Terracina fa litigare (di brutto) Rampelli e Alemanno
Comunali, faida interna al Pdl. Il sindaco finisce sotto accusa
Rampelli, Marsilio e Fazzone contro l'appoggio al candidato della Polverini a Terracina. Interi pezzi di partito che si scontrano, a una settimana dalla vigilia dei ballottaggi
di MAURO FAVALEUna resa dei conti. "Alemanno è pieno di livore". "Il sindaco di Roma insulta gli elettori". "Rampelli è un'ipocrita". Il perimetro della polemica è tutto interno al Pdl. Interi pezzi di partito che si scontrano, a una settimana dalla vigilia dei ballottaggi. Per tre giorni la polemica era rimasta a covare sotto la cenere, messa in ombra dal botta e risposta sull'ipotetico sostegno del Pd alla lista di Renata Polverini a Sora. Ieri, però, è venuta a galla in tutta la sua evidenza.
E ora la crepa dentro il Pdl in Lazio è visibile a tutti. Così come il rischio di spaccatura del partito. Tutto nasce dal sostegno che Gianni Alemanno ha annunciato nei confronti di Gianfranco Sciscione, candidato della lista Città nuove (neonata creatura della governatrice) a Terracina, dove se la dovrà vedere contro Nicola Procaccini, sostenuto dal Pdl. Insomma, Alemanno invita a votare contro il suo stesso partito.
"Lo ritengo più valido", dice Alemanno di Sciscione. Nonostante più di qualcuno faccia presente che Procaccini è anche il portavoce del ministro Giorgia Meloni, vicina al deputato Fabio Rampelli, importante esponente del Pdl che già in altre occasioni (su Parentopoli o sul rimpasto di giunta dello scorso gennaio) ha criticato il sindaco di Roma. Ma mai apertamente come ieri: "Basta fuoco amico, non si possono fare i ballottaggi con il sindaco di Roma che insulta gli elettori del Pdl. Non c'è alcun unto dal Signore che possa stare al di sopra delle regole". Risponde Alemanno: "Le dichiarazioni di Rampelli sono di un'ipocrisia inquietante. Da quando ho sostituito un assessore a lui vicino la nostra amministrazione subisce un'opposizione quotidiana e pretestuosa da parte di esponenti politici appartenenti al suo gruppo. Il chiarimento avverrà dopo i ballottaggi". Replica Marco Marsilio, deputato Pdl: "Alemanno dimentica che è stato Rampelli a volerlo leader di An in città e candidato sindaco. Il rimpasto di giunta non c'entra, siamo tutti basiti di questa crociata in cui si è imbarcato a Terracina".
Insomma, più che un chiarimento, quella che è già in corso nel Pdl sembra una resa dei conti. I problemi sono sotto gli occhi di tutti. E poi non ci sono solo Rampelli o Marsilio a prendersela con Alemanno. Il senatore Claudio Fazzone, potente coordinatore Pdl a Latina, giudica "grave che un importante dirigente nazionale, forse per difendere posizioni di amici o per prefigurare fughe in avanti, inviti a votare candidati avversari al Pdl". E se, dalla Destra, anche Storace non perde occasione per attaccare Alemanno, l'unica a difendere il sindaco di Roma è Renata Polverini: "Nelle amministrative il candidato è l'elemento centrale e Alemanno ha detto che a Terracina ha deciso di appoggiare chi gli sembrava più credibile. Mi sembrano critiche ingenerose".
fonte: La Repubblica.it
Tornano le vecchie ruggini, tra le due rampanti personalità di attivisti-organizzatori metropolitani degli anni 80'. Nel 1994-95 lo scontro tra le due componenti di Azioni Giovani , falsamente sociali, aveva portato ad uno scontro irreversibile tra Gabbiani-Rampelliani da un lato ed Alemanniani "de fero" dall'altro ... i primi effetti dell'acqua di Fiuggi, che per l'appunto, fa cagare ....
RispondiEliminaFino a giungere ai famosi "manici pronto uso" ( sempre a chiacchiere ovviamente , sempre a chiacchiere ...) , della famosa riunione di Rieti del 94' in cui Rampelli, fece il salto della quaglia schierandosi apertamente con il prode Gasaparri e contro Alemanno e dandogli il ben servito sul piano dell'organizzazione giovanile interna. Il gioco era a chi tradisci di piu' e prima .. L'ideatore storico fu Badoglio.
Da allora, un gioco di tradimenti incrociati, pugnalate alla spealle, piccoli e medi sotterfuggi mal-destri, tra le due realtà (neo-cielline) della destra romana, che ha seminato vittime illustri per anni sul piano politico e disorientato i gonzi militanti della destra "detta sociale" in tutta iTalia.
Grazie alle poltrone eque, del Sor Berlusca, sembrava pace fatta tra gabbiani-rampelliani alemanniani-sociali, ed augelliani-terzisti , in nome del Passo delle Oche e del Berlusca-Re , ma di fronte all'uso spregiudicato del potere ( effetti collaterali del virus democratico direi ...) la guerra santa per l'accaparramento dei posti sembra ormai riaperta. Alla faccia della vecchia DC e del Signore degli Anelli direi ...
E questo dimostra che la vecchia troica ciellina Andreotti-Sbardella-Giubilo valeva ben di piu' di questo agglomerato di cazzari riottosi e spregiudicati, che oggi hanno anche la Polverini come concorrente ....
Auguro quindi perdite di voti, effetti devastanti collaterali e democratici, in tutti i destri schieramenti, che poi corrispondono semplicemente a posti di lavoro, ad un occupazione vorace di apparato per "incapaci personaggi" , che nella vita di tutti i giorni sarebbero stati dichiaratamente dei falliti.
Io credo che quello che ha generato in termini di "inversione valoriale", ideologica, umana e comportamentale, la classe dirigente del FdG anni 80', non ha preecedenti all'interno della storia della Fascisteria.
Comunque, quando "le destre imbelli" implodono per la loro idiozia , per la loro incapacità, per la loro malafede, per la loro rozzezza, e per la loro sciattezza umana e progettuale , significa che c'è ancora tanta tanta tanta speranza.
Auguro a tutti loro una buona ed infinita guerra ...
Sono indegni entrambi.
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