E' morto a Napoli Cico De Palma
(umt) Ho sempre avuto una certa resistenza a scrivere delle storie della fascisteria napoletana, per uno scrupolo sull'eventuale mancanza del distacco emotivo. Ho rinunciato perciò a raccontare la recente scomparsa di Carlo Schumtz, a cui ero legato da strani intrecci familiari, ma ho insistito con Giuseppe Parente per costruire un ritratto di "Cico" De Palma, un protagonista delle battaglie di strada degli anni Settanta. La sua scelta tragica ha profondamente scosso l'ambiente napoletano, tanto che alcuni suoi amici intimi hanno preferito la testimonianza del silenzio.
Ricordiamoci di Cico di Giuseppe Parente
Enrico De Palma, detto Cico. Instancabile e apprezzato organizzatore di prestigiosi incontri equestri nazionali, è andato avanti, domenica 1 maggio.
Con il seguente necrologio, pubblicato sul numero odierno del quotidiano Rinascita, i camerati napoletani hanno voluto ricordare il loro sodale Enrico De Palma, per tutti Cico, scomparso in circostanze tragiche nella notte tra sabato e domenica.
Per la “ fascisteria” napoletana è stato un anno pieno di lutti, in pochi mesi, infatti, sono andati avanti oltre a Cico De Palma anche il dottore Giuseppe Campobasso, e Carlo Schmutz.
Ho voluto fermamente tracciare un profilo politico di Cico De Palma, approfittando della gentile disponibilità di alcuni camerati che nonostante il dolore per la tragica scomparsa hanno voluto consegnarmi il loro personale ricordo di vita e di esperienze politiche vissute con Cico.
Rino Vollaro, ex segretario del Fronte della gioventù, organizzazione giovanile dell’allora Movimento sociale Italiana, ben volentieri, anche se ancora troppo scosso dalla brutta notizia della fine del camerata De Palma, mi racconta di Cico.
"Conosco da una vita, Cico, la nostra è una amicizia quarantennale, anche se, a onor del vero, non abbiamo avuto negli anni una frequentazione assidua, mi lega a Cico una esperienza molto forte di detenzione insieme nel padiglione Italia del carcere di Poggioreale, in quanto arrestati nel 1977 per aver lanciato bottiglie molotov contro la sezione del Partito comunista Italiano del Vomero, intitolata al comandante Ernesto Che Guevara, incriminati per uso di esplosivo e tentata strage, in quanto le bottiglie furono lanciate quando la sezione era piena di imputati. Cico, difeso nel processo dall’avvocato Valerio De Martino, da innocente, accetta la detenzione facendomi da supporto, quasi come fa il fratello maggiore con un fratellino, ed anche quando fummo divisi, io trasferito nel carcere di Melfi e Cico in quel di Bari, continuò ad essermi di supporto e di sostegno inviandomi con frequenza quasi quotidiana lettere importanti. Da quella brutta storia del lancio delle molotov contro la sezione comunista del Vomero, ad onor del vero, ne uscimmo innocenti, tanto è vero che fummo assolti con formula piena".
"Enrico, continua Rino, era il segretario del fronte della Gioventù del Vomero, unico quartiere tendenzialmente fascista, dove l’unica nota stridula era Piazza Medaglie d’Oro, roccaforte delle organizzazione extraparlamentari di sinistra, come Autonomia Operaia, Lotta Continua e dei compagni parlamentari della federazione giovanile comunista.
Enrico De Palma è persona molto acculturata, dotata di una intelligenza vivace, appassionato di grafica, subito dopo l’ingiusta detenzione, mi parlò di un progetto di reportage giornalisti e fotografici d’avventura in Amazzonia come in alcune zone dell’Africa, quando di queste zone del mondo, ne parlava con reportage Ambrogio Fogar e la Rai trasmetteva i primi documentari sul mondo degli animali realizzati da Piero Angela".
"L’ultima volta che ho visto Cico, conclude Rino, è stato in una occasione di una cena organizzata da camerati, ed anche in quella occasione, Cico diede grande prova della sua infinita cultura parlando con passione della storia e la civiltà del popolo Etrusco".
Antonio Torre ricorda come Cico fu il suo primo segretario del Fronte della Gioventù del quartiere Vomero, politicamente molto attivo in un periodo di forte contrapposizione politica da entrambi i fronti quello “fascista” e quello comunista” stimato dai tanti giovani camerati che affollavano la sezione del Fronte. nel suo profilo face book dichiara: “al dolore inconsolabile della comunità fascista del Vomero per la perdita del camerata Enrico De Palma si aggiunge poi l’inevitabile benché ingiustificato senso di colpa per quello che non si è fatto e per quello che si sarebbe potuto fare".
Nella pagina face book di Cico, continuano ad arrivare testimonianze di amici e camerati che ancora non credono alla tragica morte del caro camerata.
Tra le tante dichiarazioni di stima e di affetto nei confronti di Cico, cito le parole di Fabio di Giacomo che dichiara : “ero felice di rivederti sabato a Capodimonte per il concorso ippico città di Napoli, sono scioccato da quello che legge, sono felice di averti conosciuto, sono felice di aver passato tutte quelle serate insieme al “Solco” e tutte quelle discussioni fatte, ciao piccolo grande Cico e di Vittoria Mariani, che avrei dovuto sentire telefonicamente, ma l'urgenza dell'informazione mi hanno impedito di fare ciò che sulla pagina face book di Cico dichiara :"a lungo ho pensato di scrivere due parole su di te, amico mio, che ci ha lasciato, nulla e niente può esplicare a dovere il senso di sgomento e la disperazione che attanaglia il mio animo, so solo che mi piace ricordarti guerriero serioso, dolcissimo amico dalla stretta di mano sincera. Arrivederci Cico, in quel paradiso dove non esistono limiti alla bellezza dell’essere".
ciao enrico, con affetto e rispetto, malgrado le opposte appartenenze politiche.
RispondiEliminasalvatore
onore a Ciccio e complimenti per l'articolo
RispondiEliminaCaciallo
Cico, ora sei tra le braccia della tua mamma, che tanto amavi! Lisa Attisani
RispondiEliminaChe Cristo tenga conto della tua vita esemplare poco meno della tua chiusura del libro.
RispondiEliminaPerchè diavolo l'hai fatto ?
RispondiEliminaSe avessi immaginato cosa avevi in mente , sarei venuto a farmi quel panino con te e ne avremmo parlato ......
E.Nonno
Ciao Imperatore, sono il tuo fedele scudiero. Sei andato oltre troppo presto. Tienimi un posto vicino te quando ti raggiungerò.
RispondiEliminaPalluccella
Una bella persona, un'amicizia che è andata oltre le nostre opposte ideologie politiche, una perdita enorme per una scelta che, forse, è nata dalla sua grande dignità....
RispondiEliminaCICO riposa in pace c'è il canto del vento che parla di te a ricordarci. A.Torre
RispondiEliminaCiao fratello , mi rimproveravi come un fratello maggiore e mi sentivo sempre tranquillo sotto la tua ala protettiva , grazie per quello che hai saputo insegnarmi (G. A' lenta)
RispondiEliminauna mattina feci filone a scuola per andare, insieme a Cico ed ad altri pochi camerati, sotto una scuola rossa per tutelare l'incolumita' di uno di noi......avevo 13 anni , Cico mi disse che dovevo aspettare gli altri che arrivavano e che quindi non potevo andare con lui che si avviava per controllare la zona; era una sana bugia .....tornarono dopo 30 minuti e tutti e 9 i camerati erano feriti.... lo scontro era impari , lui lo sapeva.....
RispondiEliminaDopo qualche anno fu arrestato per il famoso attentato di v L Giordano.....6 mesi di galera gratis.... lui non aveva partecipato all'assalto....era con me ed io ero l'unico suo testimone insieme ad un tabbacchino del Vomero....non ha mi citato come teste a suo favore ....
questo era Enrico De Palma detto Cico !
mario mascolo
Onore al camerata Cico De Palma . A NOI !!! Giacomo Padula
RispondiEliminaHai dimostrato ancora una volta di avere le palle.
RispondiEliminaPurtroppo.
Ciao piccolo grande camerata.
Gilberto Barbaro
Cico ti ricordo con grande affetto anche se non ci siamo più incontrati dal 1984, quando organizzammo la festa in maschera al castello di cancello scalo ...tutti vestiti da personaggi di Tolkien.
RispondiEliminaCico, sei sempre stato una persona speciale, con una "luce" attorno in un mondo di "grigi" e vili.
Ti abbraccio. A presto.
Fabio