Più di cento arresti a Belgrado tra i supporter violenti di Mladic
Violenti scontri fra polizia e ultranazionalisti hanno turbato ieri sera a Belgrado una manifestazione nella quale oltre diecimila persone hanno inneggiato a Ratko Mladic, l'ex generale serbo-bosniaco catturato giovedì scorso dopo 16 anni di latitanza, che è in attesa di essere estradato al Tribunale penale dell'Aja (Tpi) con l'accusa di genocidio e crimini contro l'umanità.
Mladic respinge le accuse, ammettendo soltanto 200 fucilazioni di prigionieri a Srebenica, opera della Difesa territoriale e non delle sue truppe. Controllati a vista da massicci cordoni di agenti antisommossa, i dimostranti - tra musiche patriottiche e bandiere nazionaliste con l'effigie del 'comandante' - hanno scandito a lungo slogan in onore di Mladic e contro il presidente Boris Tadic, definito uno "sporco traditore degli interessi della Serbia", avendo avallato la cattura dell' "eroe" e la sua consegna al Tribunale dell'Aja. Al termine del raduno, scontri fra alcune centinaia di estremisti violenti, nei quali hanno un peso consistente gli ultras, e forze di polizia sono scoppiati non lontano dal luogo della manifestazione, con i teppisti che hanno bersagliato gli agenti con sassi, bottiglie e altri oggetti. E' intervenuta anche la polizia a cavallo. In nottata il ministro dell'interno Ivica Dacic ha parlato di un bilancio di 111 arresti e di una trentina di feriti, 21 dei quali poliziotti. La situazione è successivamente tornata alla calma e sotto il controllo delle forze dell'ordine. Un'attitudine violenta che aveva trovato già la sua espressione nella mobilitazione contro il gay pride, nello scorso autunno
Mladic respinge le accuse, ammettendo soltanto 200 fucilazioni di prigionieri a Srebenica, opera della Difesa territoriale e non delle sue truppe. Controllati a vista da massicci cordoni di agenti antisommossa, i dimostranti - tra musiche patriottiche e bandiere nazionaliste con l'effigie del 'comandante' - hanno scandito a lungo slogan in onore di Mladic e contro il presidente Boris Tadic, definito uno "sporco traditore degli interessi della Serbia", avendo avallato la cattura dell' "eroe" e la sua consegna al Tribunale dell'Aja. Al termine del raduno, scontri fra alcune centinaia di estremisti violenti, nei quali hanno un peso consistente gli ultras, e forze di polizia sono scoppiati non lontano dal luogo della manifestazione, con i teppisti che hanno bersagliato gli agenti con sassi, bottiglie e altri oggetti. E' intervenuta anche la polizia a cavallo. In nottata il ministro dell'interno Ivica Dacic ha parlato di un bilancio di 111 arresti e di una trentina di feriti, 21 dei quali poliziotti. La situazione è successivamente tornata alla calma e sotto il controllo delle forze dell'ordine. Un'attitudine violenta che aveva trovato già la sua espressione nella mobilitazione contro il gay pride, nello scorso autunno
Altre cento persone arrestate in Serbia, in questo paese è in corso una repressione massiccia di tutte le voci che contestano il dogma dell'ingresso nella UE e, in un futuro non troppo lontano, nella NATO.Si organizzano processi farseschi tipo quello che ha portato alla condanna di alcuni membri del movimento Obraz. Un ultimo appunto: alla faccia dei teppisti e degli ultras, nella foto si vede un pope ortodosso!
RispondiEliminaLa Islamofobia ha radici antiche in Europa molto più forti dell'antisemitismo per alcuni aspetti
RispondiEliminase da una parte gli ebrei potevano avere un autonomia anche restando nei getti per i musulmani no fu permesso.
Questo si riflette anche nella prima guerra mondiale ma anche nella seconda (basta ricordare le parole di Churchill)
Ma non disperatevi gli Ebrei sono abituati a fare i Negazionisti delle vittime se sono di religione musulmane anche se quando si fa Negazionismo contro di loro si incavolano di brutto e pretendono pure che tu sia condannato.
http://4international.wordpress.com/2011/05/30/the-great-grand-hoax-of-srenrenica-how-they-made-pathological-lying-into-an-art-form/
Poi secondo la loro idea “pacifica” se un esercito invade un popolo sia la colpa non solo di quello che attacca ma anche di quello attaccato.
Con questa logica dobbiamo considerare i Polacchi invasi partecipi colpevoli nelle crimini commessi contro di loro da i Tedeschi.
Ps. spero che non si condanni solo lui ma anche molti altri più piccoli che girano in mezzo Europa e Belgrado a piede libero ma non si parla mai.
Davvero una tristezza e pensare che per quanto la Serbia si dichiari cambiata e pentita in tanto ancora nelle scuole si insegna l'odio etnico per Croati, Bosniaci e Albanesi musulmani e cattolici. (ma qui e colpa anche della chiesa ortodossa che stranamente non viene mai criticata dai nostri media, hanno occhio solo per il papa)
Falco way
*Scusatemi per il secondo post...
RispondiEliminaErrata - corrige:
(ma qui e > ma qui è... papa > Il PAPA)
Questo messaggio (post) è per il curatore del blog!
RispondiEliminaChiedo scusa per il disturbo!
posso chiedere che il mio lungo post pubblicato nel “La fascisteria e la consegna di Mladic: carnefici e vittime” si sposta anche qui perché è molto importante da comprendere per tutti, e lI' non credo che la leggera nessuno ecco il link. (sotto)
http://fascinazione.blogspot.com/2011/05/piu-di-cento-arresti-belgrado-tra-i.html#comments
grazie in anticipo
saluti
Falco Way