La metamorfosi della Mussolini da vajassa a gentildonna
di Giuseppe Parente
Che Alessandra Mussolini abbia una naturale quanto dirompente vocazione per il trash è un dato ormai assodato, fortificato anche da una onorata carriera quasi ventennale, caratterizzata da epici scontri, datati 2001 con l’allora ministro delle pari opportunità Katia Belillo, che voleva addirittura prenderla a pugni, con l’ex parlamentare di Rifondazione Comunista poi vincitrice dell’Isola dei Famosi, Vladimir Luxuria, nei cui confronti affermò il principio: meglio fascista che frocio; ai tempi in cui era l’Evita Peron, in salsa napoletana, di un cartello politico denominato Alternativa Sociale, di cui facevano parte anche il Fronte sociale Nazionale, guidato da Adriano Tilgher ed il movimento di Forza Nuova, capitanato dal segretario Roberto Fiore, riuscendo anche a fare caciara, nel corso di una impegnativa puntata del noto talk show Porta a Porta, dedicato all’emergenza criminalità in terra di Lavoro, con l’onorevole dell’allora Margherita Pina Picierno, arrivando addirittura a sequestrarle le carte in possesso, definendole veline sbagliate fornitegli dal partito.
Invece, ora, esiste una nuova Alessandra Mussolini,che si mostra in tivù, in maniera inedita, con costumato pudore, merito forse del colpo ricevuto dal ministro delle pari opportunità Mara Carfagna che l’aveva umiliata, utilizzando nei suoi confronti il termine dispregiativo in virtù del quale, quelle come lei,(Alessandra Mussolini) a Napoli, vengono chiamate con l’appellativo di vajasse.
D’altronde una parlamentare del Popolo delle libertà, aderente al Partito Popolare Europeo, mica può evocare alla pubblica opinione e ai telespettatori l’immagine di certe donne che vivono nei bassi napoletani, peraltro di dubbia moralità. Sarebbe un comportamento contrario ai principi del popolarismo europeo, aggravato anche dal tempo storico.
Quindi il ciclone Alessandra, per ordini di scuderia e per considerazioni figlie del momento storico, deve trattenere mani, braccia, labbra, che vengono tenuti a bada, rimanendo inalterato il modo con cui tratta temi politici ed interlocutori.
Per esempio, nella puntata della trasmissione televisione 8e ½,l’onorevole Mussolini, torna ad offrirsi come difensore d’ufficio di un premier, come Berlusconi, uscito sconfitto dalle elezioni amministrative di maggio e dal voto referendario di domenica 12 e lunedì 13 giugno, colpevole di non averla ascoltata, quando chiedeva per esempio elezioni subito dopo il tradimento del presidente della camera dei deputati Gianfranco Fini, critica il sindaco di Verona, Tosi, colpevole di criticare la politica interna ed estera del governo Berlusconi, commettendo il reato di lesa maestà, assicurando anche il caroccio sulla questione ministeri al Nord, affermando il principio che se li vogliono se li devono tenere per sempre, con ministri e annessi sottosegretari.
Ad onor del vero, in questo delicato momento storico, l’Alessandra nazionale rappresenta una delle poche donne al fianco del premier, visto che la Santanchè non osa più frequentare i talk-show televisivi, non sostiene più candidati al consiglio comunale che affermano che le procure della Repubblica siano come le Brigate Rosse, non staziona più davanti ai tribunali, accompagnata da comparse di Cinecittà, per denunciare la natura cancerogena della Procura; le altre favorite del premier come Stefania Prestigiacomo, Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini vengono lambite dall’affare Bisignani.
Alla domanda fatta dalla conduttrice del programma Lilly Gruber:” come sostiene Berlusconi se ci fosse stata la Carfagna candidato a sindaco di Napoli, il centro destra avrebbe vinto, lo pensa anche lei”?
Alessandra afferra un bicchiere e magari vorrebbe idealmente scaraventarlo in fronte alla rivale, ma si contiene, non rispondendo a quell’inaudito affronto della domanda, sorseggia un goccio d’acqua, che scommetto, sicuramente le è andato di traverso.
A rischio di fare un po' di autopromozione, ti segnalo un articolo che credo sarà di interesse per chiunque si occupi di Seconda guerra mondiale, revisionismo e dintorni:
RispondiEliminaGerald Horne e la grande guerra razziale
La santanche NOn e' mai abbastanza......ingraziarsi i potenti per ulteriori concessioni e privilegi vari alla fine qualcosa rendera' pensa l'alessandra Nazionalee una lustratina al plurimirdario massone nano di Arcore qualcosa ancora mi rendera'...........
RispondiEliminaMa tra due anni statene sicuri dira': io l'avevo previsto, Cosi' NOn va, Silvio doveva togliersi prima, io l'ho sempre criticato".....
Cosi e'(se vi pare)...............
Ago
Chiedo che venga corretto il refuso tipografico.
RispondiEliminaL'onorevole Vladimiro Guadagno, in arte "Luxuria", secondo la biologia appartiene ancora al genere maschile per cui è "vincitore", non "vincitrice".
La biologia è solo un aspetto della determinazione di genere... spesso non rilevante.
RispondiEliminaQuante volte è stato scritto in questo forum che Roberta Capotosti (della cui femminilità nessuno dubita) ha più palle di tanti cammmerati?
Forse palle, certamente pero' incarichi e dindini. Quelli tantissimi di sicuro!
RispondiEliminaAgo
alla Mussolini tutto il mio rispetto
RispondiEliminale regalo un bel FIORE
ringraziandola per tutte le sue battaglie in nome della Famiglia e dei valori morali ormai persi
GRANDE
Anche io le regalo un bel Fiore, ringraziandola per gli anni di dura opposizione in consiglio comunale a Napoli, record woman di assenze, per essere stata politicamente poco lontana da Antonio Bassolino, per le tante presenze nei talk show a far caciara, per il bacio in bocca dato a Nicola Cosentino in occasione delle ultime regionali, per essere ora la donna in difesa del nano di Arcore.
RispondiEliminaGrazie di esistere Ale...
alessandra a te un fiore solo non basta ci vuole un serra intera
RispondiEliminala mussolini fa rima con ? e ti prego ugo lasciami questo commento che sono curioso di avere risposte
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