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Il pestaggio di Monti/1: l'ultrà arrestato e le implicazioni politiche della tragedia

Crisi economica, disgregazione sociale e catastrofe mentale concorrono univocamente (e con effetti moltiplicatori) al dilagare dell'anomia. Il pestaggio del rione Monti di una banda di indigeni ai danni di un gruppo di "utilizzatori finali" selvaggi del territorio è eccezionale soltanto per i tragici esiti di una vittima ancora in pericolo di vita (le notizie cliniche sono contraddittorie ma inequivocabilmente gravi). Per quello che mi risulta succede regolarmente lo stesso nella piazzetta dell'Orientale a Napoli, la facoltà di mia figlia, centro della città universitaria e quindi del popolo dei tiratardi. Con i tamarri che abitano nei vicoli pronti a pestare chi, gonfio di birra, si ostina a pisciare sul muro, nonostante i ripetuti avvertimenti, a un metro dalla porta della nonna dell'energumeno di turno.
Ora dal profilo di Facebook (che continua a fare danni) di uno degli arrestati, Christian Perozzi, emerge il ritratto di un ultrà fascistoide. Nel senso che usa, in una foto, fare il saluto romano, ma da una lettura appena attenta di gusti e preferenze è evidente che è ben lontano da un esplicito impegno politico. La sua appartenenza sarebbe infatti quella di una banda di stadio, la Brigata Monti, appunto, che in uno striscione esalta le gesta del bandito Liboni.
 Ma, per una volta, il Pd sceglie di volare alto e invece di fomentare la tradizionale polemica sull'equazione ultrà violenti=fascisti coglie il nodo della questione securitaria. E cioè il contrasto evidente tra gli enunciati di Alemanno in una campagna elettorale segnata dallo choc per lo stupro omicida di Tor di Quinto e più in generale da un forcing sulla domanda d'ordine e la realtà odierna, con poliziotti e vigili che non si parlano ed episodi di violenza sessuale tenuti nascosti per mesi (lo stupro di gruppo a Pineta Sacchetti). Così alcuni parlamentari, tra cui la vedova Calipari interrogano Maroni 
per sapere se è a conoscenza di quanto avviene nella capitale, dove sembra esserci una sorta di deficit informativo e di coordinamento tra forze di polizia e vigili urbani. Nel recente caso del brutale pestaggio di Monti si è saputo infatti - sostiene il Pd - che il commissariato di zona è stato informato solamente lunedì mattina, nonostante l'episodio fosse accaduto nella nottata di sabato e tra i primi ad intervenire vi fossero agenti del corpo di polizia municipale di Roma [e vogliono] sapere cosa pensa di fare il governo per rafforzare quelle azioni di prevenzione e di controllo del territorio che nella capitale sembrano essersi indeboliti. Le strade di Roma sono da tempo scenario di omicidi e di violenze brutali, che si susseguono con cadenza allarmante nonostante le promesse e le iniziative annunciate dalla giunta Alemanno. Sono stati spesi dal Campidoglio milioni di euro per mettere in piedi la centrale unica per la sicurezza ma permangono deficit di coordinamento tra forze dell'ordine e polizia municipale, oltre a veri e propri ritardi nelle informazioni che devono essere date con obiettività, trasparenza e completezza ai cittadini".
Del resto, proprio all'Esquilino c'è un precedente storico su cui converrà ritornare per la sua natura esemplare. (1- continua)

20 commenti:

  1. purtroppo certi soggetti hanno un'attrazione per determinate idee, o meglio per la loro accezione peggiore, e fanno comodo a chi vorrebbe che i fascisti fossero tutti così.

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  2. galera a prescindere per tutti i fascisti

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  3. Hanno ammazzato Pablo... Pablo è vivo... Non è il solito ritornello di una riuscita canzone di Francesco De Gregori, ma è quello che è successo nella notte di sabato e domenica scorsa, in via dei Serpenti, a Roma,nel quartiere Monti,dove tra l'altro dove ha casa il presidente Napolitano,dove alcuni giovani, hanno massacrato di botte, Alberto Bonanni musicista di 29 anni, colpito con inaudita ferocia da due ragazzi poco più giovani di lui, in quanto poco più di ventenni... Alla giornata di venerdì le condizioni di Albertano restano ancora gravi,ed è davvero triste pensare che tutto ciò sia successo a causa degli schiamazzi notturni.. Non potevano mancare la solita disinformazione in virtù della quale il giovane Alberto era stato descritto come il solito musicista ambulante, fornito di regolare piattino che disturba passanti in cambia della monentina, dipingendolo come il solito attaccabrighe... Mentre per quanto riguarda i due ragazzi accusati del pestaggio,accusati di tentato omicidio si è cercato addirittura di farli passare, anche al profilo facebook di Pagnozzi, in pericolosi e criminali ultras, grazie a fotografie dei B.i.s.l acrononimo di Basta infami solo lame,mentre le foto di Pagnozzi che fa il saluto romano ha fatto pensare che lo stesso sia un pericoloso estremista di destra per cui l'azione criminale vada inquadrata in un contesto politico. Ad onor del vero, nè gli aggressori, nè la vittima sono schedati e non risultano coinvolti in scontri di piazza o di stadio, gli aggressori hanno simpatie per la destra, ma non sono inseriti in nessun movimento o partito riconducibile all'area della destra di governo o della cosiddetta destra radicale, particolarmente radicata nella capitale. Per cui l'aggressione al musicista Bonanni, va ricondata ad un semplice ma quanto orrendo e stupido, fatto di cronaca nera, di queste prime notti di una afosa estate romana.. Parlare di altro, qualificare come musicista da strada e attaccabrighe Bonnani, ed elevare a rango di pericolosi ultras, o militanti di un gruppo "fascista" i due giovani ventenni, è qualcosa che può solo mettere benzina sul fuoco...
    Giuseppe Parente
    .
    Sull'onda emozionale della tragedia,

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  4. gli assassini sono dei fascisti, che c'entra che non sono stati schedati e coinvolti in scontri di strada....

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  5. C'entra: perché, dal punto di vista della valenza politica della tragedia, c'è una differenza sostanziale tra l'appartenere a una area di militanza e l'essere invece interni a una più indefinita appartenenza subculturale

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  6. la loro subcultura fascista e vigliacca l'hanno mostrata appieno.

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  7. E invece la pratica di privare del sonno i residenti come la definiresti: una cultura della liberazione?
    Non so chi sei, ma immagino che tu sia molto giovane. Altrimenti sapresti che uno degli strumenti della deprivazione sensoriale usata nelle carceri speciali negli anni di piombo era proprio la continua rottura del sonno dei prigionieri, pratica disumana tale da essere classificata come tortura.

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  8. i tre tipi hanno detto chiaramente che hanno aggredito il ragazzo solo "per fare casino"...cioè rumore...non t'arrampicare sugli specchi

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  9. ......purtroppo questi sedicenti fascisti" che si attegiano a tali sono in verita' l'emanazione del peggior antifascismo che trae giovamento da questi tragici e episodi che nulla c'entano con la poltica. Il fascismo da bar, da discoteca o da curva non ha mai avuto nulla a che fare con l'essenza del Fascismo e ovviamente solo dei ragazzini IDIOTI come questi due hanno potuto cascarci.......i progressisti ora fanno festa grande e gli anonimi SENZA PALLE da tastiera pullulano i blog con i loro commenti banali e gonfi di retorica e "politicamente corretto"da salotto buono per riempirsi la bocca delle loro frasi fatte sui buoni e i cattivi della storia che ci hanno rotto i c.........i gia'da ce troppi lustri ( o decenni visto che siamo nel 2011).
    i delinquenti o gli assassini sono tali punto e basta e come tali si qualificano.........Sfruttare questi episodi per la propaganda di qualche balordo deprevato represso e' problema SUO, non della societa' che deve semplicemente arrestarli e farli scontare la giusta ( e io spero molto severa) pena. STOP.
    Ottimo il commento di Giuseppe Parente e come sempre Grande Ugo nel defilarsi e remare controccorente dallle solite banalita' ipocrite e vili, oltre che molto interessate...............


    Ago

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  10. quando i fascisti fanno un danno,chissà perchè, sono " sedicenti" fascisti....

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  11. Non sono militanti fascisti, sono ultrà di destra senza particolari connotazioni politiche. Del resto se si accetta come fonte il profilo facebook di Perozzi tra le sue pagine e gruppi non c'è n'è uno solo che abbia una qualificazione politica.
    Più in generale se si accetta la logica che chi fa il saluto romano è un militante fascista allora bisognerebbe per analogia considerare il boro che si tatua il Che sull'avambraccio e poi organizza il raid razzista al Pigneto un militante comunista? Mi sembra una cazzata.

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  12. non sono militanti , infatti, ma sono comunque fascisti.
    a me sembra una cazzata invece dire che se non sei militante allora non sei fascista.

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  13. Bene. Sono fascisti. E in che cosa si estrinseca l'essere fascisti? Nel fare il saluto romano. E poi?
    In una concezione autoritaria dello Stato? Non ce l'hanno. Esaltano un bandito come Liboni.
    Nell'uso scriteriato della violenza? Non sono i soli.
    In questi termini diventa una disputa nominalistica.
    E chiariamoci anche sull'ultima questione. Sì, se si intende il fascismo come fenomeno politico devi fare riferimento a qualche forma di militanza.
    Se ti riferisci invece a una sfera subculturale è chiaro che la griglia di analisi è molto meno fitta e sì, non c'è dubbio che gli ultras della brigata Monti attingono a un immaginario fascistoide...

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  14. Vediamo se ho capito: se fai il saluto romano e picchi duro sei fascista, pugno chiuso e tatuaggio del Che, comunista. Tutto il resto, militanza, ideologie e valori, sono tutte cazzate.

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  15. Non hai capito una mazza. Io sostengo esattamente il contrario e cioe che non puoi definire fascista uno solo per il saluto romano.

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  16. no
    hai capito male.
    militanza ed ideologie non sono cazzate
    ma non lo sono neanche fare il saluto romano e picchiare.
    in entrambi i casi sei un fascista.

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  17. i tipi sono fascisti, punto. se vi fa schifo essere associati a tali personaggi,smettete di essere fascisti perchè altrimenti sarete condannati per sempre ad averceli al fianco

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  18. Non hai capito na mazza neanche tu Ugo, non ce l'avevo con te ma con Nicola!

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  19. @Anonimo: posso smettere di essere fascista ma continuare a ragionare nello stesso modo, socialista e nazionalista, di prima?

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