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Otto milanesi denunciati dopo il sit-in di Forza Nuova a Cremona

CREMONA - Un esponente milanese di Forza Nuova — M.C., 26 anni — denunciato per porto di oggetto atto a offendere: un cavo d’acciaio lungo settanta centimetri e rivestito di gomma. Altri sette di Forza Nuova, pure loro provenienti da Milano, la cui posizione è al vaglio della procura della Repubblica: sono stati bloccati muniti di casco mentre si avvicinavano all’area della manifestazione. Per non dire della ventina di ‘antagonisti’ che, a presidio finito, si sono fatti vivi di scuro non per prendere un caffè con ‘quelli di destra’, che a quel punto avevano lasciato Cremona. 

Adesso si capisce a tutto tondo — se mai ce ne fosse stato bisogno — il motivo del blocco che ha contraddistinto il servizio di ordine pubblico, peraltro impeccabile, svolto nella mattinata di sabato scorso su indicazione del questore Antonio Bufano lungo un tratto di corso Garibaldi: a monte e a valle di Sant’Agata. L’autorizzazione al gazebo è arrivata dall’amministrazione comunale: un atto dovuto, vista la libertà di manifestazione che c’è in Italia. Sulla base di quel via libera sono subentrate le valutazioni e le decisioni relative alla tutela dell’ordine pubblico che spettano in toto alla questura e che si sono rivelate, come detto, più che opportune. L’alternativa era quella di far passare le auto, permettendo provocazioni che potevano portare a una situazione di tensione molto elevata, con tutte le conseguenze che essa poteva provocare. E’ il caso di ricordare il superlavoro che hanno dovuto garantire le forze dell’ordine quando, anni fa, in piazza Roma, gli antagonisti hanno cercato il contatto con quelli di Forza Nuova (una dozzina in tutto), impegnati in un volantinaggio. In quel caso il blocco avrebbe evitato il grosso delle tensioni. 
Tutto questo per dire che suonano come affrettate, frutto della classica riflessione in più che non arriva — le critiche arrivate sabato scorso, dopo la fine della manifestazione, da alcuni commercianti della zona. Anche perché i negozianti di quel tratto del corso sanno bene che il blocco (scattato solo per i veicoli) ha riguardato un tratto nel quale non le auto non si possono fermare se si esclude la dozzina di posti blu peraltro in parte occupati dai residenti. C’è chi si chiede cosa penserebbero quegli stessi commercianti se, in mancanza del blocco, l’innescarsi di tafferugli e incidenti avrebbe provocato danni ai negozi. Per non dire delle possibili conseguenze su passanti (a cominciare da anziani e bimbi). Tra l’altro la manifestazione di sabato è stata la più importante, a livello di partecipazione, tra quelle realizzate a Cremona dagli esponenti di Forza Nuova. Erano presenti almeno una sessantina di giovani provenienti da varie città della Lombardia: oltre ai milanesi segnalati alla procura c’erano giovani provenienti da Monza, Bergamo e Brescia, oltre agli esponenti di Forza Nuova di Cremona.
fonte: /www.cremonaonline.it

1 commento:

  1. Veramente pazzesco, se si pensa che Cremona fu la città del grandissimo Farinacci, mio dio che fine abbiamo fatto, mio dio (se esiste!)!

    Filippo

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