un importante spazio alla collettività pescarese». Per Forza nuova il blitz di questa mattina rappresenta «la sottrazione allo spreco ed all’inettitudine a favore della socialità».
«Ben venga», dice Forconi, «l’auto-organizzazione di giovani e cittadini che si riappropriano e riutilizzano questi luoghi con responsabilità e con passione. I montesilvanesi attendono da quasi trent’anni che il suo aeroplano torni a volare. La pazienza è terminata. Ora tocca a noi».
Proprio nei giorni scorsi il consigliere provinciale Roberto Pasquali (Fli) aveva denunciato la situazione in cui versa l'edificio parlando di «spreco di risorse economiche» e nessuna programmazione sul riutilizzo della struttura.
«Il capitolo ‘Stella Maris’ è ancora assolutamente aperto, per la Provincia di Pescara», dice oggi la Provincia. «Non abbiamo affatto gettato la spugna, anzi, abbiamo lavorato e stiamo ancora lavorando per trovare una soluzione che porti alla rinascita dell’ex colonia di Montesilvano e il fatto che il bando di project financing da 6 milioni di euro sia andato deserto non vuol dire che la questione si chiuda qui», assicura il presidente Guerino Testa.
L’assessore al Patrimonio Aurelio Cilli ricorda che negli anni passati non è mai stata decisa la destinazione d’uso della struttura ma sono stati avviati i lavori di sistemazione dell’edificio. «Al nostro insediamento abbiamo deciso di sospendere l’intervento, perché prima di spendere altri fondi pubblici inutilmente era indispensabile definire il contenuto dell’ex colonia. Abbiamo anche promosso un tavolo di lavoro con le altre istituzioni e cioè comuni di Pescara e Montesilvano, Camera di Commercio, Fondazione Pescarabruzzo e Università “d’Annunzio”. Questo “laboratorio” è stato aperto all’esterno, ha raccolto alcune idee progettuali arrivate da terzi e le ha valutate tutte attentamente. Da queste proposte è nato il bando di project financing per fare della Stella Maris un polo delle eccellenze abruzzesi ed è andato deserto».
«Ancora oggi», assicura Testa, «siamo pronti ad ascoltare chiunque abbia delle idee valide e a continuare il percorso sulla Stella Maris che è tutto in divenire. Tra l’altro non tutti sanno, forse, che è ancora possibile presentare progetti da parte di eventuali promotori, per cui la vicenda non è affatto archiviata. Non c’è alcuna volontà di arrendersi, e lo dimostra il fatto che la struttura ospiterà presto “Fuori uso”, mostra d’arte contemporanea di livello internazionale a cui questo territorio aveva rinunciato da anni».
In mattinata sono arrivati alla Stella Maris il presidente Guerino Testa e alcuni consiglieri comunali tra cui Attilio Di Mattia (Idv) e Pasquali (Fli).
Non sono mancati momenti di duro confronto con Testa come quando Forconi ha sottoposto al presidente un documento da firmare che impegnasse la Provincia a destinare la struttura a centro polifunzionale.
Ma Testa non ha voluto firmare. «Pasquali è stato decisamente quello più vicino alla nostra battaglia», ha commentato Forconi, «nonostante le diverse vedute politiche».
In mattinata sono arrivate anche le forze dell'ordine che hanno identificato il gruppo.
Forconi e i suoi non hanno intenzione di lasciare la struttura fino a quando non saranno date risposte chiare sulla destinazione dell'edificio.
«Ci prepariamo a passare la notte qui», ha annunciato il leader di Forza Nuova, «e a dividere il tetto con gli extracomunitari che solitamente occupano abusivamente la struttura».
Fonte: prima da noi