La sfida a Insurgencia: "servo dello Stato vai a votare il magistrato"

Non so se e come funzionerà la Napoli governata di de Magistris ma temo che uno dei primi effetti della clamorosa vittoria della coalizione arancione (in cui un certo peso militante lo ha assicurato più di una componente della sinistra antagonista) sarà un ritorno di fiamma o meglio un prolungamento della tensione di piazza. La campagna elettorale è stata infatti segnata da ripetuti episodi di violenza e di intimidazione da cui de Magistris si è chiamato fuori anche se in alcuni casi è evidente la responsabilità diretta dei suoi supporter.
A innescare l'escalation la rissa a Lettere tra militanti dei Collettivi e esponenti di CasaPound, finita con quattro feriti (tre compagni accoltellati, il responsabile di CP Napoli pestato selvaggiamente).
I fascisti del terzo millennio hanno una consolidata rivalità, a Napoli, con il centro sociale dei disobbedienti, Insurgencia. La struttura dei compagni è abbastanza vicino all'ex convento di Materdei, occupato da CasaPound e Stupor mondi, e sgomberato dopo una serie ripetuta di tafferugli e incidenti vari. Ora gli antagonisti hanno eletto consigliere comunale con più di 600 voti uno dei loro leader, Pietro Rinaldi, e puntualmente sulla bacheca di facebook di uno dei militanti dell'"Estremocentroalto" compare lo sfottò e l'appello al voto del centro sociale viene beffardamente commentato: "Servo dello Stato, vai a votare il magistrato".
PS Lo stesso responsabile di CasaPound ferito era candidato alla municipalità del centro antico in una lista di sostegno a Lettieri, ma i 60 voti presi non sono bastati.