Giovedรฌ, Aprile 17 2025

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5 maggio 1982: la morte di Giorgio Vale

La mattina del 5 maggio la Digos irrompe in un appartamentino al Quadraro, santuario di Avanguardia nazionale: รจ il rifugio di Vale. Secondo la versione ufficiale avrebbe gridato ยซVi ammazzerรฒ tuttiยป, e, impugnata la Beretta 92 rapinata ai carabinieri di Siena, avrebbe sparato lโ€™intero carica tore senza colpire nessuno e poi si sarebbe tirato un colpo in testa. La polizia sarebbe arrivata alla base per alcune dichiarazioni di Carmelo Palladino, fedelis simo di Delle Chiaie, da poco arrestato per le stragi di Bologna e dellโ€™Italicus.messinscena con macchina sforacchiata in una sparatoria (falsa) e sangue (di bue), per far credere alla famiglia che qualcuno era rimasto ferito, ed individuare โ€œregolariโ€ in contatto con i latitanti. Molto strana fu anche la trappola successiva tesa sempre dagli uomini del Sisde a una fermata del metrรฒ. Dopo lโ€™intercettazione perchรฉ il servizio non ha passato la soffiata alla polizia come vuole la legge? L'uccisione รจ un classico โ€œdirty workโ€. Ad entrare per primi e da soli nell'appartamento, sono stati il commissario Genova (il poliziotto accusato di torture ai brigatisti) e il numero uno del lโ€™antiterrorismo, Improta. Leggendo le perizie balistico-legali si capisce lontano un miglio che si รจ trattato di un omicidio a sangue freddo. Nonostante si sostenga che Giorgio abbia sparato 13 o 14 colpi contro gli agenti a vuoto, il guanto di paraffina (con una pistola โ€œapertaโ€ come la 92 S) รจ risultato totalmente nega tivo. Spiegazione del perito: forse all'ospedale qualcuno gli aveva lavato le mani! Poichรฉ l'impronta dell'asta della molla di recupero dell'arma รจ rimasta talmente โ€œtatuataโ€ sulla pelle della tempia, il perito ammette che lโ€™unica spiegazione possibile รจ che era stata premuta la pistola, prima di sparare, tanto da far penetrare un centimetro e mezzo abbondante di canna nella carne. Giorgio รจ stato preso nel sonno, tirato fuori dal sacco a pelo in cui dor miva e โ€œsuicidatoโ€ con una pistola di ordinanza (caso strano, il proiettile che lโ€™ha ucciso non รจ stato ritrovato e durante l'operazione ad un agente รจ โ€œesplosaโ€ la canna di una 92 S, senza ferirlo ma rendendo impossibile una perizia comparativa).
 Il sospetto della soffiata gli costerร  una condanna a morte, pronta mente eseguita da Pierluigi Concutelli, nel carcere di Novara, il 10 agosto, con una rudimentale garrota. Lโ€™appartamento era stato affittato - con i soldi di Vale - da un amico di Pierluigi Sortino, unโ€™avanguardista socio della cooperativa di revisori che ha tra i suoi componenti anche Silvio Paulon, giร  arrestato nellโ€™estate del 1977 per aver ospitato in casa al Tuscolano Delle Chiaie. I due sono fermati la mattina sotto il palazzo. Con le chiavi sequestrate allโ€™affittuario il commando della polizia entra senza sfondare la porta. L'autopsia conferma che ha causato la morte un unico proiettile calibro 9 lungo sparato a bruciapelo alla tempia. A parte lโ€™evidente analogia con lโ€™episodio di via Fracchia (la morte di quattro brigatisti uccisi in un improbabile conflitto a fuoco con i carabinieri) i conti non tornano. Secondo la perizia ufficiale nellโ€™appartamento sarebbero stati sparati 140 colpi da quattro mitragliette e da quattro pistole ma uno solo รจ andato a bersaglio. Manca anche il movente psicologico: genitori e amici giurano che non si sarebbe mai suicidato. Il giudizio dei suoi camerati รจ lapidario: Giorgio รจ stato venduto e assassinato, perchรฉ rifiutรฒ le offerte di Palladino di entrare in Avanguardia nazionale. Un coimputato - anche lui convinto che Giorgio sia stato una vittima prefabbricata - cosรฌ ricostruisce la vicenda:
Contro Giorgio ci provano da tempo: il Sisde per cercare di prendere lui e Francesca organizzรฒ una  messinscena con macchina sforacchiata in una sparatoria (falsa) e sangue (di bue), per far credere alla famiglia che qualcuno era rimasto ferito, ed individuare โ€œregolariโ€ in contatto con i latitanti. Molto strana fu anche la trappola successiva tesa sempre dagli uomini del Sisde a una fermata del metrรฒ. Dopo lโ€™intercettazione perchรฉ il servizio non ha passato la soffiata alla polizia come vuole la legge? L'uccisione รจ un classico โ€œdirty workโ€. Ad entrare per primi e da soli nell'appartamento, sono stati il commissario Genova (il poliziotto accusato di torture ai brigatisti) e il numero uno dellโ€™antiterrorismo, Improta. Leggendo le perizie balistico-legali si capisce lontano un miglio che si รจ trattato di un omicidio a sangue freddo. Nonostante si sostenga che Giorgio abbia sparato 13 o 14 colpi contro gli agenti a vuoto, il guanto di paraffina (con una pistola โ€œapertaโ€ come la 92 S) รจ risultato totalmente negativo. Spiegazione del perito: forse all'ospedale qualcuno gli aveva lavato le mani! Poichรฉ l'impronta dell'asta della molla di recupero dell'arma รจ rimasta talmente โ€œtatuataโ€ sulla pelle della tempia, il perito ammette che lโ€™unica spiegazione possibile รจ che era stata premuta la pistola, prima di sparare, tanto da far penetrare un centimetro e mezzo abbondante di canna nella carne. Giorgio รจ stato preso nel sonno, tirato fuori dal sacco a pelo in cui dormiva e โ€œsuicidatoโ€ con una pistola di ordinanza (caso strano, il proiettile che lโ€™ha ucciso non รจ stato ritrovato e durante l'operazione ad un agente รจ โ€œesplosaโ€ la canna di una 92 S, senza ferirlo ma rendendo impossibile una perizia com parativa) .
Forti dubbi su quello che รจ veramente successo in via Decio Mure sono espressi anche da un giornalista investigativo inglese, Philip Willan, che da ventโ€™anni lavora in Italia:
Lโ€™operazione โ€œterrore sui treniโ€ fu seguita da un epilogo sinistro che vide ancora una volta lโ€™eliminazione di testimoni scomodi. Un eventuale arresto di Vale avrebbe certamente costituito un problema per il Sismi, dal momento che il terrorista avrebbe potuto facilmente smontare la versione dei servizi segreti sulla valigia e quindi sullโ€™attentato di Bologna.
Non si spiega altrimenti tutto lโ€™accanimento contro uno che รจ soltanto un buon gregario. Per Enrico Tomaselli
Vale รจ una persona discreta, di poche parole, abbastanza decisa, in gamba sul piano operativo, non altrettanto sul piano politico: si รจ trovato ad essere il responsabile militare di Tp per un periodo brevissimo, a cavallo dellโ€™ingresso nel gruppo di Fioravanti. Avvertiva l'esigenza di essere comandato, รจ un fatto naturale. Se uno incontra qualcuno a cui riconosce lโ€™autoritร  finisce con aggregarsi. Cosi c'erano ragazzi che avevano in lui il punto di riferi mento. Non ha mai pensato di sentirsi un capo, non amava mettersi in mostra, era un poโ€™ prigioniero di se stesso. Si rende conto delle cose in cui si trova invischiato ma non ha la forza per tirarsene fuori. รˆ il caso di Arnesano ma anche di Mangiameli. Ha lo scrupolo morale di farlo avvertire che Giusva lo cerca per farlo fuori e poi partecipa allโ€™esecuzione.
fonte: Ugo Maria Tassinari Guerrieri. Storie di una generazione in nero (Immaginapoli, 2005)

2 commenti:

  1. Ma il Commissario Gevova che fine ha fatto? Mi sembra che lasciata la polizia, si candidรฒ nelle file del partito socialista democratico, quello di Saragat per intenderci. Sarebbe interessante che qualche giornalista, lo intervistasse, forse sapremo come andarono veramente le cose, a distanza di decenni, la veritร  sul "suicidio" di Valle, deve essere portata a conoscenza dell'opinione pubblica.Nel reprimere la lotta armata, le forze dell'ordine durante gli anni di piombo, ricorsero sovente alla tortura, per scovare covi e latitanti, come hanno fatto gli americani con Bin Laden. T.V.

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  2. Onore a Giorgio!
    sempre con noi.
    Massimo.

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