La Repubblica e la doppia identità di Leon Degrelle
Due gli striscioni che hanno caratterizzato il tifo azzurro nel corso dell'amichevole con l'Irlanda, disputata a Liegi. Il primo in questa foto, è stato esposto nei minuti finali della partita. Si legge "seppur morto egli arde, onore a te L. Degrelle".Il riferimento è a Leon Degrelle, uomo politico belga scomparso in Spagna (dove era stato esiliato) nel 1994, fondatore del 'rexismo', movimento nazionalista belga di ispirazione cattolica che poi si indirizzò ideologicamente verso il fascismo ed il nazismo. Il secondo, invece, è apparso sulla tribuna opposta una scritta degli studenti Erasmus di Bruxelles: "12 e 13 giugno, facciamogli un quorum così ". La grossa scritta è stata appesa alla balaustra per oltre mezz'ora, poi gli studenti l'hanno rimossa alcuni minuti prima dell'inizio
(umt) Così La Repubblica sport con meraviglioso understatement commenta lo striscione degli ultras italiani fascisti a Liegi: e Leon Degrelle che ancora qualche mese fa era definito un ex generale nazista (per stigmatizzare gli hammerskin milanesi che organizzavano un contestatissimo convegno a lui dedicato) è riqualificato al rango di uomo politico belga. Lui fu, ovviamente, entrambe le cose: fondatore del movimento fascista belga e volontario nelle Waffen SS, dove entrò da soldato semplice a arrivò al vertice per meriti di campo. E ho il sospetto che in Spagna non fosse giunto da esiliato ma per sottrarsi alla persecuzione giudiziaria come criminale di guerra. Delle due l'una: o il redattore è talmente pigro che non consulta nemmeno l'archivio on line del suo giornale o è talmente intelligente che salva la notizia ma l'"ammacchia" per non imbarazzare la Federazione, che ha, ovviamente, la responsabilità "oggettiva" dei suoi tifosi al seguito.
Nel dibattito colto e appassionato che si è aperto su Fb un giovane storico mi informa che Degrelle fu condannato (in contumacia) ma non per crimini di guerra: si macchiò infatti di alto tradimento per aver militato nell'esercito tedesco, il nemico che aveva invaso il Belgio...
RispondiElimina