Palermo, Forza nuova candiderà sindaco ex sindacalista Cgil antimafia

“La rivoluzionaria proposta degli amici di Forza Nuova, allargata a tutti i palermitani di buona volontà, è un elemento di grande civiltà che, per amore della Verità e della Giustizia, abbandona gli steccati ideologici ed assume la forza dirompente dei valori, autenticamente democratici e patriottici, dettati dal sangue di Paolo Borsellino e dei nostri Eroi caduti prima di Lui, a Palermo, per mano della calunnia mafiosa e del tradimento istituzionale”, ha dichiarato Gioacchino Basile, accogliendo positivamente la proposta di candidarsi a sindaco del capoluogo siciliano presentatagli, per conto di Forza Nuova, dal coordinatore regionale del Movimento, Giuseppe Provenzale.

“ Sono e resto un uomo di valori ideali e politici progressisti – ha proseguito Basile – ma, prima di ciò, sono indiscutibilmente un patriota e un combattente per una terra che troppe volte è stata indegnamente strumentalizzata, tradita e calpestata da sinistri sciacalli di ogni colore, che con palese inganno nell'anno 1992 hanno definitivamente ucciso i sogni di libertà della mia generazione, e da alcuni magistrati senza onore che ancora oggi occupano lo scenario politico e istituzionale”. 

“La proposta di Forza Nuova, di una Lista Civica per i valori della nostra Patria, che mi onoro di accettare – ha poi sottolineato l’ex sindacalista CGIL – è anche concreto nutrimento per la mia consolidata determinazione a non arrendermi, alla mafia che, ahimè, ha troppo spesso anche oggi:“IL VOLTO DELLE ISTITUZIONI. Ora, la mia speranza poggia essenzialmente sulla buona volontà dei palermitani onesti e liberi dai lacciuoli mafiosi e clientelari della politica e sul risveglio morale e civile dei tanti, troppi, che si sono arresi per stanchezza di fronte ad un sogno apparentemente non realizzabile; è a tutti loro che è rivolto l’appello che questa costituenda “Lista Civica” lancia alla città”. 

“Chiedo per questo – ha concluso Basile - al signor Prefetto, dottor Umberto Postiglione, che – essendo io venuto a conoscenza del provvedimento di revoca della mia scorta per gli spostamenti nel territorio siciliano – mi garantisca per iscritto la possibilità di esercitare pienamente i miei diritti di libero cittadino, consentendomi così di partecipare senza timori alle elezioni amministrative, non avendo da parte mia alcun dubbio sul pericolo che correrei in Sicilia a causa delle mie denunce sul reale movente che determinò l'urgente strage di via D’Amelio che, al di là d'ogni ragionevole dubbio, oltre a Partecipazioni Statali, colletti bianchi, "cosa nostra" e politici infami, non può non comprendere anche il tradimento di pezzi dominanti di quella Procura che prima beffò Paolo Borsellino con la morte e poi lo celebrò con l'inganno delle verità reinterpretate. Il cammino verso la Libertà e la Giustizia non è facile, ma questo progetto - fondato sulle ragioni di civiltà della militanza Patriottica - rivolto a tutti i palermitani di buona volontà, con l'aiuto di Dio, potrebbe collocare quella roccia sotto la palude su cui poggiare, al di là di schemi incapacitanti, i pilastri dei nostri sacrosanti e cristiani sogni di Libertà”.