Massoneria, pedofilia, satanismo: Forza nuova contro le forze del male

di Gianguido Saletnich

Per una volta cominciamo dalla fine: è stato un successo!

Circa 100 persone si sono accalcate dentro e fuori l'Old Court Place Pub pieno in ogni ordine di posti, per assistere ad un convegno fra i più interessanti e politicamente e culturalmente scorretti che sia mai stato organizzato a Roma.

Il parterre degli interventi è stato di primissimo piano: in ordine alfabetico, l'avvocato Gianluca Arrighi, noto penalista romano e da un paio d'anni scrittore di successo di racconti noir che ha svolto il ruolo di moderatore;

l'avv. Giorgio Carta, legale del Dott. Ferraro che sta curando il ricorso al TAR del Lazio contro la sospensione del pm; Dott. Paolo Ferraro, sostituto procuratore della Procura di Roma sospeso a causa delle sue indagini su infiltrazioni massonico sataniste nell'esercito; avv. Paolo Franceschetti, notissimo blogger e studioso di massoneria e sette segrete, David Gramiccioli, conduttore radiofonico da sempre in prima linea nelle battaglie contro la pedofilia.

Ha aperto la serata Daniele Lopolito, responsabile di Forza Nuova in VIII municipio e per l'occasione portavoce del Circolo Ordine Futuro che ha organizzato l'evento, presentando gli ospiti ed il senso della serata: denunciare, partendo dal caso del dott. Ferraro, le gravissime ingerenze della massoneria e del satanismo nella politica e nell'establishment italiano alla luce di fatti più o meno recenti di cronaca come l'omicidio Rea ad Ascoli o il processo per pedofilia di Rignano Flaminio.

Ha preso poi la parola l'avv. Arrighi che ha sottolineato come nella sua carriere di penalista, che lo ha portato ad avere rapporti più o meno quotidiani con i media, non si sia mai trovato di fronte a un muro di gomma come quello trovato di fronte al caso Ferraro. Nessun giornale ne vuole parlare, nessuno nemmeno accennare. Ha poi raccontato del tentativo di persuaderlo a disinteressarsi a questo caso, una telefonata anonima, garbata, ma di fatto minatoria che lo invitava a desistere, per fortuna ottenendo il risultato opposto.

Arrighi ha poi dato la parola all'avv. Carta, nei panni di difensore di Ferraro, ma soprattutto di profondo conoscitore delle dinamiche interne alle forze armate e alle forze dell'ordine. Dinamiche che, come raccontato, impongono il silenzio su abusi più o meno gravi degli alti ufficiali, su nefandezze di vario genere, quando non su crimini conclamati. La coltre di fumo e di silenzio sul caso Ferraro ne è una riprova esclatante. Ricordando come solo i giovani di Forza Nuova si siano mobilitati per questo caso arrivando a manifestare sotto il suo studio in solidarietà al pm, ha poi lasciato la parola all'ospite più importante e inatteso, infatti, il dott. Paolo Ferraro ha annunciato giusto il giorno prima la sua presenza all'incontro.

Difficile esprimere in poche righe tutti i concetti espressi dal pm, senza raccontare i dettagli della sua inchiesta, giustamente ancora coperta dal segreto istruttorio, ha disegnato un quadro chiaro quanto inquietante della faccenda, di come il CSM abbia in pochi giorni preso una decisione che solitamente richiede mesi e delle condizioni al contorno ben precise, nessuna delle quali si poteva riscontrare sulla sua persona, insomma un magistrato in prima linea conosciuto e stimato da tutta la procura, sia fra gli altri magistrati sia fra gli avvocati, come ha più volte ribadito anche l'avv. Arrighi, estromesso e isolato in poche ore. Non possiamo non sottolineare gli elogi rivolti anche dal dott. Ferraro a Forza Nuova per l'impegno e l'attenzione non solo sul suo caso, ma sulla questione massoneria/pedofilia nel suo complesso, una battaglia che deve superare gli steccati ideologici e unire tutte le voci fuori dal coro del panorama politico e della società civile. Lui che viene dall'estrema sinistra dal movimentismo degli anni '70 si trova oggi sull'unica vera barricata esistente, al fianco di giovani che fino al giorno prima considerava cosi come venivano presentati dai media, ma che ha scoperto essere tutt'altro.

Ha preso poi la parola David Gramiccioli, speaker d'assalto di radio Ies e attore in un'opera di teatro d'inchiesta messa in scena a Roma una settimana fa "Ultima destinazione Inferno" una piece teatrale basata su un'inchiesta vera di pedofilia che denuncia con la forza e la drammaticità del teatro quanto sia estesa e coperta da tutte le istituzioni questa pratica atroce. Gramiccioli si è limitato a dare il proprio sostegno umano e la sua totale disponibilità professionale ossia tutto lo spazio possibile nella sua trasmissione radiofonica per il dott. Ferraro, ma soprattutto per la sua inchiesta perchè al di là del fatto personale, c'è un'inchiesta importantissima da portare avanti, contro tutto e contro tutti.

Ha preso poi la parola l'avv. Franceschetti, noto a tutti per il suo blog d'inchieste e rivelazioni sui casi di cronaca più famosi in Italia, dal mostro di Firenze, alla morte di Rino Gaetano, dal caso Rea a quello di Erba, di Yara ed altri. In modo molto divertente, ma allo stesso tempo estremamente preciso e puntuale Franceschetti ha delineato il modus operandi della Rosa Rossa, la più grande organizzazione massonica occulta presente oggi nel mondo, coinvolta in tutti i più grandi misteri d'Italia e non solo. Ha dimostrato come il muro di gomma di cui aveva precedentemente parlato l'avv. Arrighi, sia la prassi operativa più semplice per un sistema che si autotutela cancellando ogni prova. Ha portato all'attenzione dei presenti una serie di pubblicazioni più o meno recenti che raccontano con dovizia di particolari il funzionamento della loggia, pubblicazioni mai smentite di autori mai querelati, semmai morti misteriosamente poco dopo la pubblicazione dei propri documenti. Franceschetti ha da subito sposato la causa del dott. Ferraro ravvedendo chiaramente la mano dell'organizzazione nella sospensione del pm dal servizio. Per fortuna che su questo caso si è posta l'attenzione anche di altre realtà come Forza Nuova o radio Ies che di fatto hanno impedito che ci fosse silenzio, un altro strano suicidio e l'occultamento di tutto, come solitamente avviene.

Infine, a sorpresa, è intervenuta una delle mamme di Rignano Flaminio, che per correttezza non citiamo, che ha raccontato come si sia arrivati a cinque anni dall'inizio delle indagini a dover cominciare praticamente da zero il processo per pedofilia, una miriade di ostacoli messi ad arte per far si che tutto rimanga fermo e che il tempo passi senza una sentenza. Ha ricordato come in questo caso ci siano dei coinvolgimenti talmente importanti che il sistema farà di tutto per impedire che si arrivi a sentenza, nonostante decine di bambini e famiglie distrutte da questa vicenda che le ha segnate indelebilmente.

Dopo un breve spazio dedicato alle domande dal pubblico, il convegno si è chiuso intorno alle ore 21,00 per far spazio al buffet.