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Occupazione Val d'Ala, CasaPound respinge il diktat d'ordine pubblico

(umt) Una decisione scontata data la crescente tensione tra CasaPound e i militanti antifascisti nell'area Montesacro-Talenti quello dello sgombero dell'occupazione dell'ex palazzina Acea di Prati fiscali. Come già a Napoli un anno fa, per motivi di ordine pubblico saranno sgomberate l'occupazione poundista e una struttura tenuta dei compagni. Ma stavolta Iannone annuncia che il movimento non acconsente.
 ‘’E’ una sconfitta per tutta la città la decisione presa dal Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico di sgomberare l’occupazione a scopo abitativo Val d’Ala 200 in IV Municipio a Roma. Una sconfitta che peraltro non si riscatta con il gesto ipocrita di uno sgombero ‘bipartisan’, visto che la struttura di via Monte Meta che fa riferimento ai centri sociali ospita uno ‘studentato autogestito’ mentre a Val d’Ala sono ospitate trenta famiglie in situazione di gravissimo disagio’’. Lo afferma Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, che aggiunge: ‘’Di fatto ci si sta arrendendo alla prepotenza di chi, incurante delle necessità di trenta famiglie in difficoltà, ha di proposito sollevato una questione di ordine pubblico pur di impedire a Cpi di essere presente in un quartiere considerato dagli antifascisti militanti di proprio assoluto dominio’’.
Secondo Iannone, però, ‘’è assurdo paragonare le due occupazioni a scopo abitativo che a Roma fanno riferimento a CasaPound Italia con le decine di immobili pubblici e privati occupati dall'estrema sinistra, che, quando non sono sfruttati a scopi commerciali, vedono stipate al loro interno famiglie in gran parte formate da immigrati clandestini, accampati il più delle volte in precarie condizioni igienico-sanitarie’’.
‘’Non è certo con gli sgomberi coatti che si risolve l’emergenza abitativa in questa città o che si viene incontro alle esigenze dei romani – conclude il leader di Cpi - Quanto a noi, siamo pronti a difendere fino all’ultimo il diritto alla proprietà della casa di lavoratori e cittadini. Da Val d’Ala non ce ne andiamo’’.

fonte: ufficio stampa casapound

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